CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 107/A
INTERROGAZIONE DIANA Giampaolo - AGUS, con richiesta di risposta scritta, in merito alle deliberazioni n. 34/20 del 20 luglio 2009 e n. 37/7 del 30 luglio 2009 relative all'area mineraria in località Santu Miali nei Comuni di Furtei e Serrenti.
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I sottoscritti,
premesso che, in data 18 giugno 2009, è stata presentata un'interrogazione in merito alla rinunzia della concessione mineraria Santu Miali nel Comune di Furtei e per la quale ancora si è in attesa di risposta;
considerato che
- con deliberazione n. 34/20 del 20 luglio 2009, avente per oggetto: "L.R. 2 agosto 2006, n. 11, art. 23. Situazione di emergenza ambientale nell'area in concessione mineraria in loc. Santu Miali - Furtei", la Regione prendeva atto, a seguito dello stato di fallimento della società Sardinia gold mining (SGM) Spa, titolare della concessione mineraria di Santu Miali in territorio comunale di Furtei e Serrenti, della situazione di emergenza venutasi a creare nell'area della miniera che, sino a quel momento, veniva fronteggiata dal curatore fallimentare, con l'impegno di parte del personale già dipendente della società fallita;
- nel medesimo dispositivo si riferisce che il Presidente della Regione, in data 25 giugno 2009, avrebbe proposto istanza alla sezione fallimentare del Tribunale di Cagliari, affinché il termine del 30 giugno 2009 per la cessazione da parte della cura e della custodia e gestione delle attività funzionali a garantire condizioni di sicurezza nei cantieri, fosse prorogato di novanta giorni;
preso atto che:
- la Regione, in sostituzione del soggetto obbligato e non più in grado di provvedere, realizzi i necessari interventi finalizzati alla messa in sicurezza permanente dell'area mineraria, peraltro scaturiti dal sopraluogo effettuato dal Servizio attività estrattive dell'Assessorato regionale dell'industria in data 10 giugno 2009, così come si evince dalla risposta all'interrogazione n. 51/A da parte dell'Assessore Farris in data 26 giugno 2009;
- per il trimestre luglio-settembre, i costi stimati per una prima anticipazione ammontano a circa 150.000 euro, di cui circa la metà per costi lavoro (n. 8 unità da impiegare per tali attività) e la parte restante per materiali di consumo e energia, per la custodia della miniera e delle sue pertinenze, come da deliberazione n. 34/20 del 20 luglio 2009;
- sempre in data 30 luglio 2009, si procedeva, con la deliberazione n. 37/7, a dar mandato all'Assessore regionale dell'industria affinché realizzasse gli atti necessari ai fini della predisposizione ed esecuzione del Piano della caratterizzazione del sito minerario di Santu Miali in territorio di Furtei;
evidenziato che:
- in data 1° settembre 2009 la RSU della SGM denunciava la lontananza della Regione dai suddetti problemi, tanto che alcune attività pare siano solo virtuali, come lo sfalcio dell'erba e la sistemazione delle fasce tagliafuoco, ma non solo, denunciano il quotidiano ricorso ai propri mezzi per in controllo e monitoraggio costante dell'area delle pompe perché i mezzi della società sono privi di carburante e mancano anche le risorse per comprare il gasolio per i mezzi da lavoro;
- i lavoratori sottolineano inoltre che dal 1° agosto aspettano un incontro con la Presidenza della Giunta e l'Assessorato regionale dell'industria per conoscere se, oltre agli interventi di emergenza, esista una reale volontà di messa in sicurezza permanente dell'area,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione Sardegna e l'Assessore regionale dell'industria per sapere:
1) come verrà gestito il gravissimo rischio ambientale con l'approssimarsi della scadenza del 30 settembre 2009;
2) se siano già disponibili le risorse previste dalla legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, che prevedono 6.000.000 di euro per il ripristino delle aree interessate da attività mineraria e di cava;
3) così come da denuncia della RSU, quali siano i progetti e programmi della Regione sul futuro di Furtei e il destino delle maestranze.
Cagliari, 11 settembre 2009