CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 25/A

INTERROGAZIONE DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sui gravi disservizi che si registrano nella ASL n. 5 relativamente alle prestazioni di risonanza magnetica nucleare e tomografia assiale computerizzata.

***************

Il sottoscritto,

premesso che:
- nell'ambito territoriale di competenza dell'Azienda sanitaria locale n. 5 di Oristano si è sempre registrata una grave carenza di strutture in grado erogare prestazioni di risonanza magnetica nucleare (di seguito Rm) e tomografia assiale computerizzata (Tac);
- secondo i dati forniti dalla direzione generale dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, nel solo anno 2007, l'incidenza della migrazione dei pazienti oristanesi verso le strutture pubbliche e private di altre aziende sanitarie regionali è stata la seguente: a) prestazioni complessive di Rm e Tac: 7.088; b) prestazioni erogate presso l'ospedale San Martino di Oristano: 1.626 (pari al 22,9 per cento); c) prestazioni erogate da altre ASL della Sardegna: 5.007 (pari al 70,6 per cento);
- la ASL n. 5 ha sostenuto gli oneri per la migrazione passiva, pagando le prestazioni eseguite dalle strutture cui si sono rivolti i pazienti oristanesi;
- i tempi di attesa registrati per le poche prestazioni erogate dall'ospedale San Martino sono stati in media di oltre cinque mesi;

considerato che:
- al fine di rimediare alla gravissima situazione di cui sopra, la precedente direzione della ASL n. 5 ha deciso di stipulare, a far data dal 19 dicembre 2007, un contratto con l'unico studio radiologico autorizzato e accreditato ad Oristano per le prestazioni Rm e Tac, vincolando la struttura ad erogare le prestazioni entro e non oltre sei giorni;
- con tale contratto si è ottenuto di porre fine alla migrazione passiva, per cui i pazienti non si sono più visti costretti a recarsi prevalentemente a Cagliari o a Nuoro per ottenere le prestazioni Rm e Tac;
- il contratto non prevedeva alcun costo aggiuntivo a carico della ASL n. 5, che avrebbe corrisposto allo studio radiologico di Oristano le medesime somme che fino ad allora era solita corrispondere alle strutture delle altre aziende;

preso atto che:
- poco tempo dopo il suo insediamento, risalente all'agosto 2008, la nuova dirigenza della ASL n. 5 ha inopinatamente deciso di recedere dal contratto in essere con lo studio radiologico di Oristano, con decorrenza dal dicembre dello stesso anno;
- in un comunicato stampa diramato l'8 gennaio2009, la direzione aziendale ha annunciato l'intendimento di potenziare il servizio Rm e Tac presso l'ospedale San Martino, raddoppiando i turni;
- a distanza di oltre un mese, numerosi privati cittadini e alcune associazioni di tutela degli invalidi hanno presentato formali proteste poiché il servizio non era stato ancora attivato e, per effetto del recesso dal contratto con la struttura privata di Oristano, tutti i pazienti si sono visti costretti a scegliere tra sottostare ai tempi di attesa dell'ospedale San Martino o recarsi, come accadeva in passato, presso le strutture operanti nelle altre ASL, con conseguenti gravissimi disagi;
- a tutt'oggi, a prescindere dal raddoppio dei turni presso l'ospedale San Martino, i tempi di attesa permangono di oltre cinque mesi e, addirittura, il centro unico di prenotazione, proprio a causa degli insostenibili tempi di attesa, non registra più prenotazioni per il nosocomio oristanese, invitando i pazienti a recarsi presso le strutture di altre ASL;

sottolineato che:
- il Piano regionale di contenimento dei tempi e delle liste di attesa, adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 28/15 del 27 giugno 2006, fissa in cinquanta giorni il tempo massimo di attesa per le prestazioni Rm e Tac;
- in considerazione della particolare rilevanza delle prestazioni in oggetto, finalizzate alla diagnosi delle patologie più gravi, il disservizio che si registra presso la ASL n. 5 mal si concilia con l'effettività dell'assistenza sanitaria, anche alla luce della presenza ad Oristano di una struttura privata che potrebbe garantire tali prestazioni senza alcun onere aggiuntivo per il servizio sanitario regionale,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale affinché riferisca quali misure la Giunta regionale intende adottare al fine di porre immediato rimedio alle gravissime e costanti carenze nell'erogazione delle prestazioni Rm e Tac nel territorio di competenza della ASL n. 5, anche mediante l'invito, da rivolgersi alla direzione aziendale, affinché sia immediatamente ripristinato il rapporto contrattuale con la struttura privata, autorizzata ed accreditata, esistente ad Oristano, nei limiti degli stessi fondi che vengono erogati alle strutture delle altre ASL sarde per l'erogazione delle medesime prestazioni.

Cagliari, 12 maggio 2009