CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 193/A
INTERROGAZIONE MULA - FOIS - VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sulla grave crisi che sta attraversando il comparto del sughero sardo.
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I sottoscritti,
considerato che:
- il comparto sugheriero sardo rappresenta un settore di eccellenza nel panorama produttivo nazionale;
- lo stesso comparto comprende in Sardegna centinaia di aziende di varie dimensioni che operano nella filiera sughericola, da quelle silvo-colturali a quelle della trasformazione artigianale ed industriale, a quelle commerciali e a quella delle macchine per la trasformazione e lavorazione completa del sughero;
- uno dei quattro distretti industriali ad oggi individuati in Sardegna è quello del sughero, unico in Italia;
- la nostra Isola vanta il maggior patrimonio di sugherete di tutto il Paese;
- la presenza di sugherete è comune in tutte le nostre otto province rivestendo grande importanza nella gestione dell'intero patrimonio boschivo sardo, sia di proprietà privata che pubblica;
- da più di un secolo questa filiera produttiva rappresenta un fattore importante nel panorama produttivo sardo e ancora (al di là delle trasformazioni di materie prime che provengono dal di fuori della nostra Isola), costituisce un comparto che, al pari di pochi altri, è capace di produrre reddito dalla coltivazione e dalla trasformazione di un prodotto locale;
- in particolare questo reddito rappresenta un'integrazione fondamentale per molte attività agro-pastorali e per molte famiglie che possiedono sugherete;
- migliaia sono complessivamente le forze lavoro interessate annualmente nelle varie fasi produttive del settore;
- tale comparto da qualche anno soffre di una crisi congiunturale, legata alla crisi internazionale che ha fatto contrarre i consumi di vino imbottigliato ed alla concorrenza di sistemi di tappatura alternativi al turacciolo (che rappresenta ancora il core-business del comparto) quali i tappi sintetici e i tappi a vite di alluminio;
- la crisi ha fatto crollare i prezzi del sughero sulla pianta, ma anche di quello già estratto, riducendo quindi la quantità di sughero estratto negli ultimi due anni con perdita di migliaia di giornate lavorative per i lavoratori forestali stagionali;
- molte imprese industriali medio-piccole sono state costrette a ridurre il numero di dipendenti e a sospendere la produzione facendo ricorso anche ad ammortizzatori sociali prima mai utilizzati dal sistema;
- molte imprese, in particolare quelle del comparto artigiano, si sono trovate e si trovano a combattere con la penuria e con la restrizione di credito;
- questo settore può invece sostituire un comparto significativo del nostro sistema economico-occupazionale, rappresentando una delle poche eccellenze nel panorama produttivo nazionale ed internazionale anche perché dedito alla valorizzazione di una risorsa naturale importante per l'ambiente, per il paesaggio, per la riciclabilità dei prodotti e per l'abbattimento del tanto citato CO2,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'industria, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per sapere quali iniziative abbiano attuato o intendano mettere in essere singolarmente o congiuntamente con il coinvolgimento di enti come l'Ente foreste e la SFIRS e di agenzie regionali competenti per intervenire in questo frangente a difesa di questo comparto e a tutela prioritaria dei livelli occupazionali che ancora esso rappresenta e per offrire opportunità di crescita e di ripresa allo stesso settore sia nel superare la crisi attuale che per affrontare il dopo crisi.Cagliari, 11 dicembre 2009