CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 11/A
INTERROGAZIONE CAPELLI - OPPI - BIANCAREDDU - CONTU Felice - CAPPAI - MILIA - OBINU - STERI, con richiesta di risposta scritta, sull'esclusione di numerose aziende agro-pastorali dai risarcimenti dei danni derivanti dall'incendio del 23 e 24 luglio 2007.
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I sottoscritti,
premesso che il 23 e 24 luglio 2007 un vasto incendio originatosi nelle campagne di Oniferi e rapidamente propagatosi nei territori di Nuoro Prato Sardo, Orune e Orani aveva danneggiato centinaia di aziende industriali, commerciali ed agricole, provocando gravissimi danni alla già fragile economia locale;
vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 22 ottobre 2007, n. 3624 che, nel dettare "Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare lo stato di emergenza in atto nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Marche, Molise, Sardegna e Umbria in relazione ad eventi calamitosi dovuti alla diffusione di incendi e fenomeni di combustione", all'articolo 5 disponeva:
"1. Il Commissario delegato è autorizzato ad erogare, per il tramite dei presidenti delle regioni o dei loro delegati, un contributo, fino ad un massimo di euro 30.000,00, a favore dei titolari di attività industriali, agricole, commerciali, artigianali, professionali e di attività turistico-ricettive che abbiano subito gravi danni a seguito degli eventi di cui in premessa.
A tal fine gli interessati presentano apposita istanza, corredata da autocertificazione attestante i danni subiti ed il periodo necessario per la realizzazione dei lavori di riparazione o ricostruzione dei locali adibiti a sede delle attività sopraelencate e dalla copia della dichiarazione dei redditi per l'anno 2006, ovvero da autocertificazione resa ai sensi degli articoli 47 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2000, n. 445.";
riscontrato che l'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente - Direzione generale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA), incaricato dell'istruttoria delle pratiche di risarcimento, entrava in possesso degli elenchi relativi alle aziende danneggiate, così come "rilevate dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale", a far tempo dal 19 dicembre 2007, data in cui i medesimi venivano trasmessi dall'Ispettorato ripartimentale di Nuoro;
preso atto che, a cinque mesi di distanza, il procedimento istruttorio non aveva ancora avuto inizio, come si evince dalla nota in data 12 maggio 2008 con la quale il medesimo Assessorato - Direzione generale CFVA incaricava l'Ispettorato di Nuoro di richiedere agli interessati una serie di documenti (tra cui una relazione tecnica con descrizione degli interventi da realizzare e i relativi costi stimati riferiti all'immobile, resa da un tecnico abilitato; documentazione fotografica da cui risultino le parti danneggiate dell'immobile; denuncia presentata alla locale stazione Carabinieri; copia della denuncia dei redditi per l'anno 2006), peraltro tutti attestanti fatti autocertificabili a norma della predetta ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3624 del 2007;
vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 5 giugno 2008, n. 3680, pubblicata nella Gazzetta ufficiale il 13 giugno 2008, che all'articolo 3 disponeva:
"Al fine di pervenire tempestivamente alla corretta ricognizione e quantificazione dei contributi previsti dalle ordinanze di protezione civile n. 3606 e n. 3624 del 2007, i soggetti attuatori ovvero i presidenti delle regioni ivi indicati, od i loro delegati, dovranno completare l'istruttoria delle richieste pervenute secondo le disposizioni commissariali già impartite, dando comunicazione a pena di decadenza dei relativi esiti al commissario delegato entro dieci giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della presente ordinanza, per consentire la tempestiva erogazione delle risorse rese disponibili per l'emergenza.";
verificato che alla data del 23 giugno 2008, termine finale previsto dalla predetta ordinanza per la conclusione dell'istruttoria, gli agricoltori interessati non avevano ancora ricevuto richiesta della documentazione istruttoria, che perveniva loro solo nel successivo mese di luglio e quindi a termini ormai abbondantemente scaduti;
rilevato che, nel mese di settembre 2008, gli stessi agricoltori apprendevano dall'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente - Direzione generale del CFVA di essere stati esclusi dai rimborsi in quanto, al momento della presentazione della documentazione, erano "decorsi i termini previsti dall'ordinanza" per la conclusione dell'istruttoria;
considerato dunque che, a causa dei gravissimi ritardi delle competenti strutture regionali nella istruttoria delle richieste di risarcimento, la quasi totalità delle aziende agro-pastorali danneggiate dall'incendio del 23 e 24 luglio 2007 ha di fatto perso ogni possibilità di ottenere i previsti risarcimenti,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) se le aziende agro-pastorali danneggiate dall'incendio del 23 e 24 luglio 2007 ed escluse dai rimborsi per "decorrenza dei termini" possono essere riammesse a godere dei benefici;
2) se sussistono eventuali responsabilità dei competenti uffici regionali per omissioni e/o ritardi nell'istruttoria delle pratiche;
3) se, nell'ipotesi in cui fosse accertata la perdita definitiva dei rimborsi e le eventuali responsabilità di tale perdita fossero imputabili agli organi ed uffici regionali, quali atti e provvedimenti intendono adottare al fine comunque di assicurare agli interessati l'indennizzo spettante in conseguenza degli eventi calamitosi di cui sopra;
4) quali atti, provvedimenti ed iniziative sono stati intrapresi in proposito e quali risultati concreti sono stati realizzati ed ottenuti.
Cagliari, 28 aprile 2009