CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 172/A
INTERROGAZIONE CAPELLI - BIANCAREDDU - MILIA - OBINU - STERI, con richiesta di risposta scritta, sulla illegittimità della determinazione n. 120/2009 del 3 novembre 2009, assunta dal commissario straordinario dell'Agenzia LAORE.
***************
Il sottoscritto,
premesso che con deliberazione n. 41/9 dell'8 settembre 2009, la Giunta regionale ha deciso di finanziare, a favore delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado della Sardegna, con 20 milioni di euro, interventi "Interventi a favore delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado della Sardegna, per il sostegno dell'Autonomia organizzativa e didattica, per interventi contro la dispersione scolastica";
evidenziato che nella stessa deliberazione si richiama l'accordo con il Ministro della istruzione, dell'università e ricerca "volto a potenziare l'offerta formativa isolana, attraverso l'allungamento del tempo scuola, il rafforzamento delle attività integrative e dell'orario curriculare" per il quale il Consiglio regionale ha chiesto la rivisitazione;
richiamato che la Giunta regionale ha stabilito che, per realizzare le iniziative programmate, le autonomie scolastiche dovranno ricorrere in via prioritaria all'utilizzo di personale docente ed amministrativo, tecnico ed ausiliario precario;
appreso che:
- l'attuazione del provvedimento sta presentando notevoli problematiche di tipo amministrativo e procedurale che ne mettono seriamente in discussione la realizzazione;
- in numerose scuole dell'Isola i collegi dei docenti stanno manifestando forti riserve in merito al provvedimento, arrivando, in alcuni casi, a decidere di non avvalersene, ritenendolo del tutto inadatto a raggiungere gli obiettivi posti, ed in particolare a favorire il contrasto della dispersione scolastica, l'elevamento dei tassi di successo scolastico, il miglioramento dei livelli di apprendimento, la piena integrazione scolastica degli alunni, il miglioramento delle relazioni con il contesto sociale;
- gli stessi precari, attraverso i loro coordinamenti ufficiali, hanno esposto con chiarezza la propria contrarietà allo strumento adottato, ritenendolo del tutto insufficiente rispetto alla gravità delle questioni poste in questi mesi, dopo i drammatici tagli subiti dalla scuola in Sardegna,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per conoscere:
1) quali iniziative la Regione ha intenzione di intraprendere al fine di garantire un reale e forte sostegno a vantaggio dei lavoratori precari della scuola, attraverso la difesa del sistema scolastico isolano e la sopravvivenza della scuola anche nelle aree più marginali dell'Isola, risultato che può essere conseguito solo con l'apertura di un tavolo di confronto e contrattazione con il Governo nazionale, teso al riconoscimento delle specificità della realtà isolana;
2) se non si ritenga, alla luce delle osservazioni avanzate in premessa, di dover tornare sul provvedimento preso, recuperando, per il raggiungimento degli obiettivi posti nella deliberazione regionale, le positive esperienze prodotte dalla attuazione degli interventi a sostegno della autonomia scolastica seguita alle deliberazione della Giunta regionale n. 47 del 2007 e n. 51 del 2008.Cagliari, 13 novembre 2009