CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 491/A

Risposta scritta dell'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione all’interrogazione SANNA Matteo sulla procedura concorsuale riguardante l’assunzione a tempo indeterminato di 57 dirigenti alla Regione Sardegna.

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Con riferimento all’interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti chiarimenti.

  1. Prova preselettiva. Su 3.280 candidati ammessi, 1.462 hanno sostenuto la prova preselettiva e 571 sono stati ammessi alla prova scritta, in conformità all’art. 6 del bando.

  2. Requisiti di ammissione. L’accertamento dei requisiti, effettuato prima della prova scritta, ha determinato l’esclusione di 60 candidati e la loro sostituzione con altrettanti candidati, secondo l’ordine della graduatoria della preselezione, in conformità al citato art. 6 (penultimo capoverso).
    Avverso il provvedimento di esclusione, alcuni dei candidati hanno ricorso al TAR, che, nelle more del giudizio di merito, ha emesso esclusivamente decisioni di natura cautelare, in sostanza disponendo a favore dei ricorrenti l’ammissione alla prova “con riserva”. A seguito di queste decisioni - per ragioni al tempo stesso equitative e cautelative - l’Amministrazione ha ammesso (ovviamente sempre con riserva) anche i candidati esclusi per motivi analoghi, ma ancora in attesa di decisioni del giudice, nonché quei candidati che avevano ancora aperti i termini per ricorrere e ottenere dal giudice una decisione cautelare.

  3. Ammessi alla prova scritta. I candidati ammessi alla prova scritta sono risultati 631, 555 dei quali si sono presentati a sostenerla; di questi, 57, presentatisi, hanno subito rinunciato, mentre 498 hanno svolto l’elaborato.

  4. Candidati ammessi ma privi dei requisiti. Fermo quanto precisato nei punti precedenti, non risultano tra gli ammessi candidati privi dei requisiti. Né risultano, tra gli ammessi, dipendenti di organismi privati, mentre è irrilevante il fatto che in alcuni enti si applichino i contratti collettivi del settore privato.

  5. Superamento della prova scritta. Hanno superato la prova scritta 35 candidati. Tra questi figurano anche 4 ammessi con riserva. Non avendo il giudice amministrativo ancora deciso in merito alla loro esclusione dal concorso, al momento non è dato sciogliere la riserva; una loro definitiva esclusione infatti alimenterebbe inutilmente il contenzioso.
    La distribuzione dei candidati che hanno superato la prova scritta, secondo lo status lavorativo rivestito, è rappresentata come segue e, tenuto conto che si tratta di un concorso di secondo grado, attesta sia una ragionevole presenza di candidati esterni, sia una buona rappresentanza delle diverse strutture regionali:

    19 - Dipendenti dell’Amministrazione regionale
    6 - Dipendenti di enti e agenzie regionali, di cui 1 in temporanea assegnazione al Gabinetto dell’Assessore degli affari generali.
    6 - Dipendenti di enti locali;
    1 - Dipendenti di ASL
    3 - Libero professionisti.

    I 19 dipendenti regionali prestavano servizio, nel periodo in cui si è svolta la prova scritta, nelle seguenti strutture:

    2 Presidenza - Ragioneria generale
    3 Assessorato programmazione
    1 Assessorato trasporti
    1 Assessorato agricoltura
    2 Corpo forestale
    2 Assessorato enti locali - D.G. Urbanistica
    3 Assessorato enti locali - D.G. enti locali
    1 Assessorato lavori pubblici
    2 Assessorato lavoro, di cui 1 in temporanea assegnazione al Gabinetto dell’Assessore degli Affari generali
    1 Assessorato degli affari generali - D.G. Affari generali
    1 Assessorato dell’igiene - D.G. Sanità, in temporanea assegnazione al Gabinetto dell’Assessore degli affari generali

