CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica all’interrogazione BRUNO sulla alienazione dei beni ex demaniali di Fertilia e sull'esercizio del diritto di prelazione per i detentori.
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In relazione all'interrogazione di cui all'oggetto si espone quanto segue.
Con Protocollo d'Intesa del 7 marzo 2008 la Regione Autonoma della Sardegna e l'Agenzia del Demanio hanno definito, in via stragiudiziale, i propri rapporti relativi all'applicazione dell'art. 14 dello Statuto Sardo, dell'art.39 del D.P.R. 19 maggio 1949 n.250 e dell'articolo unico del D.Lgs. 18 settembre 2006 n.267, nonché le controversie pendenti nanti il TAR Sardegna (R.G. 1421/2002) ed il Tribunale di Cagliari (R.G. 6207/2003 e R.G. 2318/2004).
Dette Amministrazioni hanno, in particolare, raggiunto un accordo in merito alla permanenza in capo allo Stato di alcuni beni, elencati nell'Allegato A del citato Protocollo, all'immediato trasferimento alla RAS dei beni elencati nell'Allegato B, ad una sollecita verifica della permanenza dell'uso governativo dei beni di cui all'Allegato C, al trasferimento, all'esito delle procedure di verifica di Interesse storico, culturale o archeologico, dei beni di cui all'Allegato D, ed all'individuazione dei beni che sarebbero dovuti essere interessati dalla manifestazione del G8 del luglio 2009, oggetto di separata Intesa Stato-Regione.
In ottemperanza agli impegni assunti nel citato Protocollo d'Intesa, l'Agenzia del Demanio ha trasferito, in data 31 marzo 2008, con elenchi nn.47/2008 e 21/2008 i beni ricadenti nella Provincia di Cagliari, con elenco n. 102/2008 i beni ricadenti nella Provincia di Sassari, con elenco n.22/2008 i beni ricadenti nella Provincia di Oristano, e con elenco n. 33/2008 i beni ricadenti nella Provincia di Nuoro.
Con l'elenco n. 102 sono stati trasferiti, tra gli altri, numerosi beni situati nella Borgata di Fertilia (allibrati nei registri di consistenza dei beni dello Stato della Provincia di Sassari al n. SSB0376) e nel c.d. Villaggio Calik (allibrati nei registri di consistenza dei beni dello Stato della Provincia di Sassari al n. SSB0399).
Con verbale del 22 maggio 2008 gli stessi immobili sono stati consegnati dall'Agenzia del Demanio al Servizio Territoriale Demanio e Patrimonio di Sassari. Tra i documenti allegati al verbale di consegna è ricompresa una tabella (rivelatasi non esaustiva) in cui l'Agenzia ha indicato i nominativi delle persone fisiche e giuridiche che occupano le unità immobiliari e specificato, ove possibile, la presenza di un regolare contratto di locazione piuttosto che la sussistenza di un'occupazione abusiva delle stesse.
Il Servizio territoriale demanio e patrimonio di Sassari ha, quindi, proceduto alla verifica delle singole utenze (più di un centinaio) che sono state suddivise tra regolari ed irregolari, tra unità abitative ed unità non abitative, tra fabbricati e terreni (per lo più aree cortilizie). Ha, quindi, provveduto a comunicare, con note del 29 ottobre 2008 e 12 novembre 2008, a coloro che sono stati indicati quali titolari di un regolare contratto di locazione, la successione della RAS nel medesimo contratto a far data dal 1° aprile 2008 ed ha precisato le nuove modalità di pagamento del canone di locazione pattuito, a suo tempo, con l'Agenzia statale.
Il Servizio ha, poi, con separate note, informato coloro che risultano privi di un titolo legittimante la detenzione dei beni immobili di proprietà pubblica dell'entità della somma dovuta a titolo di indennizzo di occupazione ed invitato gli stessi a presentarsi presso gli uffici del Servizio per esaminare ogni singola situazione e verificare l'eventuale possibilità di regolarizzare il rapporto. Nella determinazione dell'indennizzo si è tenuto conto delle peculiarità del singolo caso, delle caratteristiche oggettive dei beni occupati {spesso in condizioni assai precarie), e, in particolare, della superficie, dello stato di manutenzione e della vetustà degli stessi, nonché della loro classificazione al Catasto Fabbricati del Comune di Alghero.
