CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 58/A
INTERROGAZIONE ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta sull' esercitazione militare svoltasi nel Mar Tirreno il 15 Giugno 2009, con interessamento del nord-est della Sardegna.
***************
La sottoscritta,
premesso che:
- in base a quanto appreso dalla stampa, il 16 giugno 2009, la mattina del martedì 15 giugno, due potenti boati e una lunga vibrazione, causati presumibilmente da un'esercitazione aero-navale in corso al largo del Mar Tirreno, avrebbero creato panico fra i residenti e i villeggianti lungo la costa est della Sardegna, da Olbia (fonte TG) a Barisardo, con epicentro alla Caletta di Siniscola, a San Teodoro;
- la popolazione, ignara delle operazioni militari in corso, avrebbe attribuito tali fenomeni a scosse telluriche che precedono il "fenomeno terremoto" (intasando i centralini dei Vigili del fuoco per avere informazioni sull'accaduto); "(Il centro dove il fenomeno è stato avvertito più distintamente è stato San Teodoro, ma segnalazioni sono arrivate da Porto San Paolo fino a Barisardo. Solo qualche ora dopo si è scoperto che non si è trattato di un movimento tellurico, come ha confermato l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ma di boati causati da esplosioni durante una esercitazione militare al largo dell'ampio tratto di mare del Tirreno centrale nella quale sono impiegati anche caccia intercettori F16 dell'Aeronautica e navi della Marina. (...) Ai due boati sono seguiti i tristemente noti segnali del terremoto: pavimenti che vibrano, vetri che tremano, porte che sbattono e armadi che traballano. L'esplosione è stata avvertita in tutto il paese, dal centro fino alle zone più periferiche, e soprattutto nelle aree più vicine al mare" (fonte L'Unione Sarda, 16 giugno 2009);
- gli eventi sopracitati non sono isolati e non avvengono per la prima volta; solo nel 2009, a parte le segnalazioni del 15 giugno, altri episodi sono stati registrati il 5 febbraio e la notte tra il 16 e 17 aprile; questi fenomeni hanno diffuso allarme, paura e incertezza fra i cittadini;
- sulle esercitazioni effettuate e sulle ripercussioni fra le popolazioni residenti sulla costa, a tutt'oggi sono trapelate solo pochissime informazioni e notizie ufficiali da parte degli organi militari preposti e della stampa;
- nulla di preciso, oltre ai brevi articoli dei quotidiani isolani, è dato invece di sapere circa le cause dei fenomeni avvenuti, evidenziati e denunciati in questa interrogazione; tacciono, in particolare, gli organi militari, e tacciono, stranamente anche quelli civili;
- inoltre, si evidenzia e si ricorda che l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dispone di sistemi di registrazione e monitoraggio efficienti e di alta precisione, tali da definire le reali cause generanti gli eventi precedentemente menzionati che hanno interessato i luoghi e le popolazioni costiere di quella parte della Sardegna, ma anche altre zone dell'interno,chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) natura, tempi e modi delle esercitazioni militari che hanno interessato quella parte del mare e dell'entroterra sardo, e se siano stati rispettati i protocolli relativi alle quote e alle velocità di sorvolo da parte degli aviogetti militari impegnati, italiani e stranieri, sugli abitati e nelle loro vicinanze;
2) quali siano state le forze navali ed aeree coinvolte in queste esercitazioni e le loro nazionalità;
3) quale armamento convenzionale noto ed eventualmente non convenzionale sia stato usato in queste esercitazioni, ovvero se siano stati impiegati anche armamenti convenzionali di nuovo tipo;
4) in che modo le istituzioni e gli enti preposti, Regione, provincia, comuni e comunità istituzionali varie, siano state informate preventivamente;
5) quale è stata la risposta dei suddetti enti istituzionali alla notizia delle imminenti esercitazioni;
6) quali sono state le attività svolte da parte degli enti istituzionali per informare, tutelare e rassicurare le popolazioni e i territori interessati dalle sopracitate esercitazioni militari.Cagliari, 22 giugno 2009