CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 485/A

Risposta scritta del Presidente della Regione all’interrogazione LAI sulla grave situazione dell’ordine pubblico nella Provincia di Olbia-Tempio, con particolare riferimento alla città di Olbia ed alla carenza di personale, infrastrutture e mezzi delle forze dell’ordine.

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I recenti fatti di cronaca relativi alla serie di episodi criminali che hanno interessato anche la città di Olbia hanno destato non poca preoccupazione e allarme sociale.

Il Presidente della Regione ribadisce la ferma condanna di simili vili gesti e la solidarietà e la vicinanza personale e istituzionale alle parti lese da tali deprecabili gesti criminali.

La stigmatizzazione di questi episodi deve essere la più ferma possibile e non deve avere colore politico: tutte le forze rappresentate in Consiglio regionale, su questi argomenti così delicati, dovrebbero trovare il coraggio di superare sterili quanto pretestuose polemiche e contrapposizioni, per unirsi invece nel condannare questi episodi e trovare insieme adeguate forme di risposta verso simili azioni violente ordite da mani criminali.

L’impegno della Regione e di questa Giunta nella diffusione di una cultura della legalità e di tutela del cittadino è sempre stato massimo. Se è vero che la competenza istituzionale in materia di ordine e sicurezza pubblica è di esclusiva competenza dello Stato, quindi del Ministero dell’interno, degli organi di polizia e della magistratura, la Regione non ha potuto e voluto restare indifferente di fronte a problemi così gravi, sollecitando tutti i livelli istituzionali perché ciascuno, nell’ambito delle proprie competenze, compia la sua parte, e intervenendo anche direttamente con una seria di azioni volte a favorire un clima di legalità ed il contrasto della violenza e della delinquenza.

Diversi Protocolli di intesa interistituzionali sottoscritti anche di recente hanno visto la Regione assumere importanti impegni in questo settore e chiedere con rigore agli interlocutori l’assunzione per parte loro di altrettanti impegni per migliorare la situazione in essere e concorrere a diffondere la cultura della legalità.

Il 22 dicembre 2010 è stato siglato un protocollo con la Procura generale della Repubblica per la tutela della sicurezza e del rispetto della legalità nei luoghi di lavoro. Due diversi protocolli sono stati ugualmente firmati con gli organi giudiziari, rispettivamente con il tribunale di Cagliari e la Procura della Repubblica presso lo stesso Tribunale, per l’informatizzazione dell’attività giudiziaria, lo snellimento del lavoro inquirente e giudicante dei magistrati e quindi, in ultima analisi, il maggiore contrasto alla criminalità e la tutela dei diritti dei cittadini.

La collaborazione ed il supporto che la Regione ha fornito concretamente alla magistratura non si è fermato qui: una previsione di legge regionale fortemente voluta da questa Giunta e accompagnata ogni anno da specifiche delibere di accompagnamento ha previsto la possibilità per tanti giovani sardi capaci e volenterosi, neolaureati in giurisprudenza, di svolgere un tirocinio presso gli uffici giudiziari; un momento di altissima formazione per i giovani e un contributo importante al lavoro dei magistrati sardi impegnati nella lotta al crimine.

Per sopperire alle carenze di organico presso le sedi più difficili, la Giunta ha approvato uno specifico disegno di legge per agevolare e incentivare quei giovani magistrati volenterosi che con coraggio scelgono di svolgere la loro funzione in zone a rischio, cronicamente esposte al problema del personale sottodimensionato rispetto ai pesanti carichi di lavoro.

Un ulteriore aiuto alle procure da parte della Regione è venuto dall’assegnazione in comando presso quegli uffici di personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione per lo svolgimento di attività di polizia giudiziaria.

L’attenzione della Giunta regionale sul tema è quindi evidentemente massimo. Per questo il Presidente ha richiesto con determinazione un intervento del Ministro dell’Interno, massimo responsabile nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica a livello nazionale.

Il Ministro Roberto Maroni ha voluto raccogliere l’invito del Presidente per verificare di persona la situazione, attivare gli opportuni raccordi con le Prefetture e avviare un confronto per elaborare tutte le misure idonee che i gravi episodi criminali recentemente avvenuti rendono urgenti. Come noto, il Ministro dell’Interno è venuto di persona proprio a Olbia il 27 gennaio 2011 e ha incontrato il Presidente e gli amministratori locali, oltre che Prefetto e Questore e vertici delle forze di Polizia, nell’ambito di un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica allargato a tutte le istituzioni interessate. L’intervento diretto del Ministro ha dato l’idea dell’attenzione e dell’impegno del Governo nella lotta alla criminalità e della volontà di assicurare il rispetto della legalità e dell’ordine pubblico, in particolare a Olbia.

Il Ministro ha sottolineato in particolare la deroga al blocco delle assunzioni nel comparto della sicurezza e lo svolgimento di procedure concorsuali per l’assunzione di nuovi agenti delle forze dell’ordine, che andranno a supportare gli organici dislocati su tutto il territorio regionale.

Ugo Cappellacci