CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 267/A

INTERROGAZIONE DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sull'Istituto Santa Maria Bambina di Oristano.

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Il sottoscritto,

premesso che l'Istituto Santa Maria Bambina del Rimedio č considerato un centro di riabilitazione ad alta specialitą per le attivitą neuroriabilitative, terapie del risveglio dal coma, riabilitazione cardiologica e patologie complesse;

constatato che alcuni mesi fa Regione, ASL n. 5 e consiglio di amministrazione dell'Istituto hanno sottoscritto un accordo che, incrementato il numero dei ricoveri, ha permesso al centro di riprendere l'attivitą a pieno regime;

considerato che il rilancio delle attivitą sembra non aver comunque avviato il risanamento dei bilanci, tanto che i lavoratori non percepiscono lo stipendio ormai da tre mesi, ma dovrebbero percepire, entro marzo, solo il 55 per cento della mensilitą di dicembre;

sottolineato che l'Istituto, per la sua collocazione al centro della Sardegna, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per l'intera Isola, fornendo assistenza altamente specializzata e ha interrotto i viaggi della speranza verso cliniche della Penisola;

rilevato che il personale dipendente, riunitosi in assemblea, ha deciso di proclamare lo stato di agitazione ed avviare le procedure di sciopero, arrivando persino a minacciare le dimissioni di tutti i lavoratori,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanitą e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza della grave situazione su esposta, che gią nei mesi scorsi era stata oggetto di una precedente interrogazione presentata dal sottoscritto;
2) quali iniziative intendano adottare con urgenza per garantire ai lavoratori il riconoscimento delle giuste richieste e soprattutto per evitare la chiusura di una struttura che ha fornito servizi indispensabili all'intera comunitą sarda;
3) se non ritengano, infine, di dover prevedere strumenti idonei a permettere non solo il risanamento dei conti, ma anche un incremento delle prestazioni sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, in modo da assicurare ai cittadini sardi la continuitą dell'assistenza al livello di eccellenza.

Cagliari, 12 marzo 2010