  6. Prova scritta. E’ stata ipotizzata la realizzazione di un progetto - avente come obiettivo implementazione di un sistema informatico informativo regionale - nell’ambito di un intervento di spesa approvato dalla Giunta regionale; del progetto dovevano essere descritte le fasi operative necessarie per conseguire l’obiettivo: dalla pianificazione del progetto stesso alla combinazione dei diversi strumenti organizzativi e gestionali necessari, dalla conduzione della gara d’appalto per l’affidamento esterno alla prefigurazione della gestione a regime del sistema informativo.
    Al riguardo, va premesso che il sistema informativo coinvolge l’intera organizzazione regionale, degli uffici e del lavoro, e che i relativi obiettivi costituiscono da anni una priorità assoluta dell’Amministrazione e quindi sono di generale conoscenza, se non di comune applicazione, dei dipendenti regionali; mentre gli elementi progettuali indicati e messi in sequenza, nella traccia data ai candidati dalla Commissione esaminatrice, rappresentano uno schema tipo applicabile a qualsiasi progetto, che il candidato poteva sviluppare e arricchire a seconda della propria esperienza professionale.
    A riprova che al candidato era richiesta questa capacità e che non fosse determinante, invece, la minuziosa conoscenza del progetto realmente in atto nell’Amministrazione, possono essere rilevanti questi dati: su 35 candidati che hanno superato la prova scritta, ben 16 (circa il 46%) non appartengono all’Amministrazione, e del restante 54% la gran parte segue altre attività e progetti. Viceversa, tra coloro che non hanno superato la prova, risulta significativo il numero di dipendenti impegnati in ambiti in cui si articola il sistema informativo regionale; e d’altra parte non può pretendersi che nessun dipendente coinvolto nell’informatizzazione dell’organizzazione regionale superasse la prova.

  7. Modalità di consegna degli elaborati. I verbali della Commissione esaminatrice non evidenziano disfunzioni nella fase di chiusura della prova. La Commissione, interpellata in proposito, ha risposto che, prima dell’inizio della prova, i candidati erano stati informati della possibilità di segnalare l’eventuale verificarsi di disservizi durante i lavori. Ma nessun candidato, né durante la prova, né all’atto della consegna dell’elaborato, ha presentato dichiarazioni (che d’altronde sarebbero state allegate ai verbali) circa presunte irregolarità nel corso delle operazioni. Risulta inoltre che la procedura seguita per la consegna degli elaborati è quella prevista dalla deliberazione della Giunta regionale n. 41/13 dell’8.09.2009.
    In breve risulta che, scaduto il tempo, i candidati sono stati invitati a cessare i lavori e a recarsi, per la consegna degli elaborati, presso le postazioni già utilizzate, durante l’accesso all’aula, per l’identificazione; tale iter è stato dettato per motivi pratici dato l’elevato numero di partecipanti. Effettivamente, i tempi di ritiro degli elaborati hanno dato luogo a code di attesa; ed è comprensibile, per la ragione detta, che in quei momenti ci fosse animazione e in qualche momento chiasso. Ma anche per questa circostanza, risulta del tutto inverosimile che i candidati potessero continuare la stesura del compito e quasi trasformarne, in quel breve arco di tempo, i contenuti e assicurarsi un esito positivo della prova.
    D’altronde, la selettività dei risultati della prova, documentati dai verbali e dalle schede utilizzate per la formulazione dei giudizi da parte della Commissione, contraddicono le supposizioni e le illazioni divulgate, che si sono volute trarre dalle circostanze descritte.

  8. Sostituzione di un componente della Commissione. A seguito delle dimissioni del Prof. Luca Tamassia dalla Commissione, si è posto il problema della sua sostituzione in termini di urgenza. La scelta è caduta sull’avv. Luca De Angelis, conosciuto nell’ambito regionale perché Presidente del Comitato per la rappresentanza negoziale dell’Ente foreste dal gennaio 2010, componente dello stesso Comitato nel triennio precedente oltre che componente dell’omologo Comitato per il personale dell’Amministrazione, degli enti e delle agenzie regionali dal 2003 al 2006. Indipendentemente dagli altri titoli, si è ritenuto che un così lungo periodo di approfondimento delle tematiche relative al personale e all’organizzazione regionale costituisse titolo più che valido per ricoprire l’incarico di componente della Commissione. E’ invece del tutto irrilevante il fatto che, a suo tempo, l’avv. De Angelis avesse presentato domanda di partecipazione al concorso, al quale poi non ha partecipato.

