CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 61/A

INTERROGAZIONE SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulla legittimità dell'atto generale di variante al piano di zona ex legge n. 167 del 1972, in località Torangius, ad Oristano.

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I sottoscritti,

premesso che, con delibera del consiglio comunale di Oristano n. 12 del 16 marzo 2009, il Comune di Oristano, al fine di concorrere al bando regionale per la localizzazione di interventi di riqualificazione urbana, recupero e nuova costrizione da assegnare a canone sociale, ha adottato una variante al piano di zona ex legge n. 167 del 1972, variante per la quale non si evince se si tratti di variante al piano di fabbricazione o al PUC adottato;

considerato che la variante di che trattasi opera in riduzione degli standard urbanistici riguardanti il verde pubblico in una zona ad alta densità demografica e dalle scarse dotazioni di servizi pubblici e si propone di aprire una viabilità che, in luogo di una rotatoria senza via di uscita, prevede la realizzazione di un collegamento con l'adiacente viabilità di piano, con evidenti e gravi pregiudizi per i residenti che si ritroveranno in mezzo ad un traffico intenso;

evidenziato che, in armonia con le disposizioni del vigente Piano paesaggistico regionale (PPR), i comuni, nelle more dell'adeguamento dei PUC al PPR, possono realizzare interventi di edilizia residenziale pubblica programmati in zona C solo qualora venga documentato un reale fabbisogno abitativo e previa verifica di compatibilità degli interventi proposti ai sensi del comma 5 dell' articolo 15 delle norme tecniche di attuazione del PPR;

dato atto che gli interventi proposti consisterebbero nella realizzazione di palazzine multipiano con tre piani fuori terra che, alla luce delle caratteristiche urbanistiche del piano attuato, si pongono in forte contrasto con le tipologie esistenti;

considerato, altresì, che tale intervento riguarderebbe la realizzazione di immobili nelle aree immediatamente adiacenti alla piazza della Parrocchia di San Paolo, luogo di incontro e di aggregazione di tutto il quartiere a sua volta fortemente legato alle attività parrocchiali e di socializzazione che dalla compromissione dei luoghi troverebbe un sostanziale nocumento;

riscontrato, altresì, che tale iniziativa, volta all'esclusivo conseguimento di un finanziamento pubblico regionale, non tiene conto che fra le tipologie di partecipazione al bando regionale vi era, fra l'altro, la possibilità di individuare aree ed immobili da destinare a ristrutturazione e a riqualificazione urbana senza intaccare gli standard urbanistici di zona che vengono così ridotti senza un'adeguata valutazione delle conseguenze sul piano della qualità della vita dei residenti;

accertato che, intorno a tale decisione del consiglio comunale di Oristano, è nata una petizione popolare dei residenti volta alla salvaguardia del contesto urbano e contenente l'invito alla revoca dell'atto e che tuttora continuano le manifestazioni di protesta e di contrasto da parte dei cittadini;

evidenziata la palese lesione delle procedure di concertazione istituzionale e di partecipazione dei portatori di interessi diffusi intorno all'adozione della variante del Comune di Oristano,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per sapere se:
1) non ritengano necessario ed urgente richiamare il Comune di Oristano al rispetto delle procedure pubbliche di concertazione e di partecipazione dei cittadini alle scelte di pianificazione urbanistica nel Comune di Oristano;
2) in sede di istruttoria della variante in oggetto possano essere rilevate le violazioni e l'incompletezza della proposta in relazione al citato articolo 15 delle norme tecniche di attuazione del PPR e all'auspicabile mantenimento di standard urbanistici di servizio pubblico ancorché superiori a quelli minimi di legge;
3) non ritengano necessario che l'applicazione di disposizioni di tale delicatezza venga accompagnata da un'analisi tecnica che valuti attentamente la disponibilità, ad Oristano, di immobili o aree già urbanizzate e meritevoli di interventi di recupero e riqualificazione senza recare pregiudizio ad ambiti urbani già consolidati ed omogenei;
4) non ravvisino una violazione delle più generali norme della pianificazione paesaggistica tuttora operanti in Sardegna.

Cagliari, 24 giugno 2009