CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 235/A

Risposta scritta dell'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale all'interrogazione SECHI - URAS - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU sull'adozione del decreto n. 345/DecA/9 del 4 febbraio 2010 a firma dell'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, Andrea Prato, riguardante l'estensione del numero massimo di ricci prelevabili dai pescatori sportivi di Alghero nelle acque del mare territoriale prospicienti il Comune di Alghero.

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In riferimento all'interrogazione di cui in oggetto si ritiene che possano essere fornite le seguenti indicazioni.

Il Decreto n. 345/DecA/9 del 4 febbraio 2010 reca l'astensione del numero massimo di esemplari di ricci pescabili da parte dei pescatori sportivi residenti nel Comune di Alghero esclusivamente nelle dieci giornate precedenti lo svolgimento delle "sagra del bogamari" e per le sole esigenze di reperimento di un numero adeguato di esemplari per l'approvvigionamento delle stessa manifestazione.
Il Comune di Alghero, infatti, nel rappresentare le difficoltà di reperimento di esemplari di ricci - come da esperienze passate - ha richiesto all'Assessorato di prevedere una deroga in considerazione della notevole valenza storico-culturale della stessa manifestazione.

In merito al punto 1) si precisa che i pescatori marittimi professionali in base al Decreto n. 117 del 29.10.2009 possono pescare (direttamente dall'imbarcazione) un quantitativo massimo di esemplari di ricci pari a 3.000 (sei ceste) cosi come previsto per i pescatori subacquei professionali. I pescatori sportivi subacquei solo per le dieci giornate precedenti la sagra possono pescare un numero massimo di 1.000 esemplari col fine, per altro di destinarli esclusivamente alle esigenze della manifestazione di Alghero.

Per il punto 2) il Comitato per la pesca (riunione del 20/01/2010, punto 4) era stato interessato della questione sollevata dal Comune di Alghero volta all'ottenimento di autorizzazioni per il prelievo dei ricci da parte di soggetti in possesso dei requisiti tecnico-professionali e si era espresso nel senso di ritenerla accoglibile.

L'amministrazione regionale ha valutato il parere espresso dal Comitato ma in considerazione delle difficoltà attuative dell'ipotesi prospettata e del ridotto numero di giornate, ha optato per l'estensione dei quantitativi prelevabili dai pescatori sportivi nelle sole dieci giornate e limitatamente all'area prospiciente il Comune di Alghero.

In merito al punto 3) non si è ravveduta la necessita di abrogare il decreto, stante il limitato e circoscritto impatto - spaziale e temporale sulla risorsa, il cui stato di sfruttamento nell'area in oggetto non è particolarmente critico, in base alle evidenze scientifiche riportate durante il convegno organizzato dall'Agenzia Laore il 28 ottobre 2008 a Cagliari, dal titolo "il riccio di mare sfruttamento sostenibile e commercializzazione".

Per il punto 4) si evidenzia che i pescatori sportivi, in quanto tali, non possono commercializzare il pescato ma solo conferirlo gratuitamente o in beneficenza come accade nelle manifestazioni e gare sportive.

l'Assessore
Andrea Prato