CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 289/A

INTERROGAZIONE BRUNO, con richiesta di risposta scritta, sull'unità operativa di endoscopia chirurgica dell'Ospedale di Alghero.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- nell'Ospedale civile di Alghero è presente una unità operativa di endoscopia chirurgica che, a causa della mancata sostituzione del responsabile medico (il cui servizio è cessato per fine rapporto), attualmente ha in organico un solo medico;
- l'attuale medico in organico non può fornire l'assistenza adeguata in quanto svolge anche attività assistenziale in reparto da cui non può essere esonerato a causa della scarsità di personale medico dell'unità di chirurgia né, tantomeno, può garantire la reperibilità per l'intera giornata e nelle ore notturne;
- la struttura di endoscopia chirurgica di Alghero, fino a due mesi fa, era l'unica per tutta l'area della provincia a garantire il servizio di reperibilità 24 ore su 24;
- circa 70.000 abitanti risiedono nella città di Alghero e nell'hinterland, e durante i mesi estivi, con l'avvio dei flussi turistici più sostanziali, diventano circa 150.000, cifre che comportano un importante incremento del bacino di utenza dei servizi sanitari forniti dagli ospedali algheresi;

avendo appreso che:
- nella notte tra l'11 e il 12 aprile 2010 si sarebbero presentati al pronto soccorso dell'Ospedale civile di Alghero due genitori residenti in città e la loro bambina di tre anni, che aveva ingerito accidentalmente una pila (la batteria del telecomando con cui la piccola giocava) oggetto quanto mai pericoloso per l'incolumità della bambina; secondo quando raccontato sulla stampa, la pila si sarebbe bloccata a metà dell'esofago, richiedendo perciò una rimozione per via endoscopica in tempi brevissimi;
- in tale occasione, stando a quanto riportato dagli organi di stampa, non essendo disponibile il medico endoscopico poiché non reperibile durante le ore notturne, la bambina sarebbe stata trasportata con un'ambulanza al pronto soccorso pediatrico dell'Ospedale di Sassari, con estremo rischio di degenerazione dell'episodio, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi a causa dei ritardi di intervento dovuti evidentemente alle carenze di personale dell'unità operativa di endoscopia chirurgica dell'Ospedale di Alghero e alla difficoltà di reperire anche a livello aziendale (ASL di Sassari e Azienda mista) un endoscopista reperibile, se non su base "provvidenzialmente" volontaria,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se sia a conoscenza dell'episodio;
2) quali iniziative intenda intraprendere affinché nell'unità operativa di endoscopia chirurgica dell'Ospedale di Alghero sia ripristinata e garantita l'operatività e la funzionalità 24 ore su 24, anche prevedendo l'immediata nomina del responsabile medico, ruolo ancora vacante, soprattutto in considerazione dell'estrema importanza rivestita da tale unità per il bacino di utenza interessato (reale e potenziale) e cruciale nella soluzione di episodi quali quello descritto o altrettanto gravi ed urgenti, si pensi ad esempio a casi di pazienti emorragici, che necessitano di accertamenti e procedure terapeutiche di pronto intervento.

Cagliari, 16 aprile 2010