CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 113/A
INTERROGAZIONE LAI - SANNA Matteo - BARDANZELLU, , con richiesta di risposta scritta, sugli effetti della legge regionale n. 6 del 2008 (Legge quadro in materia di consorzi di bonifica) riguardo al Consorzio di bonifica della Gallura.
***************
I sottoscritti,
premesso che:
- il Consorzio di bonifica della Gallura, precedente gestore e concessionario delle acque della diga del Liscia, per effetto della legge regionale n. 19 del 2006 (Disposizioni in materia di risorse idriche e bacini idrografici) ha visto revocata la concessione di derivazione delle acque del Liscia e conseguentemente sottratta la gestione della diga del Liscia;
- siffatta situazione ha generato una perdita non solo finanziaria, ma di competenze nell'opera principale del territorio gallurese, amministrata da oltre 10 anni con oculatezza ed economicità, attraverso la quale si è pervenuti tra l'altro, al fondamentale collaudo definitivo dell'importante opera idraulica;
- il Consorzio di bonifica della Gallura alla luce della volontà espressa dal precedente legislatore regionale riguardo la revoca della concessione e della gestione dell'opera, considerata la sua insostituibile importanza, ha presentato ricorso presso il Tribunale superiore delle acque pubbliche ed è attualmente in attesa di giudizio;
- la peculiarità del Consorzio di bonifica della Gallura che, dopo oltre 40 anni di gestione da parte dell'ex Ersat, ha democraticamente eletto i propri consiglieri, ripristinato opere oramai fatiscenti, ivi compresa la diga del Liscia, deriva da una gestione che, grazie agli introiti derivanti dalla fornitura di acqua grezza a soggetti diversi dagli agricoltori, ha potuto garantire, a quest'ultimi, un prezzo ad ettaro effettivamente irrigato estremamente inferiore rispetto alla media nazionale;
considerato che:
- con l'entrata in vigore della legge quadro in materia di Consorzi di bonifica del 23 maggio 2008, n. 6, sono state ridotte drasticamente, tra l'altro, competenze e finalità dell'attività di bonifica, è stata modificata la natura giuridica degli stessi e sono state previste forme di finanziamento a favore dei Consorzi con l'intento di ridurre il costo della bonifica per il mondo agricolo;
- la citata legge prevedeva, tra l'altro, interventi finanziari a favore di quei consorzi che, proprio per effetto della legge regionale n. 19 del 2006, avrebbero subito una forte riduzione delle risorse proprie sino ad allora disponibili;
- per contro, la legge regionale n. 6 del 2008, non solo non ha previsto la copertura finanziaria degli stessi articoli, ma soprattutto risulta allo scrivente che non siano pervenuti i pareri di conformità previsti dalla Comunità europea;
- il Consorzio di bonifica della Gallura per effetto dell'applicazione delle citate leggi e della mancata copertura finanziaria prevista dalle stesse, in virtù dei minori introiti, ha visto ridimensionare in maniera drastica le proprie risorse determinando la prevista emissione di ruoli per la contribuenza consortile di oltre euro 500 ad ettaro;
atteso che:
- da oltre 5 mesi il Consorzio di bonifica della Gallura risulta sprovvisto del bilancio di previsione per l'anno 2009 per motivazioni che sono indipendenti dalla volontà dell'ente stesso;
- la mancanza di un adeguato e valido documento contabile finanziario non permette la spendita di alcuna somma se non per la copertura degli stipendi dei dipendenti dell'ente, causando l'imminente slaccio delle utenze elettriche e telefoniche nonché un grave contenzioso con i fornitori dell'ente;
rilevato che:
- l'emissione di un ruolo così eccessivo non solo annullerebbe definitivamente l'agricoltura presente nel territorio, ma determinerebbe un mancato pagamento ed un conseguente contenzioso dalle immaginabili conseguenze;
- la mancanza di un bilancio di previsione regolarmente approvato non permette la spendita di alcuna somma con il conseguente blocco totale delle attività dell'ente;
accertato che di fronte a siffatta condizione il problema diventa l'esistenza stessa del Consorzio di bonifica della Gallura e la conseguente drammatica perdita del posto di lavoro per 25 dipendenti, nonché la mancata erogazione del servizio irriguo a costi economicamente sostenibili a favore degli utenti consortili,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro pastorale e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per conoscere:
1) quali misure la Giunta regionale intenda adottare per ridare dignità ai lavoratori e agli agricoltori della Gallura dove di fatto, i primi rischiano di perdere il proprio posto di lavoro ed i secondi di vedersi recapitare a casa delle cartelle esattoriali con importi ingiusti ed insostenibili;
2) quali risposte la Giunta regionale intenda dare alla mancata copertura finanziaria degli articoli 5, 6 e 46 della legge regionale n. 6 del 2008;
3) quali risposte la Giunta regionale intenda dare alla mancanza dell'apposito parere di conformità, previsto dalla Comunità europea, degli stessi articoli 5, 6 e 46;
4) quali misure la Giunta regionale intenda adottare riguardo alla determinazione di un contributo irriguo unitario in ambito regionale secondo quanto previsto dall'articolo 10 della stessa legge regionale n. 6 del 2008;
5) quali misure urgenti la Giunta regionale intenda adottare riguardo alla situazione limite venutasi a creare nel Consorzio di bonifica della Gallura per l'applicazione delle leggi regionali n. 19 del 2006 e n. 6 del 2008 che di fatto non permettono la vita stessa dell'ente.
Cagliari, 17 settembre 2009