CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore dell’igiene e sanit� e dell’assistenza sociale all’interrogazione DE FRANCISCI sulla preoccupante diminuzione delle segnalazioni da parte dei responsabili di reparto alle autorit� competenti su possibili donatori d’organo e la conseguente diminuzione del numero dei trapianti.
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In relazione all’interrogazione in oggetto, sulla base di quanto illustrato dal Coordinatore Regionale
dei Trapianti, si rappresenta quanto segue.Il Centro Regionale Trapianti, istituito nella Regione Sardegna ai sensi della Legge n. 3/88, evidenzia che, a livello nazionale, nell’anno 2010 � stato rilevato un calo sensibile dei donatori utilizzati. Il confronto con le altre regioni italiane pone la Sardegna, come numero di segnalazioni di potenziali donatori, allo stesso livello delle altre regioni del Centro-Sud Italia e sotto la media rispetto alle regioni del Centro-Nord Italia.
Secondo i dati ufficiali del Centro Nazionale Trapianti, se si analizza il numero dei donatori utilizzati per milione di abitanti, la Sardegna, insieme alla Basilicata, nell’anno 2010 si colloca ottimamente nell’ambito dell’Organizzazione Centro Sud Trapianti - OCST (aggregazione interregionale alla quale afferisce la Sardegna), con 15,7 donatori (14,4 nel 2009) per milione di abitanti; le altre regioni presentano, infatti, indici inferiori (Lazio 15,1; Sicilia 10,4; Campania e Abruzzo 9,7; Calabria 9.0 e Umbria 4,5). Altre regioni italiane, soprattutto nel Centro-Nord, hanno dimostrato un’attivit� di donazione pi� consistente: Toscana e Friuli 31,0; Piemonte 26,1; Emilia Romagna, Liguria e Marche valori intorno a 20,0 e Veneto 18,6, non lontano dalla Sardegna.
Per quanto riguarda le opposizioni alla donazione da parte delle famiglie, il dato nazionale indica un aumento della percentuale di opposizioni dal 30,4% nel 2009 al 31,2% nel 2010 e, per quanto riguarda la Sardegna, dal 18,6% nel 2009 al 27,9 % nel 2010 che, comunque, � molto al di sotto della media nazionale ed � dovuto, in pratica, al mancato consenso da parte dei familiari interpellati in 5 occasioni.
Ci� premesso, per quanto riguarda i singoli punti dell’interrogazione, si precisa quanto segue:
1) L’Assessorato � perfettamente a conoscenza delle problematiche espresse nell’interrogazione e condivide pienamente la necessit� di intervenire per potenziare l’attivit� di donazione e trapianto d’organo in Regione.
2) L’Assessorato ha acquisito dal Coordinatore Regionale dei Trapianti l’elenco delle maggiori criticit� che ostacolano la possibilit� di effettuazione degli accertamenti di morte encefalica nelle Rianimazioni e il lungo processo per arrivare dalla segnalazione dei potenziali donatori al prelievo degli organi. Tali difficolt� hanno determinato un calo motivazionale negli operatori che nelle Rianimazioni devono dedicarsi a questo delicato e impegnativo compito. In data 24 giugno2010 si � tenuta, presso l’Assessorato, una riunione con i Commissari straordinari delle ASL durante la quale sono stati esposti i dati relativi all’attivit� di donazione e trapianto e di sorveglianza circa l’attivit� di segnalazione di potenziali donatori, al fine di garantire un’adeguata attivit� di trapianto nella Regione. Dall’esame d�i dati sono emerse alcune criticit� relative ad alcune strutture ospedaliere e i Commissari responsabili sono stati invitati a provvedere tempestivamente alla loro risoluzione.
3) Le difficolt� emerse in Sardegna rispecchiano la situazione nazionale, come � stato evidenziato dal Direttore del Centro Nazionale Trapianti, il quale ha espresso la sua preoccupazione per l’importante calo del numero di segnalazioni avuto nel corso dei 2010 in tutte le regioni d’Italia, ma in modo pi� significativo in quelle del Centro-Sud. In una nota che il Centro Nazionale Trapianti ha presentato alla Commissione Nazionale Salute in data 7 luglio 2010, il principale motivo di tale situazione viene attribuito ai problemi organizzativi delle Rianimazioni che, in mancanza di un deciso intervento istituzionale non sono “obbligate” ad occuparsi dell’accertamento di morte e dei potenziali donatori, attivit� che richiedono forte impegno delle strutture e delle componenti mediche ed infermieristiche.In Italia, nel 2009, sono stati fatti circa 2.200 accertamenti di morte, rispetto ad un potenziale accertato di 3.400-3.600. Nel 2010 � stata segnalata, a livello nazionale, una riduzione del 10% rispetto all’attivit� 2009 che ha determinato, a sua volta, una riduzione del numero dei trapianti.
