CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 198/A
INTERROGAZIONE PLANETTA, con richiesta di risposta scritta, sugli interventi immediati finalizzati a garantire le attività di educazione fisica, motoria e sportiva dei giovani, riferita anche alla partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi nelle scuole di primo e secondo grado della Sardegna.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- la scuola di primo e secondo grado si configura sempre più quale soggetto di riferimento fondamentale delle nostre comunità locali, in particolare di quelle più piccole, delle famiglie e della società sarda nella sua interezza, sia in ragione del tempo che il giovane trascorre nel contesto scolastico che per l'assenza ricorrente di strutture ed istituti altrettanto determinanti per lo sviluppo delle sue capacità e potenzialità;
- le stesse famiglie richiedono sempre più una scuola che sia un centro educativo il cui intervento vada oltre gli ambiti disciplinari e guardi anche all'acquisizione di valori e stili di vita corretti (i giovani sono sempre più sedentari e si alimentano in modo inappropriato, determinando un aumento considerevole dei casi di soprappeso e obesità e delle patologie ad essi collegate) e lo sport rappresenta da sempre uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica;
- in data 4 agosto 2009 sono state diramate le "Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di primo e secondo grado", documento di indirizzo con il quale il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha inteso avviare un percorso di riorganizzazione delle attività stesse al fine di migliorarne l'efficacia intorno ad un quadro di obiettivi educativi definiti da realizzare in un quadro sistemico di respiro nazionale;
- tali direttive costituiscono (per ora solo sulla carta) il riconoscimento del grande rilievo che il Ministro attribuisce alle suddette attività, sia per i valori che attraverso le stesse vengono veicolati, sia per il ruolo trasversale rivestito nell'ambito delle "educazioni", per cui l'attività fisica e motoria assume la valenza di modalità e strumento utile a supportare lo sviluppo personale di ogni allievo contribuendo ad un processo di crescita nel quale confluiscono i valori positivi dello sport e l'acquisizione di sani stili di vita non solo nei profili comportamentali, ma pure in quelli della salute;considerato che:
- due punti cardine della direttiva sono costituiti:
1) dalla possibilità per le scuole secondarie di istituire il "Centro sportivo scolastico", meglio definito dalle Linee guida come "struttura organizzata all'interno della scuola, finalizzata all'organizzazione dell'attività sportiva scolastica", da intendere come mera formula organizzativa da realizzarsi all'interno della scuola non come soggetto distinto e fornito di autonoma soggettività;
2) che i Giochi sportivi studenteschi (GSS), promossi ed organizzati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR), in collaborazione con il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva, le regioni e gli enti locali, sono riservati agli studenti delle scuole statali e paritarie di primo e di secondo grado, di norma subordinate alla costituzione dei centri sportivi scolastici;
- i criteri di partecipazione ai GSS tengono conto di quanto espresso nelle Linee guida del 4 agosto 2009, in base alle quali l'attività sportiva si concretizza come momento di verifica in itinere di un lavoro svolto con continuità dai docenti di educazione fisica, rispetto al coinvolgimento di tutti gli allievi, con particolare riguardo agli alunni con disabilità, in ragione del notevole contributo che l'attività sportiva può portare alla loro piena integrazione scolastica nonché alla loro crescita umana;
- si tratta di compiti particolarmente importanti e di grande responsabilità che il MIUR promuove nella scuola, in sinergia operativa con il CONI e il CIP ed il supporto degli enti locali, per accompagnare ed integrare il processo di crescita e formazione dei ragazzi nella scuola primaria e secondaria, e che vedono i docenti di educazione fisica assumere un ruolo determinante all'interno del contesto educativo e che debbono trovare un forte riconoscimento nell'attività progettuale di ogni istituzione scolastica della Sardegna;preso atto che le Linee guida sono espressione di una volontà di politica amministrativa mirata ad "esplicitare obiettivi, linee generali di organizzazione e ruolo dei soggetti, interni ed esterni alla scuola coinvolti nelle attività" e per realizzare tali obiettivi è stato ritenuto indispensabile rivisitare l'utilizzo delle ore aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva, previste anche dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto scuola, instradandole su un binario organizzativo visibile, trasparente e monitorabile nei suoi effetti, anche al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse finanziarie, e stabilendo, in particolare di predeterminare il compenso per le ore eccedenti di avviamento alla pratica sportiva, in euro 3.000 (lordo Stato) per ogni docente di educazione fisica in organico di diritto presente nelle singole scuole;