Sono stati raggiunti dalla predetta comunicazione il 90% degli attuali detentori e si conta di poter concludere questa fase entro la fine del corrente anno.
Il lavoro di ricognizione ed accertamento sopra descritto è stato complicato dall'esiguità della documentazione trasmessa all'Amministrazione regionale dall'Agenzia del Demanio in sede di consegna dei beni e dalla conseguente necessita per gli Uffici di procedere all'identificazione degli effettivi occupanti e alla ricerca presso l'Agenzia del Territorio, il Comune di Alghero e la Conservatoria dei RR.II. della documentazione utile a fornire un quadro completo per ciascun immobile.
In merito all'alienazione dei beni, l'art. 1, comma 6, della legge regionale 5 dicembre 1995 n.35 consente di ricorrere al sistema della trattativa privata tra l'altro "quando il valore di stima dell'immobile non superi l'importo di € 100.000,00 e ricorrano speciali circostanze di convenienza e di utilità generale, ovvero sussista un diritto di prelazione, ovvero i beni da alienare debbano essere destinati alla realizzazione di impianti, attrezzature e servizi per il perseguimento di finalità di pubblico interesse, previa presentazione del relativo progetto di intervento".
L'art. 1, comma 7, della medesima legge prevede che "il trasferimento di proprietà al titolare di un diritto di prelazione fondato sulla detenzione del bene oggetto di trasferimento deve essere preceduto dall'accertamento dell'effettiva detenzione del bene."
La legge non riconosce, quindi, un diritto di prelazione sulla base della semplice detenzione del bene. La norma consente il ricorso al sistema della trattativa privata in presenza di un diritto di prelazione ma tale diritto deve preesistere all'alienazione e derivare o dalla legge (come nel caso dei confinanti di terreni agricoli o dei coltivatori diretti) o da un contratto (come nel caso della locazione); nel caso di diritto di prelazione derivante dalla detenzione del bene, come nel caso della locazione, la legge n.35/1995 impone un ulteriore passaggio, consistente nell'accertamento dell'effettiva detenzione dello stesso, prima di poter procedere al relativo trasferimento di proprietà.
La regolarizzazione delle posizioni di ciascun detentore con la stipula di un contratto di locazione che conferisca al conduttore un diritto di prelazione è, quindi, un passo preliminare ed indispensabile ai fine di poter riconoscere agli attuali occupanti il diritto ad essere preferiti in caso di alienazione.
In merito ai tempi ed alle modalità di alienazione dei beni, si precisa che con Delibera n.38/35 del 6 agosto 2009 la Giunta ha approvato il Decimo programma di dismissione quinquennale e l'undicesimo elenco dei beni immobili regionali alienabili per la Provincia di Sassari in cui sono inclusi i beni di cui all'interrogazione.
Ai sensi dell'art. 1, comma 2, della legge regionale n.35/1995 la Delibera è stata inviata alla competente Commissione Consiliare per il parere di competenza.
Allo stesso tempo, trattandosi di beni che sono stati costruiti da più di cinquanta anni e di proprietà pubblica, prima di poter procedere all'alienazione degli stessi si deve effettuare la verifica di interesse culturale prevista dall'art. 12 del D.Lgs. n.42/2004 (Codice Urbani).
La Direzione generale degli enti locali e finanze ha, allo scopo, stipulato, in data 9 marzo 2009, un apposito accordo con il Ministero per i beni e le attività culturali ed il Servizio demanio competente per territorio ha iniziato l'inoltro delle schede relative ai singoli immobili.
La durata della procedura di alienazione dipenderà, quindi, dai tempi di rilascio del parere della competente Commissione Consiliare e dalia durata del procedimento di verifica dell'interesse culturale.
L'Assessore
Gabriele Asunis