CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 125/A

INTERROGAZIONE AGUS, con richiesta di risposta scritta, in merito all'istituzione del Dipartimento provinciale dell'ARPAS nel Medio Campidano.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- con la legge regionale 18 maggio 2006, n. 6, venne istituita l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna (ARPAS);
- l'articolo 13 del regolamento dell'Agenzia (Macro assetto organizzativo) così recita: "L'assetto organizzativo dell'ARPAS, così come definito dall'art.12 della LR n.6 del 18/05/2006, è caratterizzato da una struttura centrale, sede delle funzioni gestionali trasversali primarie di programmazione e controllo, e da strutture di decentramento operativo localizzate nel territorio";
- l'attività dell'ARPAS è funzionale al perseguimento dell'obiettivo regionale di promozione dello sviluppo sostenibile e di tutela e promozione della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati, con particolare attenzione a quelli agricoli, ed è finalizzata:
a) al conseguimento della massima efficacia nella previsione, prevenzione e rimozione dei fattori di degrado che hanno o che potrebbero avere conseguenze dirette o indirette sulla salute umana e sull'ambiente, attraverso il monitoraggio, l'analisi e la previsione dell'evoluzione delle componenti ambientali;
b) a fornire assistenza, consulenza tecnico-scientifica ed altre attività di supporto alla Regione, agli enti locali ed agli altri enti pubblici ai fini dell'espletamento delle funzioni loro attribuite nel campo della programmazione dell'uso del territorio e dell'ambiente, della promozione e prevenzione della salute collettiva e del controllo ambientale;