  9. Tempo di correzione degli elaborati. La correzione degli elaborati è avvenuta dopo le ferie estive, in un arco temporale che ha tenuto conto dei tempi programmati dall’Amministrazione (chiusura delle correzioni entro il 2010) e di quelli connessi agli impegni accademici di un componente della Commissione.
    Sul piano operativo, va detto che la “griglia” relativa ai criteri per la vantazione degli elaborati (predisposti dalla Commissione e pubblicati prima dello svolgimento della prova scritta) ha guidato la medesima nella lettura degli elaborati e nelle conseguenti valutazioni. Questa modalità ha determinato un forte contenimento dei tempi di lavoro e, anche in ragione di ciò, ha favorito omogeneità nella valutazione. D’altra parte, non ogni elaborato richiede lo stesso tempo di analisi, dato che, nei casi di mediocrità/brevità dello stesso, l’impegno temporale richiesto è molto contenuto: il che risulta essersi verificato in questa fase del concorso, caratterizzato da un elevato numero (insolito) di ammessi alla prova scritta, che forse ha fuorviato l’opinione comune circa gli esiti attesi e ha generato aspettative di superla agevolmente che, invece, si sono scontrate con la difficoltà della prova, correlata al ruolo dirigenziale, e con i parametri di valutazione (alti) stabiliti dal Bando.

  10. “Irregolarità” e “malcontento”. Gli atti formati dalla Commissione e le operazioni concorsuali, come emergono dai relativi verbali, non evidenziano violazioni di legge e quindi escludono interventi di annullamento, che si porrebbero oltretutto in contrasto con l’interesse dell’Amministrazione alla conclusione del procedimento e lederebbero gli interessi legittimi di coloro che hanno superato la prova ed hanno interesse alla prosecuzione del concorso.
    Né costituisce valida ragione per l’annullamento del concorso il malcontento di coloro che non hanno riportato valutazioni sufficienti nella prova scritta, o i ricorsi presentati sinora (in realtà frequenti nei concorsi e in genere nelle procedure di gara) che l’Amministrazione doverosamente esamina e affronta nelle sedi giudiziarie a difesa del proprio operato e della legittimità dei suoi atti.
    Invero, il malcontento si è espresso in forma piuttosto ampia (il dibattito sul concorso e quindi le polemiche è stato favorito peraltro dalla trasparenza della procedura e dalla comunicazione in tempo reale fornita dall’Amministrazione sul sito internet), ma sembra doversi ricondurre, soprattutto, alle aspettative create dall’insolito numero di posti messi a concorso, a fronte del quale è stata prevista l’ammissione alla prova scritta di un numero di persone rivelatosi, alla luce dei fatti, troppo elevato, che ha dato luogo ad una forte competizione interna (e a conseguenti polemiche). La conflittualità è stata poi alimentata da ulteriori fattori: il primo va riferito al disappunto di un folto gruppo di funzionari che, non avendo maturato il quinquennio di servizio richiesto per l’ammissione al concorso, ma vicino al compimento, ne è stato escluso; il secondo va ricercato nel numero di dipendenti (35 nella sola Amministrazione) incaricati di funzioni dirigenziali (la maggior parte dei quali non ha superato la prova scritta) ed evidentemente interessati al mantenimento di tali incarichi, che verrebbe compromesso dalla chiusura del concorso.
    Quanto infine al ritenere punitivo il basso numero di ammessi alla prova scritta, occorre dire che ogni concorso ha una sua singolarità e connotazione, che deriva dalla tipologia delle prove e dai meccanismi di selezione previsti e attuati dalla Commissione nella sua autonomia tecnico professionale, e in relazione a questi elementi vanno valutati gli esiti. Si consideri, a questo proposito, quanto detto al punto f) circa la prova scritta, vertente non tanto sulla preparazione giuridico istituzionale o su ambiti materiali delle competenze regionali, quanto sulla progettualità del lavoro del dirigente. Peraltro, non sono infrequenti (e si possono fornire esempi anche in ambito regionale) concorsi con numeri limitati di vincitori o con vincitori in numero inferiore ai posti messi a concorso o addirittura senza vincitori.

L'Assessore
Mario Floris