CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 195/A
INTERROGAZIONE VARGIU - MELONI Francesco, con richiesta di risposta scritta, sui rischi di malfunzionamento delle nuove procedure nel sistema di riconoscimento dell'invalidità civile e dello stato di handicap.
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I sottoscritti,
considerato che:
- il sistema di accertamento dell'invalidità civile e dello stato di handicap si appresta a subire significative modifiche, orientate alla massima garanzia dei diritti del cittadino richiedente;
- l'INPS, in attuazione dell'articolo 20 del decreto legge n. 78 del 2009, ha adottato la determinazione n. 189 del 20 ottobre 2009 che prevede una significativa riduzione dei tempi di esecuzione degli accertamenti e di erogazione dei benefici economici di legge;
- la nuova normativa prevede anche in Sardegna la presenza di un sanitario dell'INPS in tutte le commissioni mediche di prima istanza;
- le commissioni ASL di prima istanza operanti attualmente in Sardegna (oltre 50) sono in numero assai maggiore rispetto ai sanitari dipendenti dell'INPS disponibili per cui è altissimo il rischio che, in assenza di sostanziali modifiche del sistema, il provvedimento discendente dal decreto legge n. 78 del 2009 possa tradursi in una vera e propria beffa, che provochi il paradossale allungamento dei tempi di attesa per i pazienti sardi;
- per consentire ai pochi sanitari INPS operanti in Sardegna di seguire proficuamente l'attività delle commissioni di prima istanza, sembrerebbe inderogabile la necessità di ridurre il numero delle commissioni stesse;
- l'attuale funzionamento delle commissioni prevede la retribuzione dei componenti che lavorano fuori orario di servizio attraverso un gettone di presenza fisso per seduta, con minime integrazioni legate al numero delle pratiche esaminate in ciascuna seduta;
- un'altra criticità legata alle nuove disposizioni discenderebbe dalla difficoltà di scelta dello specialista (il cosiddetto "esperto") che integra la composizione delle commissioni per le valutazioni dell'handicap, assai difficile da individuare in assenza di un'adeguata programmazione delle sedute, congiunta tra ASL e INPS;
- l'efficienza dell'attività delle commissioni di invalidità appare strettamente correlata al buon funzionamento dei servizi di medicina legale nelle ASL, che a tutt'oggi non risultano tutti correttamente attivati, secondo quanto disposto dal Piano sanitario regionale 2006-2008 e dai relativi atti aziendali,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se:
1) l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale abbia già rilevato il rischio delle criticità esposte e abbia già definito una propria strategia, da proporre alle ASL e all'INPS per evitare disagi ai pazienti;
2) ritenga che la riduzione del numero complessivo delle commissioni di prima istanza possa essere utile a consentire comunque la presenza dei medici INPS prevista dalla nuova normativa;
3) in tal caso, ritenga che possa essere previsto un incremento del carico di lavoro di ciascuna seduta delle commissioni, finalizzato al contenimento dei tempi di accertamento e di erogazione, come è obiettivo della nuova norma;
4) ritenga che l'incremento della produttività delle singole commissioni possa essere ottenuto attraverso la modifica dei criteri di retribuzione dei componenti, riducendo il corrispettivo a gettone ed aumentando quello rapportato al numero delle pratiche esaminate;
5) ritenga che la presenza dell'esperto nelle commissioni di accertamento dell'invalidità debba comunque essere il frutto di una nuova programmazione, che tenda ad ottimizzare il lavoro delle commissioni;
6) ritenga che tale migliore organizzazione del lavoro delle commissioni possa trarre giovamento dalla costituzione di un organismo misto ASL-INPS che verifichi le possibili criticità della nuova normativa e proponga all'Assessorato ogni possibile linea di indirizzo, rivolta a garantire il miglior funzionamento del sistema;
7) ritenga infine di dover intervenire presso le aziende sanitarie, che ancora non avessero ottemperato a quanto disposto all'interno del Piano sanitario regionale 2006-2008 e degli atti aziendali, per sollecitare l'immediata istituzione dei servizi di medicina legale.Cagliari, 15 dicembre 2009