considerato che l'ARPAS esercita le funzioni di interesse regionale di cui all'articolo 01 del decreto legge n. 496 del 1993, convertito dalla legge n. 61 del 1994, e a tal fine provvede:
a) allo studio, analisi e controllo dei fattori fisici, chimici e biologici rilevanti ai fini della prevenzione, della riduzione o della eliminazione dell'inquinamento acustico, dell'aria, delle acque e del suolo, elettromagnetico, radioattivo, da rifiuti solidi e liquidi, dei rischi di incidenti rilevanti;
b) allo studio, analisi e controllo sull'igiene dell'ambiente e allo studio, analisi e controllo dei fattori geologici, metereologici, idrologici, nivologici e sismici, nonché allo studio, analisi e controllo dei processi di trasformazione antropica, ai fini della previsione e prevenzione dei rischi naturali e della tutela dell'ambiente; all'organizzazione e alla realizzazione della cartografia geologica di stato;
c) a contribuire alla gestione, nell'ambito del tavolo di coordinamento diretto dalla Regione, del Sistema informativo ambientale regionale (SIRA), per i moduli applicativi inerenti i processi operativi di interesse dell'Agenzia e, in tale ambito, alla raccolta sistematica, alla registrazione, alla validazione, all'elaborazione e alla massima divulgazione dei dati ed informazioni rilevanti sotto il profilo della prevenzione e della protezione ambientale e territoriale;
c bis) a fornire, con continuità, tutti i dati di rilevanza ambientale in proprio possesso e/o derivanti dai propri compiti istituzionali, necessari per il popolamento e l'aggiornamento del SIRA, secondo i formati, le regole di conformità e le modalità indicati dalla Regione;
d) alla realizzazione, in coordinamento con la Regione, ed alla gestione delle reti di monitoraggio e di altri sistemi di indagine, anche ai fini della valutazione del rapporto tra ambiente e salute delle popolazioni;
d bis) a utilizzare per la propria attività di monitoraggio, ispezione e controllo, il SIRA, al quale collabora per la gestione, unitamente alla Regione stessa;
e) all'assistenza tecnico scientifica agli enti competenti in materia ambientale, territoriale, agricola, industriale, infrastrutturale e nelle altre attività economiche e sociali che producono un impatto con l'ambiente, nonché agli enti di prevenzione e di protezione civile, per l'elaborazione di normative, piani, programmi, relazioni, pareri, provvedimenti amministrativi ed interventi, anche di emergenza, e per il rilascio delle autorizzazioni in materia ambientale e sanitaria;
f) a fornire il necessario supporto tecnico scientifico agli uffici competenti per le attività istruttorie relative agli studi di valutazione di impatto ambientale (VIA), alla valutazione ambientale strategica (VAS), al rilascio delle autorizzazioni di cui al decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 (IPPC), alla determinazione del danno ambientale;
g) alla promozione ed allo sviluppo della ricerca di base, al fine di una più completa conoscenza dell'ambiente e dei processi che lo governano, applicata agli elementi dell'ambiente fisico, ai fenomeni di inquinamento, ai fenomeni atmosferici intensi e potenzialmente dannosi per l'ambiente, alle condizioni generali e di rischio, al corretto utilizzo delle risorse naturali e alle forme di tutela degli ecosistemi naturali e alla gestione sostenibile dei sistemi agricoli, al monitoraggio e tutela della biodiversità e della Carta della natura;
h) allo studio, all'analisi, alla promozione ed alla diffusione delle tecnologie e dei sistemi di gestione ambientalmente compatibili, dei prodotti e dei sistemi di produzione a ridotto impatto ambientale, dei sistemi e delle tecnologie di recupero e bonifica ambientale, anche tramite l'attivazione di programmi di assistenza tecnica al sistema delle imprese e alla promozione di indagini epidemiologiche ambientali;
i) alla verifica e controllo di progetti di interventi sull'ambiente;
l) alla formulazione agli enti pubblici di proposte sugli aspetti ambientali riguardanti la produzione energetica, la cogenerazione, il risparmio energetico e le forme alternative di produzione energetica;
m) all'elaborazione ed alla promozione di programmi di informazione, di educazione ambientale e di formazione e aggiornamento del personale degli enti ed organismi pubblici operanti in campo ambientale;
n) alla collaborazione, anche mediante la stipula di apposite convenzioni, con l'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT), con l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) e con altri enti ed istituzioni nazionali, comunitari e internazionali operanti nel settore della prevenzione collettiva e del controllo ambientale;
o) alla collaborazione con centri di ricerca d'eccellenza, universitari e non, con sede in Sardegna e di rilievo nazionale ed internazionale, a partire dal Centro di ricerca internazionale contro la desertificazione NRD-UNISS;
p) alla collaborazione con gli organi competenti per gli interventi di protezione civile e ambientale nei casi di emergenza;
q) alle funzioni di Centro di competenza a supporto dell'operatività del Centro funzionale regionale della protezione civile, di cui al decreto legge n. 180 del 1998, convertito dalla legge n. 267 del 1998, ed alle direttive del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2004;
r) alla segnalazione alle autorità competenti delle violazioni in materia ambientale;
s) alla redazione di un rapporto annuale sullo stato dell'ambiente in Sardegna;
t) ad ogni altro adempimento derivante da successive norme di attuazione della vigente normativa;
u) all'esercizio delle competenze del Servizio geologico regionale, in linea con quanto previsto dall'APAT e dal Servizio geologico nazionale - Dipartimento difesa del suolo;

preso atto che:
- l'istituzione dell'ARPAS è costituita su 8 dipartimenti provinciali, e che la Provincia del Medio Campidano non dispone a tutt'oggi dell'importante istituto regionale, nonostante il suo territorio detenga vaste aree degradate da processi industriali che necessitano d'essere bonificate;
- andrebbero monitorate le popolazioni per l'alto indice di presenze tumorali nella popolazione residente;
- sono presenti situazioni ad alto rischio idrogeologico;
- esiste un vasto patrimonio ambientale che necessita di tutela, salvaguardia e valorizzazione, che va dal Monte Linas alla Marmilla (in parte a rischio di desertificazione) sino alle aree umide degli stagni di San Giovanni e Santa Maria;
- è presente un poligono militare oggetto di ripetute esercitazioni aeree durante tutto l'anno,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere se e quando si intende dotare anche la Provincia del Medio Campidano dell'importantissimo strumento istituzionale.

Cagliari, 30 settembre 2009