CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 374/A

Risposta scritta dell'Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale all’interrogazione VARGIU - MELONI Francesco - COSSA - DEDONI - FOIS - MULA sul decremento delle segnalazioni dei possibili donatori d’organo da parte dei reparti di rianimazione della Sardegna e sull’aumento dei mancati consensi alle richieste di donazione con conseguente diminuzione del numero dei trapianti.

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In relazione all’interrogazione in oggetto, sulla base dei quanto illustrato dal Coordinatore Regionale dei Trapianti, sì rappresenta quanto segue.

Le difficoltà emerse in Sardegna rispecchiano la situazione nazionale, come è stato evidenziato dal Direttore dei Centro Nazionale Trapianti, il quale ha espresso la sua preoccupazione per l’importante calo del numero di segnalazioni avuto nel corso del 2010 in tutte le regioni d’Italia e, in modo più significativo, in quelle del Centro-Sud. In una nota che il Centro Nazionale Trapianti ha presentato alla Commissione Nazionale Salute in data 7 luglio 2010, il principale motivo di tale situazione viene attribuito ai problemi organizzativi delle Rianimazioni che, in mancanza di un deciso intervento istituzionale non sono “obbligate” ad occuparsi dell’accertamento di morte e dei potenziali donatori, attività che richiedono forte impegno delle strutture e delle componenti mediche ed infermieristiche. In Italia, nei 2009, sono stati fatti circa 2.200 accertamenti di morte, rispetto ad un potenziale accertato di 3.400-3.600.

Nel 2010 è stata segnalata, a livello nazionale, una riduzione del 10% rispetto all’attività del 2009 che ha determinato, a sua volta, una riduzione del numero dei trapianti.

Secondo i dati ufficiali del Centro Nazionale Trapianti, se si analizza il numero dei donatori utilizzati per milione di abitanti, la Sardegna, insieme alla Basilicata, nell’anno 2010 si colloca ottimamente nell’ambito dell’Organizzazione Centro Sud Trapianti - OCST (aggregazione interregionale alla quale afferisce la Sardegna),, con 15,7 donatori (14,4 nel 2009) per milione di abitanti; le altre regioni presentano, infatti, indici inferiori (Lazio 15,1; Sicilia 10,4; Campania e Abruzzo 9,7; Calabria 9.0 e Umbria 4,5).

Altre regioni italiane, soprattutto nel Centro-Nord, hanno dimostrato un’attività dì donazione più consistente: Toscana e Friuli 31,0; Piemonte 26,1; Emilia Romagna, Liguria e Marche valori intorno a 20,0 e Veneto 18,6, non lontano dalla Sardegna.

Per quanto riguarda le opposizioni alla donazione da parte delle famiglie, il dato nazionale indica un aumentò della percentuale di opposizioni dal 30,4% nel 2009 al 31,2% nel 2010 e, per quanto riguarda la Sardegna, dal 18,6% nel 2009 al 26,3% nel 2010 che, comunque, è molto al di sotto della media nazionale ed è dovuto, in pratica, al mancato consenso da parte dei familiari interpellati in cinque occasioni.

Ciò premesso, per quanto riguarda i singoli punti dell’interrogazione in oggetto:

1) Lo scrivente è perfettamente a conoscenza delle problematiche espresse nell’interrogazione e condivide pienamente la necessità di intervenire per potenziare l’attività di donazione e trapianto d’organo in Regione.

2) L’Assessorato ha acquisito, dal Coordinatore Regionale dei Trapianti, l’elenco delle maggiori criticità che ostacolano la possibilità di effettuazione degli accertamenti di morte encefalica nelle Rianimazioni e il lungo processo per arrivare dalla segnalazione dei potenziali donatori al prelievo degli organi. Tali difficoltà hanno determinato un calo motivazionale negli operatori che nelle Rianimazioni devono dedicarsi a questo delicato e impegnativo compito.
Come evidenziato in premessa, a livello nazionale, è stata riscontrata una riduzione del 10% rispetto all’attività 2009 che ha determinato, a sua volta, una riduzione del numero dei trapianti, anche in Sardegna nei primi mesi del 2010 si è versificata una riduzione dell’attività per cui sono stati intrapresi i primi provvedimenti:

