CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 187/A

Risposta scritta dell'Assessore dell''igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione MULA sulla non potabilità delle acque del Cedrino.

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Con riferimento all’interrogazione in oggetto si fa presente che per quanto attiene i primi due quesiti posti nella stessa non attengono a materie di competenza dello scrivente, mentre per quanto riguarda il punto 3 “come intenda risolvere il problema delle acque utilizzate per uso civile”, sulla base dei documenti in possesso, si specificano di seguito gli elementi di risposta.

Premesso che le acque utilizzate per consumo umano derivano per la maggior parte dagli invasi artificiali della Sardegna, i quali risultano eutrofici in larga parte e con una composizione algale comprendente ceppi produttori di tossine, che possono rappresentare un potenziale pericolo per la salute dell’uomo soprattutto in determinati periodi dell’anno, in corrispondenza dei quali le acque, pur sottoposte a processi di potabilizzazione, potrebbero essere giudicate per tale ragione non idonee al consumo umano e considerato che i Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione delle ASL della Sardegna hanno chiesto a questo Assessorato di voler intervenire per identificare un laboratorio di riferimento per la determinazione sia della densità e della tipizzazione algale, sia per il dosaggio e l’identificazione delle tossine prodotte dalle stesse alghe, in quanto attualmente gli stessi si rivolgono al dipartimento di Botanica per la conta e la tipizzazione algale e all’ISS per il dosaggio la rilevazione delle tossine.

Per quanto sopra questo Servizio ritiene utile predisporre un apposito piano di monitoraggio che consenta di promuovere uno studio per individuare le ragioni della presenza dell’inquinamento e le soluzioni più idonee a scongiurare rischi per la popolazione, prevedendo anche la determinazione della densità e la tipizzazione algale nei programmi di controllo delle acque dolci superficiali destinate al consumo umano.

Con nota n. 23032 del 24 novembre 2009 è stato chiesto all’ARPAS di voler comunicare allo scrivente se all’interno dell’Agenzia esistono laboratori attrezzati per la determinazione:

  • della densità

  • della tipizzazione algale;

  • l’esecuzione delle analisi tossicologiche mediante biosaggio con Vibrio fischeri;

  • delle analisi immunologiche ELISA per la rilevazione delle tossine algali.

La Direzione Tecnico-Scientifica dell’ARPAS ha dato riscontro alla suddetta richiesta specificando che i servizi laboristici dei Dipartimenti Provinciali sono in grado di eseguire le analisi tossicologiche delle acque dolci mediante biosaggio con Vibrio fischeri ed, inoltre, è prevista, per la meta del 2010, la realizzazione di un laboratorio regionale di riferimento per la determinazione delle tossine algali.

Considerato l’importanza della problematica ed i tempi richiesti per la realizzazione del laboratorio di riferimento regionale, il Servizio Prevenzione, con nota n. 24137 del 4 dicembre 2009, ha chiesto la disponibilità all’Istituto Superiore di Sanità al fine dell’effettuazione delle suddette analisi per un limitato periodo di tempo.

Lo stesso ISS ha rappresentato la disponibilità ad intervenire nel merito della richiesta nel caso di emergenze e per impegni limitati ad una sola indagine analitica (i cui esiti sarebbero forniti non prima di un mese) in seguito a richiesta motivata e indirizzata al Presidente dell’istituto, sottolineando pero la necessità di condurre un monitoraggio sistematico di almeno un anno, al fine di disporre degli elementi conoscitivi indispensabili ad una corretta valutazione del rischio, instaurando un rapporto di collaborazione (convenzione).

Quindi, nelle more della realizzazione del citato laboratorio di riferimento, considerata la necessità di disporre nel più breve tempo possibile degli esiti delle indagini sulle acque destinate al consumo umano, e dato che sul territorio regionale il monitoraggio delle acque fornite ad ABBANOA è garantito dall’Ente acque della Sardegna (Enas) che produce e consegna l’acqua per i diversi usi (potabile, irriguo e industriale) ai grandi utenti regionali, questo Assessorato intende verificare la possibilità di instaurare un rapporto di collaborazione, eventualmente mirato anche al monitoraggio delle acque in uscita dagli impianti di potabilizzazione.

D’ordine dell’Assessore
Il Capo di Gabinetto
Antonino Dessi