CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
Risposta scritta dell'Assessore della difesa dell'ambiente all’interrogazione AGUS - DIANA Giampaolo in merito alla rinuncia della concessione mineraria di Santu Miali nel Comune di Furtei (49); e all'interrogazione PIRAS - DIANA Mario - CONTU Mariano Ignazio - ZEDDA Alessandra - TOCCO - STOCHINO - DE FRANCISCI - SANNA Matteo sulla situazione ambientale dopo la chiusura della miniera d'oro di Furtei (51).
***************
Con riferimento alle interrogazioni di cui sopra, per quanto di competenza dell’Assessorato scrivente, si forniscono le seguenti osservazioni:
1. Al riguardo si informa che l’adozione degli atti, necessari a garantire le manutenzioni di sicurezza del sito minerario, fa capo all’Assessorato dell’Industria considerando, innanzitutto, che esso è preposto alla verifica e al controllo delle attività di chiusura, di messa in sicurezza e riabilitazione ambientale di miniere e cave dismesse.
A tal proposito, si sottolinea che l’Assessorato dell’industria dispone della società in house Igea e della società compartecipata Consorzio TEA (Igea e IFRAS) in grado di fornire con adeguata celerità le prestazioni specifiche necessarie alle manutenzioni di sicurezza suddette.
Si ritiene quanto mai necessario che, contestualmente alle attività di manutenzione di sicurezza, siano portate avanti tutte le attività necessarie alla tutela dell’ambiente: si condivide, quindi, l’impianto delle misure prescrittive dettate dal Direttore del Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato dell’Industria, prot. 1036 del 27/01/09 appresso riportate:
entro tre mesi, dovrà essere predisposto il piano della caratterizzazione interessante le aree impiegate per le strutture di deposito o comunque delle aree utilizzate per depositare in via temporanea o permanente rifiuti di estrazione, da sottoporre per l’approvazione all’organo competente;
entro due mesi dovranno essere eliminati i tre cumuli di materiali di estrazione ubicati in prossimità dell’impianto di trattamento;
entro due mesi, dovrà essere completato l’intervento di riabilitazione ambientale del cantiere Santu Miali Cima (rinverdimento);
entro otto mesi, previo emungimento delle acque e, ove necessario, mediante trattamento delle stesse ai fini di ricondurle entro i limite di legge, dovranno essere messi in sicurezza e riabilitate le aree degli scavi dei cantieri Is Concas 1 e 2, Santu Miali est, Sa Perrima e Su masoni, mediante adeguato riempimento ottenuto con riprofilatura delle pareti di scavo e/o con riempimento di rifiuti sterili di estrazione e con successiva riabilitazione ambientale delle stesse aree;
entro quattro mesi, dalla data di approvazione del piano di cui al punto 1, da parte dell’autorità competente, dovrà essere eseguito il piano di investigazione iniziale e l’analisi di rischio delle aree adibite a strutture di deposito dei rifiuti di estrazione che non hanno subito processi di trattamento;
entro sei mesi, dalla data di approvazione del piano di cui al punto 1, da parte dell’autorità competente, dovrà essere eseguito il piano di investigazione iniziale e l’analisi di rischio della struttura di deposito contenente i rifiuti dell’impianto di trattamento;
entro due mesi dall’approvazione dell’analisi di rischio dovrà essere predisposto il progetto di messa in sicurezza e/o di bonifica delle aree interessate dalle strutture di deposito;
entro quattro mesi dall’approvazione dei progetti di messa in sicurezza permanente e/o di bonifica dovranno essere eseguiti gli interventi approvati dall’autorità competente per le aree interessate dalle strutture di deposito dei rifiuti di estrazione non interessati da processi di trattamento;
entro sei mesi dall’approvazione dei progetti di messa in sicurezza permanente e/o di bonifica dovranno essere eseguiti gli interventi approvati dall’autorità competente per la messa in sicurezza permanente dell’area della struttura di deposito dei rifiuti di estrazione derivanti dai processi di trattamento.
2. Si rimarca che tra le manutenzioni di emergenza dovrà essere posta immediata attenzione alla problematica del trattamento delle acque dei bacini sterili e degli scavi minerari, principale fonte di rischio per l’ambiente.
Da ultimo, per completezza di informazione, si comunica che con la deliberazione della Giunta Regionale n. 34/20 del 20.07.2009 è stato disposto il finanziamento di Euro 150.000,00 per fronteggiare l’emergenza e garantire la sicurezza dell’area mineraria in argomento, e con la successiva D.G.R. n. 37/7 del 30.07.2009 è stato affidato all’Assessorato dell’Industria il mandato di predisporre ed attuare il piano di caratterizzazione del sito medesimo.
L'Assessore
On. Dott. Giorgio Oppi