CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 239/A

INTERROGAZIONE ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sulle procedure per la richiesta di insegnamento della lingua sarda nelle scuole primaria e secondaria di primo grado.

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La sottoscritta,

premesso che:
- l'Italia, nel giugno 2000, ha sottoscritto la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, per la tutela delle lingue parlate dalle minoranze e del patrimonio storico-identitario ad esse legato;
- la legge 15 dicembre 1999, n. 482 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche), prevede l'applicazione dell'articolo 6 della Costituzione, in base al quale "in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali, la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo";

constatato che:
- la legge n. 482 del 1999, all'articolo 4, comma 1, dispone che "Nelle scuole elementari e nelle scuole secondarie di primo grado è previsto l'uso anche della lingua della minoranza come strumento di insegnamento";
- sempre in base a quanto disposto dalla suddetta legge, all'articolo 4, comma 5 "Al momento della preiscrizione i genitori comunicano all'istituzione scolastica interessata se intendono avvalersi per i propri figli dell'insegnamento della lingua della minoranza";
- tale comunicazione dovrebbe avvenire attraverso la compilazione di un modulo integrativo della scheda di iscrizione scolastica (come accade già per la richiesta dell'insegnamento della religione cattolica), ma che spesso non viene messo a disposizione dei genitori degli alunni al momento della presentazione della domanda;

stabilito che le scuole della Sardegna, trovandosi in zona territoriale tutelata dalla legge n. 482 del 1999, dovrebbero attivarsi affinché i genitori degli alunni che intendono avvalersi dell'insegnamento della lingua sarda per i propri figli siano messi nelle condizioni di poter esercitare tale diritto e di avere con la massima trasparenza e chiarezza tutte le informazioni necessarie a tal riguardo,

chiede di interrogare l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se l'Assessorato competente sia a conoscenza della difficoltà in cui si trovano i genitori degli alunni che intendono esercitare il diritto di avvalersi dell'insegnamento della lingua sarda;
2) se e quali iniziative siano state intraprese per verificare che negli istituti scolastici della Sardegna vengano applicate le procedure previste dalla legge n. 482 del 1999.

Cagliari, 16 febbraio 2010