CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 140/A
INTERROGAZIONE DEDONI - VARGIU - COSSA - MELONI Francesco - FOIS - MULA - SANNA Paolo Terzo - RASSU - PETRINI, con richiesta di risposta scritta, sulle merci in ingresso nella Regione Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che il sistema agro-industriale della Sardegna attraversa un periodo di crisi profonda che richiede da parte delle istituzioni una attenzione particolare; infatti, in tutto il mondo, ivi compresi gli Stati Uniti d'America che detengono l'agricoltura più industrializzata e avanzata del mondo, questo settore è tutelato ed assistito dalle pubbliche istituzioni;
accertato che è stato evidenziato, anche in alcune proposte di legge, il persistere di sbarchi di prodotti agricoli, spesso non controllati e non rispondenti alle certificazioni di sbarco, per tipologia, qualità e consistenza organolettica e di composizione strutturale;
atteso che continuano ad essere scaricate navi su navi di grano duro e che tale carico consiste in circa 30 mila tonnellate di prodotto, proveniente da paesi comunitari e non, che danneggia ulteriormente l'imprenditoria agricola già fortemente indebitata per i costi di produzione e per le bassissime remunerazioni derivate dalla vendita dei prodotti;
constatato che tale grano viene utilizzato anche per produzioni tipiche locali, creando quindi una non rispondenza nella dichiarazione di tali prodotti che devono rispondere ad un preciso codice per garantire la denominazione di origine controllata;
evidenziato che i magazzini dei consorzi agrari e del Centro cerealicolo di raccolta di Sanluri sono colmi di grano duro invenduto dalla scorsa annata agraria,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere se:
1) siano a conoscenza delle problematiche sopra esposte;
2) non ritengano prevedere almeno la tracciabilità di questi prodotti agricoli che vengono sbarcati in Sardegna per conoscere a quale destinazione e utilizzo siano inviati, per non vanificare i disciplinari dei prodotti tipici della Sardegna a cui i trasformatori sono obbligati.Cagliari, 15 ottobre 2009