  • in data 24 giugno 2010 si è tenuta, presso l’Assessorato, una riunione con i Commissari straordinari delle ASL durante la quale sono stati esposti i dati relativi all’attività di donazione e trapianto e di sorveglianza circa l’attività di segnalazione di potenziali donatori, al fine di garantire un’adeguata attività di trapiantologia nella Regione. Dall’esame dei dati sono emerse diverse criticità relative ad alcune strutture ospedaliere e i Commissari responsabili sono stati invitati a provvedere tempestivamente alla loro risoluzione;

  • l’Assessorato ha autorizzato l’assunzione di personale medico al fine di potenziare i reparti di Rianimazione, soprattutto in quelli “strategici” come la Rianimazione della Azienda Ospedaliere “Brotzu” che in passato garantiva circa un terzo di tutta l’attività di segnalazione e donazione a livello regionale.

  • Il Centro Regionale Trapianti, su indicazione dell’Assessorato e in collaborazione con i Coordinatori Locali dei Presidi Ospedalieri, ha provveduto alla formazione e all’aggiornamento degli operatori coinvolti nel processo donazione-prelievo-trapianto, mediante progetti di formazione interaziendale rivolti ai Medici Anestesisti-Rianimatori e agli Infermieri che operano nelle Terapie Intensive della Regione e che prendono parte attivamente all’iter che porta dall’individuazione del donatore, al prelievo d’organi e tessuti, tenuti in diverse sedi dell’Isola: Cagliari, Sanluri, Nuoro e Sassari. I corsi hanno fornito ai partecipanti le conoscenze di base, normative e tecniche, relative alla donazione degli organi e tessuti e hanno permesso di formare 274 operatori, tra medici e infermieri professionali di tutte le Terapie Intensive operanti in Regione. Un secondo Progetto, denominato “La donazione degli organi: l’importanza dei Servizi Ospedalieri” rivolto a tutte le figure sanitarie degli Ospedali della Sardegna che prendono parte attivamente all’iter che porta dall’individuazione del donatore al prelievo d’organi e tessuti, tenutosi in diverse sedi dell’Isola: due edizioni’ a Cagliari, uno a Nuoro e uno a Sassari. Sono state fomite le conoscenze di base relative agli aspetti clinici, normativi e organizzativi della donazione degli organi e tessuti, alle procedure per valutare in sicurezza l’idoneità del donatore e di ciascun organo destinato al trapianto. Sono stati formati 247 operatori ira medici, infermieri professionali, biologi, tecnici di laboratorio appartenenti a tutti i Servizi Ospedalieri di ogni Presidio che vengono coinvolti durante una donazione di organi, per un totale di 521 operatori sanitari aggiornati e formati.

3) Per quanto riguarda, infine, la campagna di sensibilizzazione alla donazione degli organi, importante ma non prioritaria in considerazione della percentuale di opposizioni alla donazione relativamente limitata, al di sotto della media nazionale, è stato previsto di destinare la somma di euro 250.000,00 per programmi di formazione e informazione alla popolazione, tramite utilizzo dei media, a gravare sul bilancio regionale 2010 UPB S05.01.008 cap. 805.0158 dedicato al “finanziamento per la riorganizzazione delle funzioni regionali in materia di donazione, prelievi e trapianti di organi, tessuti e cellule”. Con Determinazione del Direttore del Servizio competente n. 1238 del 17.12.2010 è stato assunto l’impegno di spesa della somma di euro 250.000 finalizzata alla promozione e informazione sulla donazione di organi e tessuti, da ripartire come di seguito riportato:

  • euro 100.000 da destinare alla ASL n. 8 di Cagliari per l’attuazione di due corsi regionali TPM riconosciuti dal Centro Nazionale Trapianti e dall’Istituto Superiore di Sanità rispettivamente per 36 medici e 36 infermieri finalizzati al coordinamento della donazione e del prelievo di organi, tessuti e cellule;

  • euro 150.000 per la realizzazione di una campagna di promozione e informazione sulla donazione degli organi, in corso di definizione, che dovrà essere realizzata attraverso i media, di concerto tra l’Assessorato, il Centro Regionale Trapianti e il Coordinamento donazione e prelievo di organi e tessuti, con il coinvolgimento di fornitori beneficiari vari.

L'Assessore
Antonio Angelo Liori