rilevato che:
- in data 5 novembre 2009 la delegazione di parte pubblica del MIUR ha raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali del comparto scuola abilitate alla contrattazione decentrata nazionale sui criteri di utilizzo delle ore aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva;
- la formale sottoscrizione del CCNL avverrà nel corso del prossimo incontro ma, a detta del MIUR, "i criteri di utilizzo delle predette ore, sui quali è stata raggiunta l'intesa, possono essere già anticipati in considerazione dei ristretti margini temporali a disposizione per la programmazione delle relative attività da parte delle scuole secondarie ";
- tale indeterminatezza causerà certamente la non predisposizione di buona parte dei progetti poiché la "formale sottoscrizione del CCNL" doveva ovviamente già accompagnare l'accordo del 5 novembre 2009 che da solo invece:
1) limita a priori il CCNL, poiché nella gran parte dei casi non permetterà lo svolgimento di tale attività per 6 ore settimanali e per tutto l'anno scolastico, ledendo di fatto il diritto degli alunni a svolgere adeguata attività di avviamento alla pratica sportiva per l'intero arco dell'anno e, nel caso, anche nel periodo estivo;
2) è in contrasto con il principio dell'autonomia scolastica poiché ne condiziona a priori la progettualità nell'ambito del POF e crea disparità di trattamento tra i docenti di educazione fisica, poiché ognuno potrà svolgere un maggiore o minore numero di ore a seconda dei docenti partecipanti nella propria scuola e della propria posizione stipendiale;
3) limita drasticamente le possibilità di svolgimento di tali attività ai docenti a tempo determinato e a quelli di sostegno e verosimilmente provocherà un mancato utilizzo dei fondi di circa 12 - 15 milioni di euro, dovuto alle scuole che comunque non presenteranno progetti o lo faranno in modo molto limitato, generando così dannose disparità di preparazione degli alunni ai campionati studenteschi tra scuola e scuola,chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se:
1) la Giunta regionale attribuisca nelle sue politiche di sviluppo a favore dei comuni svantaggiati e dell'intero territorio della Sardegna la centralità strategica delle scuole secondarie di primo e secondo grado e riconosca, in tale ambito, un ruolo di assoluto rilievo all'attività, non estemporanea e continuata per tutto l'arco dell'anno scolastico, di educazione fisica, motoria e sportiva dei giovani, riferita anche alla partecipazione ai campionati studenteschi;
2) la Giunta Regionale intenda verificare se corrisponda al vero l'effettiva inefficacia delle "Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di primo e secondo grado" del MIUR del 4 agosto 2009, così come prospettato in premessa, e come voglia quest'Esecutivo attivarsi nell'immediato per garantire che anche la scuola della Sardegna possa effettivamente partecipare ai progetti di attività motorie, fisiche e sportive in ambito scolastico tali da favorire l'inclusione anche delle fasce più deboli e disagiate presenti fra i giovani, con particolare attenzione ai soggetti disabili;
3) con quali conseguenti iniziative e tempistiche l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, per quanto di sua competenza intenda relazionarsi al MIUR affinché:
a) venga sollecitamente riaperto il tavolo di Contrattazione nazionale ed eliminato il tetto predeterminato di 3.000 euro citato, in relazione al pagamento delle ore eccedenti di avviamento alla pratica sportiva (sufficiente a coprire massimo tre mesi di attività e non l'intero anno scolastico);
b) vengano stanziati i fondi sulla base delle richieste delle singole scuole al fine di garantire sia ai docenti di educazione fisica che alle stesse scuole di primo e secondo grado della Sardegna di presentare ed attuare i propri progetti e di svolgerli adeguatamente per l'intero arco dell'anno scolastico;
c) nel caso il badget totale previsto dalle scuole sarde partecipanti risulti maggiore di quello prestabilito a livello nazionale (evenienza mai accaduta) il MIUR stanzi i fondi operando una riduzione percentuale uguale per tutte (pari ad un badget nazionale mancante), mentre, nel caso risultino fondi non utilizzati a consuntivo dalle singole scuole, questi restino nelle disponibilità delle stesse per l'anno scolastico successivo, vincolati per il medesimo utilizzo;
d) venga meglio esplicato, come peraltro già previsto dalla normativa vigente, che a tali finanziamenti possano attingere anche i docenti a tempo determinato e quelli di sostegno (diplomati ISEF e laureati in Scienze motorie) al fine di agevolare le attività in tutte le scuole e la partecipazione degli alunni diversamente abili.Cagliari, 17 dicembre 2009