CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 438/C-3

INTERPELLANZA PLANETTA sull'opportunità di trasferimento automatico per la quota del 50 per cento del beneficio previsto dalla legge regionale 23 maggio 2013, n. 13 (Bilancio di previsione per l'anno 2013 e bilancio pluriennale per gli anni 2013-2015), a favore dei singoli enti locali, relativamente alla cifra loro assegnata ai sensi della legge sul fondo unico (articolo 10 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2).

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Il sottoscritto,

premesso che la Regione non ha competenze primarie sugli enti locali, e neppure ha l'obbligo statutario di garantirne la finanza, ma invece "opera di norma attraverso gli enti locali", adottando leggi di decentramento di funzioni e di delega e prevedendo, nelle medesime, la relativa copertura finanziaria;

considerato che tali leggi hanno trovato una sistemazione organica nella previsione del fondo unico per gli enti locali, entro il quale viene canalizzata la risorsa finanziaria da assegnare ed erogare al sistema della autonomie locali per ogni esercizio finanziario, a copertura delle funzioni trasferite o delegate;

atteso che il trasferimento di risorse dalla Regione agli enti non determina nessun effetto sull'intero della finanza pubblica entro il territorio dell'Isola, consistendo semplicemente in una differente allocazione delle risorse, le quali verrebbero impegnate e spese una sola volta, giusto al tempo della effettiva operatività degli enti locali, mentre, nell'eventualità che la Regione mantenesse gli stessi fondi all'interno del proprio bilancio e della propria gestione, il patto di stabilità si applicherebbe una sola volta in capo alla Regione medesima, senza che quello relativo agli enti locali venga gravato per il computo delle entrate e neppure per il computo della spesa;

rilevato che dalla prima applicazione del patto di stabilità, fin dall'esercizio finanziario 2007, è accaduto che i trasferimenti dalla Regione agli enti locali dei fondi in attuazione di leggi regionali di decentramento o delega di funzioni fossero sottoposti ben due volte al vincolo: sia nel bilancio della Regione, sia nel bilancio degli stessi enti locali;

constatato che tutto ciò ha determinato una limitazione non dovuta della capacità di impegno e spesa della finanza regionale ed, inoltre, una mole di residui passivi in capo alle autonomie locali, con la ingiustificata e considerevole giacenza delle risorse nella tesoreria, e le prevedibili conseguenze negative in capo all'economia degli enti locali interessati;

rilevato ancora che:
- attraverso la legge regionale 23 maggio 2013, n. 13, (Bilancio di previsione per l'anno 2013 e bilancio pluriennale per gli anni 2013-2015), è stato affrontato il problema di tale gestione discriminante del patto di stabilità della Regione e degli enti locali della Sardegna attraverso lo scomputo del fondo unico per gli enti locali dal patto di stabilità a favore della Regione, ma per l'anno 2013 si è esteso notevolmente il numero dei comuni che potranno beneficiare dell'intervento regionale poiché sono soggetti al patto anche i comuni con popolazione tra 1.000 e 5.000 abitanti;
- si tratta, in tutta evidenza, di una proposta del tutto insufficiente, inaccettabile, discriminante ed ingiusta che si aggiunge all'oramai lunghissimo elenco delle gravi inadempienze dello Stato italiano, che continua a violare il patto costituzionale del 1948 dimenticandosi totalmente della Sardegna, soprattutto in considerazione della drammatica crisi economica e sociale in atto nell'Isola, che invece richiederebbe fatti concreti, azioni forti e grandi assunzioni di responsabilità,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere se, al fine di impedire e correggere quella che verosimilmente appare come una discriminazione palese ai danni degli enti locali della Sardegna e determinare notevoli vantaggi a loro favore, garantendo da parte degli stessi il sostanziale rispetto del patto e allo stesso tempo il pagamento a favore delle imprese, questa Amministrazione ritenga opportuno ed urgente trasferire automaticamente per la quota del 50 per cento il beneficio previsto dalla legge regionale n. 12 del 2013 a favore del singoli enti locali, relativamente alla cifra loro assegnata ai sensi della legge sul fondo unico (articolo 10 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2).

Cagliari, 25 giugno 2013