Questa situazione si � verificata anche in Sardegna, tuttavia, contrariamente a quanto � avvenuto a livello nazionale, nell’anno 2010 la situazione � rimasta sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente. (Per un maggiore dettaglio si rimanda alle tabelle allegate).
Al fine di evitare la riduzione dell’attivit�, l’Assessorato ha prontamente autorizzato l’assunzione di personale medico da destinare alle Rianimazioni, soprattutto in quelle “strategiche” come la Rianimazione della Azienda Ospedaliere “Brotzu” che, in passato, garantiva circa un terzo di tutta l’attivit� di segnalazione e donazione a livello regionale (Nello specifico, il servizio di rianimazione dei “Brotzu” ha accertato, nell’anno 2010, 7 potenziali donatori su 14 segnalati nei territorio regionale, di cui 6 utilizzati, con un incremento del numero dei trapianti multiorgano che passano da 2 nel 2009 a 5 nel 2010).
Il Centro Regionale Trapianti, su indicazione dell’Assessorato e in collaborazione con i Coordinatori Locali dei Presidi Ospedalieri, ha provveduto alla formazione e all’aggiornamento degli operatori coinvolti nel processo donazione-prelievo-trapianto, mediante progetti di formazione interaziendale rivolti ai Medici Anestesisti-Rianimatori e agli Infermieri che operano nelle Terapie Intensive della Regione e che prendono parte attivamente all’iter che porta dall’individuazione del donatore, al prelievo d’organi e tessuti, tenuti in diverse sedi dell’Isola: Cagliari, Sanluri, Nuoro e Sassari. I corsi hanno fornito ai partecipanti le conoscenze di base, normative e tecniche, relative alla donazione degli organi e tessuti e hanno permesso di formare 274 operatori, tra medici e infermieri professionali di tutte le Terapie Intensive operanti in Regione. Un secondo Progetto, denominato “La donazione degli organi: l’importanza dei Servizi Ospedalieri” rivolto a tutte le figure sanitarie degli Ospedali della Sardegna che prendono parte attivamente all’iter che porta dall’individuazione del donatore al prelievo d’organi e tessuti, tenutosi in diverse sedi dell’Isola: due edizioni a Cagliari, uno a Nuoro e uno a Sassari. Sono state fomite le conoscenze di base relative agli aspetti clinici, normativi e organizzativi della donazione degli organi e dei tessuti, alle procedure per valutare in sicurezza l’idoneit� del donatore e di ciascun origano destinato al trapianto. Sono stati formati 247 operatori tra medici, infermieri professionali, biologi, tecnici di laboratorio appartenenti a tutti i Servizi Ospedalieri di ogni Presidio che vengono coinvolti durante una donazione di organi, per un totale di 521 operatori sanitari aggiornati e formati.
Infine, nell’ambito delle attivit� volte alla sensibilizzazione alla cultura della donazione degli organi, (importante ma non prioritaria in considerazione della percentuale di opposizioni alla donazione relativamente limitata, al di sotto della media nazionale), � stato previsto di destinare la somma di euro 250.000,00 per programmi di formazione e informazione alla popolazione, tramite utilizzo dei media, a gravare sul bilancio regionale 2010 UPB S05.01.008 cap. 805.0158 dedicato al “finanziamento per la riorganizzazione delle funzioni regionali in materia di donazione, prelievi e trapianti di organi, tessuti e cellule”. Con Determinazione del Direttore del Servizio competente n. 1238 del 17.12.2010 � stato assunto l’impegno di spesa della somma di euro 250.000 finalizzata alla promozione e informazione sulla donazione di organi e tessuti, da ripartire come di seguito riportato:
euro 100.000 da destinare alla ASL n. 8 di Cagliari per l’attuazione di due corsi regionali TPM riconosciuti dal Centro Nazionale Trapianti e dall’Istituto Superiore di Sanit� rispettivamente per 36 medici e 36 infermieri finalizzati al coordinamento della donazione e del prelievo di organi, tessuti e cellule;
euro 150.000 per la realizzazione di una campagna di promozione e informazione sulla donazione degli organi, in corso di definizione, che dovr� essere realizzata attraverso i media, di concerto tra l’Assessorato, il Centro Regionale Trapianti e il Coordinamento donazione e prelievo di organi e tessuti, con il coinvolgimento di fornitori beneficiari vari.
L'Assessore
Antonio Angelo liori
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