CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 448/A
INTERPELLANZA DIANA Giampaolo sul mancato recepimento delle linee guida in materia di tirocini approvate dalla Conferenza Stato-regioni.
***************
Il sottoscritto,
premesso che, in data 24 gennaio 2013, in base alle indicazioni fornite dalla legge 28 giugno 2012, n. 92 (Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita), e successive modifiche ed integrazioni, sono state approvate le linee guida per la disciplina dei tirocini formativi e di orientamento, dei tirocini di inserimento/reinserimento e dei tirocini in favore di persone svantaggiate o disabili, per una loro uniforme applicazione su tutto il territorio nazionale;
considerato che:
- attraverso le linee guida sono state poste le basi perché tutte le
regioni si diano proprie leggi, fra loro omogenee, sulla materia del
tirocinio/stage, al fine di combattere, in questo modo, l'uso
distorto di questo strumento a livello nazionale, anche attraverso
la garanzia di una indennità ai tirocinanti;
- le disposizioni regionali attuative delle linee guida
regolamentanti i tirocini costituiscono la disciplina settoriale in
materia, a decorrere dalla data della relativa entrata in vigore,
per quanto riguarda, in particolare, gli aspetti inerenti le
indennità di cui all'articolo 1, comma 34, lettera d), nonché le
sanzioni amministrative di cui all'articolo 1, comma 35, della legge
n. 92 del 2012;
sottolineato che al fine di qualificare l'istituto e
di limitarne gli abusi, la Conferenza Stato-regioni ha concordato
sui seguenti principi:
a) il tirocinio non può essere utilizzato per tipologie di attività
lavorative per le quali non sia necessario un periodo formativo;
b) i tirocinanti non possono sostituire i lavoratori con contratti a
termine nei periodi di picco delle attività e non possono essere
utilizzati per sostituire il personale del soggetto ospitante nei
periodi di malattia, maternità o ferie, né per ricoprire ruoli
necessari all'organizzazione dello stesso;
c) le parti si impegnano a definire politiche di accompagnamento e
avviamento al lavoro anche attraverso la predisposizione,
nell'ambito del settore privato, di misure di incentivazione per
trasformazione del tirocinio in contratti di lavoro;
d) le parti si impegnano, a due anni a far data dall'accordo e
nell'ambito delle attività di monitoraggio previste al paragrafo 13
delle linee guida, a verificare l'effettiva efficacia delle misure
volte a sostenere i tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro;
rilevato che nella Conferenza Stato-regioni di cui in
premessa:
- le regioni e province autonome, nell'esercizio delle proprie
competenze legislative e nella organizzazione dei relativi servizi,
si sono impegnate a recepire nelle proprie normative quanto previsto
nelle linee guida entro sei mesi dalla data dell'accordo;
- le regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e
Bolzano hanno convenuto di provvedere all'applicazione delle linee
guida nell'ambito delle competenze ad esse spettanti e secondo
quanto disposto dai rispettivi statuti speciali;
constatato che la Sardegna ad oggi non si è data alcuna normativa regionale che disciplini la materia dei tirocini, a differenza di altre regioni che avevano legiferato già prima dell'arrivo della linee guida nazionali, come la Toscana, l'Abruzzo, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, il Veneto, la Provincia autonoma di Trento e il Piemonte;
ricordato che:
- nonostante le scarse opportunità di inserimento, i giovani sardi
restano molto interessati alle opportunità di tirocinio e lo
dimostra quanto accaduto a gennaio 2013, quando l'Agenzia regionale
per il lavoro è stata sommersa di richieste per i tirocini formativi
con voucher da 500 euro mensili, messi a disposizione dal POR del
Fondo sociale europeo 2007-2013 della Regione autonoma della
Sardegna;
- l'iniziativa dei tirocini formativi con voucher era già stata
promossa nel 2012 con modalità analoghe e anche allora le richieste
erano state numerosissime;
appreso dalla stampa nazionale che:
- l'addetto stampa dell'Assessorato regionale del lavoro, formazione
professionale, cooperazione e sicurezza sociale avrebbe spiegato che
il 17 giugno 2013 si è riunita la Commissione regionale servizi e
politiche del lavoro, organo permanente di concertazione e
consultazione delle parti sociali, che ha delegato a sua volta una
sottocommissione tecnica affidando a quest'ultima, essendo la
materia complessa e molto specifica, il compito di preparare una
proposta che sarà la base per la nuova normativa regionale;
- la sottocommissione tecnica è composta da 8 funzionari
provinciali, dall'Agenzia regionale del lavoro, dai funzionari
dell'Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale,
cooperazione e sicurezza sociale, da un rappresentante per le parti
sociali e datoriali, e finora si sarebbe riunita una sola volta;
- la sottocommissione starebbe ancora discutendo su come recepire le
indicazioni contenute nelle linee guida e l'Assessorato regionale
del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza
sociale non è ancora in grado di dire nulla sul rispetto della
scadenza, indicata dalle stesse linee guida;
- in base ai dati Unioncamere-Excelsior, nel 2011 in Sardegna sono
stati attivati 5.240 stage solo nelle imprese private;
- secondo le stime della testata giornalistica "Repubblica degli
Stagisti" ai dati sopra bisogna aggiungere circa 3.000 tirocini
presso gli enti pubblici e almeno 1.000 nelle associazioni non
profit, per un totale di più di 9.000 stage complessivi;
- sempre secondo i dati Unioncamere-Excelsior, la percentuale di
laureati/laureandi è del 39,2 per cento, molto più alta della media
nazionale (31,9 per cento), e lo stage sfocia in un contratto solo
nel 9,7 per cento dei casi,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e
sicurezza sociale per conoscere quali provvedimenti urgenti
intendano assumere perché le linee guida approvate dalla Conferenza
Stato-regioni, dirette ad uniformare la disciplina sul tirocinio a
livello nazionale e a combattere l'uso distorto di questo strumento,
vengano introdotte in tempi brevi nella normativa regionale dalla
Giunta che avrebbe già dovuto recepirle entro sei mesi dalla data
dell'accordo.
Cagliari, 31 luglio 2013