CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 268/A
INTERROGAZIONE CUCCU - SABATINI - CARIA, con richiesta di risposta scritta, sul nuovo modello organizzativo dell'Agenzia delle entrate.
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I sottoscritti,
premesso che:
- l'Agenzia delle entrate, istituita con il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ha il compito di svolgere le funzioni relative alla gestione, all'accertamento e alla riscossione dei tributi;
- lo statuto dell'Agenzia prevede che eserciti le proprie funzioni al fine di semplificare i rapporti con i contribuenti, di migliorare i servizi di assistenza e informazione e di potenziare l'azione di contrasto all'evasione;
- l'articolo 66, comma 3, del decreto legislativo n. 300 del 1999, prevede che l'articolazione degli uffici a livello centrale e periferico sia stabilita con disposizioni interne che si conformano alle esigenze della conduzione aziendale, favorendo in questo modo il decentramento delle responsabilità operative, la semplificazione dei rapporti con i cittadini e il soddisfacimento delle necessità dei contribuenti;
- con la delibera del comitato di gestione n. 55 del 31 ottobre 2008, l'Agenzia delle entrate ha previsto un riassetto organizzativo della propria struttura, prevedendo l'attivazione delle direzioni provinciali in luogo dei preesistenti uffici locali;
- le nuove direzioni provinciali sono articolate in uffici di controllo, che si occupano delle attività di accertamento e contenzioso, e in uno o più uffici territoriali che prestano, in prevalenza, servizi di assistenza e di informazione ai contribuenti, curano la gestione degli atti, delle dichiarazioni e dei rimborsi;
- l'8 marzo 2010 si è conclusa la fase di riorganizzazione dell'Agenzia delle entrate della Sardegna con l'istituzione delle direzioni provinciali di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano;
- nello specifico la nuova Direzione provinciale di Cagliari sarà articolata in un ufficio controlli e in quattro uffici territoriali (Cagliari 1 e Cagliari 2 - Sanluri e Iglesias, con il nuovo sportello decentrato di Carbonia);
- la Direzione provinciale di Oristano occuperà la sede dell'attuale ufficio locale e sarà strutturata in un ufficio controlli e in un ufficio territoriale;
- la Direzione provinciale di Nuoro, sarà articolata in un ufficio controlli, in due uffici territoriali (Nuoro e Lanusei) e negli sportelli decentrati di Isili e Macomer, dipendenti dall'ufficio territoriale di Nuoro;
- la Direzione provinciale di Sassari si comporrà di un ufficio controlli e di quattro uffici territoriali (Olbia, Ozieri, Tempio Pausania e Sassari, con lo sportello decentrato di Alghero);
- con delibera n. 10/43 del 13 marzo 2010 è stata rinnovata la convenzione stipulata tra la Regione Sardegna e l'Agenzia delle entrate per la gestione dell'IRAP e dell'addizionale IRPEF;
- l'articolo 5, comma 1, della citata convenzione recita che gli uffici dell'Agenzia assicurano l'assistenza ai contribuenti sull'intero territorio nazionale per gli adempimenti connessi alla dichiarazione e al pagamento delle imposte;
considerato che:
- nel piano di attivazione delle direzioni provinciali sono state escluse le province del Medio Campidano, dell'Ogliastra, di Olbia-Tempio, Carbonia-lglesias, istituite con legge regionale 12 luglio 200, n. 9;
- in tali province, che contano 90 comuni per un totale di 448.500 abitanti, non saranno attive direzioni provinciali, ma uffici territoriali con conseguente riduzione di personale e di competenze creando notevoli disagi ai cittadini, a tutti i professionisti del settore e alle aziende del territorio;
- l'accertamento dell'imposta regionale sulle attività produttive e dell'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche avverrà presso le direzioni provinciali, escludendo di fatto gli uffici presenti nelle quattro province di nuova istituzione;rilevato il rischio di depotenziamento degli uffici presenti nelle sopracitate province,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) se sia stato informato in via preventiva;
2) quali siano le reali conseguenze che questa riorganizzazione avrà sul piano occupazionale;
3) se intenda portare avanti delle iniziative per contrastare il depotenziamento delle strutture presenti nelle province di nuova istituzione.Cagliari, 16 marzo 2010