CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 63/C5-7
INTERROGAZIONE DIANA Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sull'insostenibile situazione ambientale che grava sulla salute dei cittadini dei centri urbani limitrofi allo stabilimento di compostaggio del Tecnocasic a Macchiareddu.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- il Piano regionale di gestione dei rifiuti ha recepito gli obiettivi fissati dalle norme di legge vigenti in materia (decreto Ronchi);
- con la deliberazione n. 34/14 del 19 luglio 2005, la Giunta regionale ha preso atto dell'emanazione del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, in attuazione della direttiva n. 1999/31/CE e il Piano regionale dei rifiuti è stato integrato con il programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica, approvato con delibera n. 22/50 del 13 maggio 2004;
- si sono stabilite le modalità di attuazione per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano regionale dei rifiuti con la realizzazione di almeno un impianto di compostaggio di qualità per territorio provinciale;
- è stato previsto anche l'impatto ambientale di tali impianti, esaminando le molteplici variabili e parametri ambientali ed economici, dando maggior priorità alla migliore qualità ambientale;
- il rapporto ambientale sulla gestione dei rifiuti urbani ha monitorato la situazione al 31 dicembre 2006, riscontrando che la Provincia di Cagliari produce circa il 34 per cento dei rifiuti urbani con un aumento negli ultimi anni della raccolta differenziata, minimizzando il deposito in discarica; da qui la decisione, dopo vari accordi di programma, di installare un impianto di compostaggio funzionale di qualità nella zona di Macchiareddu, gestito dal Tecnocasic, per il trattamento e smaltimento del secco residuo e il recupero della frazione organica;
considerato che:
- tale impianto ha una potenzialità di 24.000 tonnellate di rifiuto riciclabile annua, di cui 20.000 t/anno di organico e 4.000 t/anno di verde e una potenzialità giornaliera di 80 tonnellate (fonte: Rapporto ambientale piano gestione dei rifiuti del 20 dicembre 2008);
- ad oggi sono oltre 50 i comuni sardi della Provincia di Cagliari che conferiscono i loro rifiuti all'impianto di termovalorizzazione operante a Macchiareddu, attenendosi alle direttive del decreto Ronchi, in quanto la metodologia di trattamento prevede la preselezione dei rifiuti, separando la frazione umida da avviare al compostaggio e l'incenerimento con recupero energetico della frazione secca;
preso atto che:
- gli abitanti di Capoterra residenti nelle lottizzazioni di Maddalena, Residenza del sole, Cooperativa Mille, Frutti d'oro e zone limitrofe, denunciano da tempo che dal suddetto impianto di compostaggio di Macchiareddu gestito dal Tecnocasic Spa, fuoriescono emissioni maleodoranti e fumi in quantità eccessive tali da rendere una pessima salubrità dell'ambiente circostante causando notevoli disagi alla vita quotidiana dei cittadini e pericoli per la salute pubblica,
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere:
1) se l'impianto in questione sta correttamente funzionando secondo le direttive e le normative in materia di impatto ambientale;
2) se si stanno rispettando gli accordi stipulati col Tecnocasic in materia di raccolta e trattamento dei rifiuti;
3) se si intende procedere al monitoraggio dell'attività dell'impianto sulla salute dei lavoratori e dei cittadini;
4) se la quantità dei rifiuti destinati al compostaggio rispetta quella prevista dal Piano regionale dei rifiuti;
5) quali atti e provvedimenti urgenti si vogliono predisporre affinché si proceda tramite gli organi competenti alla verifica della qualità dell'aria nei centri urbani limitrofi l'impianto e alla soluzione definitiva dell'evidente disagio e pericolo per la salute pubblica.
Cagliari, 25 giugno 2009