CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore dei lavori pubblici all’interrogazione COSSA sullo stato di abbandono delle aree a ridosso delle grandi arterie stradali sarde.
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Con riferimento all'interrogazione n. 102/A, presentata dal consigliere regionale On.le Michele Cossa avente ad oggetto lo stato di abbandono delle aree a ridosso delle grandi arterie stradali sarde, si trasmette la relazione predisposta dall'ufficio competente per materia di questo Assessorato contenente utili elementi di risposta all'interrogazione di cui sopra.
L'Assessore
Angelo Carta***************
In riferimento alla nota della Presidenza della Regione datata 9 settembre c.a., prot. n. 0004935, relativa all'interrogazione in oggetto, pare utile ricordare che analogo argomento è stato trattato con la interrogazione n° 40/A (Dedoni) cui ha fatto riscontro la nota dello scrivente Servizio n. 29369 del 15 luglio 2009.
Alla surrichiamata nota sono state allegate le considerazioni dell'Anas in ordine alle criticità segnalate e riproposte dalla interrogazione in epigrafe.
Infine parrebbe ragionevole ritenere che le problematiche illustrate attengano le competenze proprie dell'Assessorato Difesa dell'Ambiente atteso, altresì, che lo stesso Assessorato ha di recente promosso l'utilizzo dello stanziamento complessivo di € 2.102.064,96 a valere sul "Fondo per interventi ambientali", giusta deliberazione della G.R. n. 44/17 del 29 settembre 2009, per finanziare interventi di rimozione di rifiuti da aree degradate dall'abbandono dei medesimi.
Il Direttore del Servizio
Dott.Ing. Giovanni Chierroni***************
L'ANAS S.pA opera in regime di concessione mediante Accordo di Programma siglato col Ministero delle infrastrutture in data 30 luglio 2007 e recepito con D.M. 9 novembre 2007. L'allegato B di detto Contratto, che disciplina la prestazione dei servizi per il quinquennio 2007-2011, al punto 1.1.5 Pulizia piani viabili, pertinenze, opere d'arte, idrauliche e altri lavori di gestione ordinaria della rete prevede "lo svolgimento di attività continuative su tutta te rete stradate e autostradale in gestione diretta. Tra le attività previste in questo servizio:
- pulizia dei piano viabile da residui derivanti da trattamento antigelo;
- pulizia dei piano viabile da detriti derivanti da eventi atmosferici, frane, incidenti stradali, compresa la rimozione di materiati tossici o inquinanti;
- pulizia di opere d'arte, gallerie derivanti da eventi atmosferici, atti di vandalismo, affissioni abusive, ecc.;
- pulizia degli impianti di drenaggio.
- opere di regimentazione delle acque (cunette, tombini, fossi) o manutenzione scarpate, rilevati e trincee compresi muri di sostegno;
- altri interventi di ripristino e di gestione ordinaria della rete".Come si può ben vedere, le attività di pulizia riguardano tutti gli interventi finalizzati ad eliminare le situazioni di pericolo e ripristinare la normale circolazione stradale, in ottemperanza con quanto disposto dall'art. 14 del Codice della Strada che impone agli enti proprietari delle strade, o ai loro concessionari, la pulizia delle strade e delle pertinenze “... allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione”
L'incivile pratica di abbandonare i rifiuti nelle aree di sosta, pur procurando sicuramente nocumento all'immagine ed al decoro dell'isola ed alla sua economia a vocazione turistica, non può essere certo considerato un pericolo per la sicurezza ed un intralcio alla fluidità della circolazione, ma ricade nel più generale problema dell'abbandono abusivo del rifiuti del quale, ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, devono farsi carico i comuni e/o le autorità. d'ambito anche perché, ai sensi del medesimo decreto, “i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico" sono classificati “rifiuti urbani”.
L'art. 192 del D.Lgs 152/2006 d'altronde, riproponendo il previgente enunciato del Decreto Ronchi, limita la responsabilità in solido dei proprietari delle aree sulle quali i rifiuti vengono abbandonati ai soli casi di colpa o dolo, atteggiamenti non certo, imputabili a questa Società come tra l'altro confermato da numerose sentenze (n. 254/2000 TAR. Umbria, n. 1024/2001 TA.R. Sardegna, n. 667/2002 TAR. Sardegna, n. 668/2002 TAR. Sardegna, n. 669/2002 TAR. Sardegna, n. 1292/2002 TAR. Campania, n. 13849/2006 Tribunale di Roma).
In merito poi alle aree di servizio attrezzate, il Codice della Strada prevede, obbligatoriamente tali aree per le sole strade classificate di tipo A o B. Come Codesto Spettabile Assessorato ben sa, per gli stretti legami di collaborazione ormai da tempo intercorrenti al fine di migliorare la rete viaria della Sardegna, attualmente nell'isola non esistono strade che possano essere così classificate, nemmeno la SS. 131. Ciò nonostante va rilevato che lungo i 230 km della principale arteria dell'isola sono presenti ben 30 aree di servizio, tutte con servizi; 20 delle quali con punti ristoro. Appare evidente come non si possa certo parlare di difficoltà per gli utenti a conferire gli eventuali rifiuti prodotti durante il viaggio in una delle aree attrezzate presenti.
L'apposizione di cestini nelle piazzole di sosta è senz'altro fattibile, purché sia poi assicurata da parte degli enti territoriali preposti la raccolta periodica dei rifiuti ivi depositati. Per esperienza diretta si sconsiglia però una simile soluzione in quanto la piazzola col cestino rischierebbe di diventare un punto di conferimento di tutti i rifiuti della zona per aggirare l'impegno dei comuni a sostenere la raccolta differenziata.
Ciò premesso, questa Società tiene a sottolineare come già da molti anni si sia dichiarata disponibile, nei limiti delle proprie possibilità, a forme di collaborazione con gli enti preposti alla gestione del problema, disponibilità che ha portalo anche ad alcuni incontri, anche con la Presidenza della Giunta, che si sono però interrotti nella fase di discussione preliminare. Nel rinnovare quindi totalmente tale disponibilità si porgono distinti saluti.
Il Capo Compartimento
Ing. Giorgio Carboni