CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 32/A

INTERROGAZIONE MILIA - CAPELLI - OPPI - BIANCAREDDU - CAPPAI - CONTU Felice - OBINU - STERI, con richiesta di risposta scritta, sul mancato funzionamento della flotta ARPAS per il monitoraggio marino costiero.

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I sottoscritti,

premesso che, nel novembre 2008, la Regione autonoma della Sardegna ha acquistato, per conto dell’ARPAS, una flotta costituita da un battello oceanografico di 16 metri, due barche cabinate e quattro gommoni per un migliore monitoraggio marino costiero delle acque della Sardegna;

considerato che:
- le imbarcazioni sono state dotate di uno staff specializzato composto da 15 professionisti tra biologi, chimici, tecnici e un esperto del Servizio agrometeorologico che avrebbero dovuto prendere il mare per un totale di circa 500 uscite all’anno con l’obiettivo strategico di controllare costantemente le acque di balneazione, i bacini portuali e i 150 chilometri di costa elevata sul mare ritenuti finora incontrollabili;
- per l’importante investimento sono stati spesi circa 2 milioni di euro provenienti dai fondi POR e che altri circa 2 milioni e mezzo sono stati spesi per la formazione degli equipaggi, del personale e dei lavoratori coinvolti all’interno dell’ARPAS per le attività di controllo ambientale;

rilevato che la formazione del suddetto personale è avvenuta, altresì, a seguito di un gemellaggio con le altre agenzie regionali della Toscana e della Campania con la partecipazione al Progetto Agire, iniziato a luglio del 2007 e conclusosi ad aprile 2008;

appreso che, a circa 8 mesi dall’inaugurazione, la flotta non ha effettuato a tutt’oggi alcuna uscita a mare per il monitoraggio delle acque,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per conoscere:
1) i motivi del mancato utilizzo della flotta ARPAS per il monitoraggio delle acque;
2) se è stato formato l’equipaggio di cui avrebbe dovuto dotarsi la flotta, come viene impiegato, quali sono le mansioni attualmente svolte dal personale specializzato e se sono motivate le ingenti somme spese per la sua formazione;
3) se il battello oceanografico da 16 metri, costato oltre un milione di euro, è compatibile con le finalità di istituto;
4) attraverso quali mezzi l’ARPAS effettua attualmente il monitoraggio marino costiero delle acque della Sardegna;
5) se intendano assumere urgenti iniziative per rendere tempestivamente operativo questo importante strumento al fine di garantire un ottimale monitoraggio della salute delle coste dell’Isola affinché, visto l’approssimarsi della stagione estiva, venga salvaguardato il benessere dei cittadini che usufruiscono del mare e della spiagge.

Cagliari, 19 maggio 2009