CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 162/A

INTERROGAZIONE SANNA Gian Valerio - CARIA, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione inerente il Consorzio di bonifica della Gallura e sull'attività di controllo, vigilanza e tutela, dei consorzi di bonifica, posta in capo all'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

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I sottoscritti,

premesso che:
- la legge regionale 23 maggio 2008, n. 6, "Legge quadro in materia di Consorzi di bonifica" ha, tra le altre cose, dettato una disciplina del tutto innovativa per quanto attiene le norme riguardanti la gestione dei Consorzi di bonifica ed in particolare per quanto attiene le norme giuscontabili. In particolare è stato previsto che i Consorzi di bonifica uniformassero la loro contabilità alle norme generali in materia vigenti per la Regione autonoma della Sardegna, provvedendo ad adeguare i propri schemi di bilancio;
- lo schema di Statuto adottato dalla Giunta regionale e successivamente dai Consorzi, ha ulteriormente specificato il dettato legislativo, prevedendo una gran numero di norme dedicate proprio alla materia contabile. Ciò ha determinato il fatto che per la prima volta i Consorzi di bonifica della Sardegna operano con regole chiare e certe, essendo specificato quale sia la normativa applicabile, ed inoltre, è stato ottenuto il risultato che al fine dell'emissione dei ruoli a carico della comunità consorziata è necessario approvare un bilancio di previsione ed un conto consuntivo attraverso i quali è possibile individuare in maniera dettagliata quali siano le voci di spesa in ragione delle quali i ruoli vengono predisposti;
- la stessa legge regionale n. 6 del 2008, prevede altresì, come la precedente normativa, che l'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale eserciti nei confronti dei Consorzi di bonifica sia l'attività di controllo preventivo di tutta una serie di atti, sia l'attività di vigilanza e tutela. Normative analoghe sono previste per tutti gli enti pubblici regionali, oltre che per le agenzie e gli enti strumentali. Tali normative traggono origine dall'imprescindibile dovere, oltreché diritto, per l'Amministrazione regionale, soggetto che eroga un ingente quantità di finanziamenti agli stessi Consorzi di bonifica, di verificare il corretto uso delle risorse pubbliche erogate, la corretta gestione degli stessi enti e l'importantissimo ulteriore dovere di tutelare la comunità consorziata da possibili abusi, quali ad esempio l'emissione di ruoli in maniera illegittima;
- riassunta brevemente la normativa di riferimento, è fatto notorio che il Consorzio di bonifica della Gallura ad oggi, novembre 2009, sia in una situazione per la quale non ha ancora approvato il bilancio di previsione per l'anno corrente. Nonostante sia retto da un Commissario straordinario di nomina regionale, un ente pubblico ha, quindi, trascorso un intero anno senza il principale strumento programmatorio oltreché autorizzatorio di ogni spesa o entrata. Tutto ciò evidentemente in assoluta violazione della normativa regionale e delle norme statutarie più sopra ricordate. Detta situazione si è determinata in quanto il bilancio predisposto dall'Ente di bonifica è stato per ben due volte annullato in sede di controllo preventivo di legittimità in quanto palesemente illegittimo. Ma non solo, è altresì fatto notorio che lo stesso Consorzio di bonifica in assenza di un bilancio di previsione regolarmente approvato e vigente, ha deliberato, in totale dispregio delle norme legislative e statutarie vigenti, l'emissione dei ruoli nei confronti della comunità consorziata, ponendo a carico della stessa circa euro 540 per ettaro. Conseguentemente ad oggi i consorziati della Gallura si vedono gravati da tale tributo senza che questo sia stato regolarmente emesso (in assenza di bilancio è illegittimo determinare i ruoli), e senza avere la concreta possibilità di verificare se le spese a loro carico siano state effettivamente sostenute e rientrino tra quelle in virtù delle quali è possibile emettere ruoli;
- a fronte di tale assurda situazione, per la quale il perimetro consortile nel quale opera il Consorzio della Gallura pare essere una zona esente dalla applicazione della legge, l'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, come detto soggetto deputato a garantire la corretta gestione dei Consorzi di bonifica, invece di attivare ogni possibile iniziativa per il ripristino della legalità e per la tutela dei consorziati, risulta agli scriventi abbia posto in essere tutta una serie di comportamenti ed atti di senso contrario. In particolare è fatto notorio, anche perché riportato dagli organi di stampa, che l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale abbia, con due successive note a sua firma, autorizzato il Consorzio di bonifica della Gallura ad impegnare, liquidare somme e ad accertare entrate anche una volta scaduto il termine previsto per l'esercizio provvisorio, permettendo di fatto che, per circa otto mesi, un ente pubblico agisse senza un regolare bilancio;
- risulta, altresì, agli scriventi che lo stesso Assessorato, a conoscenza dei fatti più sopra riportati, come la deliberazione da parte del Consorzio dell'atto con il quale si sono definiti i ruoli per il 2009, abbia omesso di assumere le iniziative necessarie oltre che per il ripristino della legalità, per tutelare la comunità consorziata ricadente nel perimetro consortile che, come detto, si vede gravata da un tale illegittimo tributo da parte di un ente pubblico. Ma non solo, risulta anche che lo stesso Assessorato abbia allo stato del tutto smesso di svolgere il ruolo assegnatogli dalla legge che, come sopra ricordato, è di controllo preventivo di legittimità degli atti dei consorzi e di vigilanza e tutela della gestione degli stessi enti di bonifica,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale affinché:
1) dicano se risponde a verità che il Consorzio di bonifica della Gallura ad oggi non abbia ancora un bilancio di previsione per l'anno 2009 regolarmente adottato e vigente;
2) chiariscano se risponde a verità che a fronte di detta situazione, cioè in assenza di bilancio e con l'esercizio provvisorio scaduto, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale abbia emesso due note a sua firma con le quali si è autorizzato l'Ente di bonifica a impegnare pagare spese non rientranti tra quelle per le quali non è necessaria la preventiva approvazione del bilancio ed accertare entrate;
3) chiariscano, altresì, se risponde a verità che il Consorzio di bonifica della Gallura abbia, senza la preventiva indispensabile approvazione del bilancio di previsione per l'anno 2009, adottato una deliberazione, a firma del Commissario straordinario nominato dalla Regione Sardegna, con la quale è individuato l'ammontare dei ruoli posti a carico della comunità consorziata;
4) chiariscano, inoltre, se risponde a verità che l'Assessorato abbia omesso di svolgere i compiti, previsti dalla legge in materia di vigilanza e tutela, che avrebbero consentito di intervenire per il ripristino della legalità;
5) chiariscano, altresì, se risponde a verità che, allo stato, il competente Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale stia omettendo di esercitare i compiti che la legge gli assegna in materia di controllo preventivo di legittimità degli atti dei consorzi di bonifica, per cui conseguentemente gli atti inviati a controllo divengono esecutivi per decorrenza dei termini, con la necessità per gli stessi enti di aspettare i trenta giorni previsti dalla legge per dare corso a quanto deliberato;
6) spieghino e informino, qualora quanto sopra non risponda a verità, quali siano le azioni e gli atti intrapresi dal competente Assessorato, in virtù del potere di vigilanza e tutela assegnatogli dalla legge, allo scopo di porre fine a tale palese situazione di illegittimità anche, ma non solo, a tutela dei consorziati ricadenti nel comprensorio di bonifica della Gallura, se siano state intraprese le eventuali azioni necessarie ad informare le competenti autorità dei fatti accaduti e quali siano gli atti e le azioni che intendono intraprendere.

Cagliari, 5 novembre 2009