CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 216/A
INTERROGAZIONE SANJUST - ARTIZZU - BARDANZELLU - FLORIS Rosanna - LADU - PETRINI - PITEA - RANDAZZO - RASSU - SANNA Paolo Terzo, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche relative al comparto della distillazione e della produzione di "Fil'e ferru" che da tempo attende una normativa per il riconoscimento.
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I sottoscritti,
premesso che:
- il "Fil'e ferru" o "Abbardente", al fine di garantire e tutelare il consumatore finale, deve provenire da materia prima di provata origine territoriale e distillata in Sardegna;
- per quanto concerne la provenienza della materia prima (vinacce e fecce liquide), quando viene conferita in distilleria viene accompagnata da un'apposita bolla, secondo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 627 del 197, dal decreto ministeriale 18 dicembre 1994 n. 768, e dal regolamento CEE n. 884 del 2001, in cui sono contenute le indicazioni della qualità della materia prima di origine, la dicitura che la stessa è stata prodotta nel territorio della Sardegna e che proviene da lavorazioni di uve vinificate nel nostro territorio;
- il prodotto ottenuto dalla distillazione, denominato distillato o acquavite, viene garantito dall'accertamento da parte dell'Agenzia delle dogane territoriale che effettua un controllo di produzione in ogni sua fase;
- tale prodotto deve possedere i requisiti chimici ed analitici previsti dalle vigenti disposizioni di legge che ne attestano la sua qualità ai fini alimentari;considerato che:
- al momento del passaggio tra la denominazione acquavite o distillato di vinaccia a "Fil'e ferru" o "Abbardente", i trasformatori devono attestare che il distillato o acquavite, oggetto del cambio di denominazione, proviene dalla distillazione effettuata in Sardegna da vinacce del territorio;
- la legislazione nazionale attuale sulla salvaguardia dell'origine prevede, a tutela del nome "grappa", che i distillati o le acquaviti di vinaccia che vengono commercializzati con quel nome siano muniti di autocertificazione che attesti la loro provenienza dalla distillazione di vinacce di uve vinificate nel territorio nazionale;
- per questo motivo nella parte retrostante dell'etichetta, al fine di una maggiore identificazione del nostro prodotto "Fil'e ferru" è preferibile utilizzare la formula "distillato, prodotto ed imbottigliato in Sardegna" al posto della classica dicitura "prodotto ed imbottigliato ...";preso atto che:
- una indagine di controllo sui liquoristi e imbottigliatori sardi da parte dell'Ispettorato controllo qualità per la repressione delle frodi (ICQRF) di Cagliari, ha reso nota, attraverso la stampa regionale, una situazione di forte disagio delle distillerie produttrici e imbottigliatrici di acquaviti sarde note al consumatore con il nome di "Fil'e ferru" o "Abbardente";
- da tempo viene sollecitata una adeguata tutela da parte della Regione dei distillati prodotti in Sardegna IGP;
- la mancanza di una normativa, infatti, determina che con il nome di "Fil'e ferru" o "Abbardente", riconducibile al solo territorio isolano, siano commercializzate anche acquaviti generiche prodotte nel territorio nazionale o comunitario;
- tale disparità e questa concorrenza sleale, a lungo andare, potrebbero provocare la perdita, per la Sardegna, del comparto della distillazione e con esso la garanzia che i distillati con questa denominazione siano realmente di origine sarda;
- solo una adeguata tutela dei prodotti (distillati o acquaviti) prodotti e distillati in Sardegna da materie prime di origini certificate produrrà la certezza che quanto dichiarato in etichetta corrisponda al contenuto;verificato che:
- relativamente al "Fil'e ferru", il Ministero delle politiche agricole ha sollecitato l'Assessorato regionale competente a formulare una risposta sullo stato delle cose e sulle modalità con cui si vuole porre rimedio a un evidente problema di trasparenza e tracciabilità;
- con sentenza n. 4818 del 2005 l'autorità della concorrenza ha sanzionato alcuni produttori e imbottigliatori sardi per aver messo in etichetta immagini fuorvianti e pubblicità mendace, ma la forza di queste ditte ha tacitato il tutto e le stesse hanno potuto continuare ad usare in etichetta le stesse immagini di prima;
- nemmeno la successiva legge sulla tracciabilità ha avuto seguito per una mancanza di adeguate protezioni regionali,chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali iniziative si intendano attivare per non lasciare il comparto della distillazione sarda, che produce "Fil'e ferru", detto anche "Abbardente", senza una regolamentazione certa evitando, così, che vengano favorite multinazionali e contraffattori, a scapito di un comparto produttore di garanzia per i consumatori:
2) quali iniziative si intendano adottare per l'avvio delle procedure per la denominazione IGP del "Fil'e ferru" e, in via transitoria, per l'emanazione di norme regionali al fine di favorire la certezza dell'origine dei distillati e la veridicità delle etichette impedendo, così, che acquaviti generiche nazionali o comunitarie diventino "Fil'e ferru" o ancora, che acquaviti di origine nazionale già trasformate e pronte, siano direttamente imbottigliate con il nome del prodotto sardo;
3) come si intende procedere per dare nuovo impulso al comparto delle piccole distillerie artigianali esistenti in Sardegna e per risolvere il problema dello sfruttamento delle materie prime derivanti dalla vinificazione quali vinacce e fecce liquide.Cagliari, 19 gennaio 2010