CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 426/A

Risposta scritta dell'Assessore della difesa dell'ambiente all’interrogazione ZUNCHEDDU sull'avvio di un'inchiesta circa le cause che hanno scatenato i devastanti incendi nel luglio 2009 in Sardegna.

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Con riferimento all'interrogazione in oggetto si forniscono eseguenti elementi di risposta.

In relazione al punto 1) -

"se la regione abbia condotto o stia conducendo un'inchiesta sulle responsabilità di tale dramma (e quali siano la relative conclusioni)"

In relazione al punto 1) si riscontra che al manifestarsi degli eventi in parola, in conformità alle previsioni del piano regionale antincendio vigente, è partita l'attività di prognosi degli eventi medesimi riferita sia all'accertamento delle cause che all'individuazione degli autori, attraverso l'azione investigativa degli appositi Nuclei di P.G. antincendio costituiti nella competente struttura del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

Tale azione di intelligence ha consentito di individuare e selezionare sia le cause che i singoli autori di oltre il 90% degli eventi degli stessi, in tempi immediati o comunque nel breve giro di pochi giorni.

Gli incendi che nei giorni 23 e 24 luglio 2009 hanno procurato il maggior allarme e devastato il maggior numero di ettari di aree della Sardegna sono cosi individuati:
Morgongiori, provincia di Oristano; Villacidro, provincia Medio Campidano; Bonorva, provincia di Sassari; Suni, provincia di Oristano; Sindia, provincia di Nuoro; Tresnuraghes, provincia di Oristano; Loiri Porto San Paolo, provincia di Olbia Tempio; Villasalto, provincia di Cagliari; San Teodoro, provincia di Nuoro; Fonni, provincia dì Nuoro; Fluminimaggiore, provincia di Carbonia Iglesias; Mores, provincia Sassari.

- l'incendio di FLUMINIMAGGIORE ha avuto origine colposa (disfunzione della rete elettrica ENEL,), i responsabili sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria con rinvio a giudizio già richiesto dal Pubblico Ministero.

- l'incendio di MORES ha avuto origine colposa (operatori stradali incaricati dall'ANAS per la pulizia delle pertinenze stradali che utilizzando una macchina operatrice provocavano scintille e quindi l'incendio); gli autori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari e risultano in attesa di giudizio.

In relazione al punto 2) -

"quali azioni legali intendano intraprendere (o se eventualmente ve ne siano già in corso) per far sì che i responsabili si assumano la responsabilità dei danni apportati nelle vaste aree del territorio sardo e allo popolazioni colpite".

Sul punto 2) occorre evidenziare come la Giunta Regionale, con la deliberazione della n. 53/1 del 17.11.2005, abbia previsto la costituzione di parte civile della Regione.

Tale disposizione è obbligatoria nel giudizi promossi per incendio doloso, ovvero per incendio colposo dal quale sia derivata la distruzione di almeno 25 ettari di superficie boschiva e sia stato necessario l'intervento di almeno un mezzo aereo della flotta regionale, ovvero eventi dai quali sia derivato grave pericolo per l'incolumità pubblica o gravi danni ambientali.

Negli altri casi la costituzione di parte civile è rimessa "alla discrezionale valutazione dell'Area Legale la decisione in merito all'opportunità di accogliere la proposta di costituzione in giudizio della Regione".

Gli incendi in trattazione ricadono tutti nei casi di obbligatorietà e l'Amministrazione ha regolarmente provveduto a promuovere il ristoro dei relativi danni attraverso la costituzione di parte civile.

In relazione al punto 3) -

"che tipo di azioni per il futuro intendano porre in atto, o se nel frattempo ne abbiano già intrapreso, per arginare i devastanti effetti che incendi come quelli dell'estate 2009 hanno portato al territorio sardo e alle sue popolazioni''.

Occorre premettere che gli effetti devastanti generati dagli incendi verificatisi nel mese di luglio 2009 sono legati alle condizioni climatiche straordinarie verificatesi in Sardegna. Le elevate temperature, che in diverse stazioni hanno superato il valore di 45°C, associate ad una bassa umidità relativa, rendono poco efficaci sia gli interventi a terra che quelli aerei. Su questo aspetto la Giunta Regionale non può evidentemente incidere,

La stagione degli incendi estivi 2010 è stata caratterizzata da un regime climatico ben diverso, infatti non essendosi verificati fenomeni climatici estremi, l'apparato antincendio ha dimostrato di essere adeguato e ben organizzato.

Nel 2010 sono state potenziate le risorse strumentali mediante il rinnovo di una parte del parco macchine del Corpo Forestale e dell'Ente Foreste.

Sono stati acquistati e assegnati alle compagnie barracellari, per il tramite dei Comuni, 58 nuovi mezzi antincendio del tipo Defender 110 con modulo antincendio, potenziando cosi il territorio sia in relazione alla prevenzione che alla lotta attiva contro gli incendi.

Sono stati promossi diversi corsi di Formazione rivolti al Corpo Forestale, all'Ente Foreste e ai Volontari di Protezione Civile con specializzazione AIB.

Gli Uffici della protezione civile regionale e del Corpo Forestale hanno sostenuto la predisposizione di piani Comunali di Protezione Civile per il rischio incendi di interfaccia . Nel 2008 nessun Comune aveva un piano, oggi sono 160 o Comuni che hanno adottato a piano.
Per il futuro si Intende proseguire nelle seguenti azioni:

- sensibilizzazione ed informazione alla popolazione al fine di accrescere la consapevolezza che, almeno per quanto riguarda gli incendi di origine colposa, è possibile ridurre il numero degli incendi con una maggiore attenzione e prudenza da parte dei cittadini,

- formazione di tutte le componenti operative che collaborano alla attuazione della campagna antincendi,

- miglioramento delle risorse strumentali in dotazione alle stesse componenti,

- prosecuzione nelle azioni di sostegno alle amministrazioni Comunali, anche in relazione alla predisposizione dei piani di protezione civile per il rischio incendio.

L'Assessore
Giorgio Oppi