CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 425/A
INTERPELLANZA COCCO Daniele Secondo - ZUNCHEDDU - SECHI - CUGUSI sulla gravissima situazione finanziaria in cui versa Abbanoa Spa.
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I sottoscritti,
premesso che:
- Abbanoa Spa è, in Sardegna, il gestore unico del Servizio idrico
integrato; trattasi di società a totale capitale pubblico locale;
- la Regione, infatti, in attuazione legge n. 36 del 1994,
cosiddetta legge Galli, la quale ha previsto all'articolo 8 la
riorganizzazione dei servizi idrici sulla base di ambiti
territoriali ottimali (ATO), ha provveduto, con la legge regionale
17 ottobre 1997, n. 29, ad istituire il suddetto servizio idrico
integrato e ad affidarne la gestione ad un unico gestore per ambito,
individuando nei confini regionali l'ambito territoriale ottimale;
- la legge regionale n. 29 del 1997, ha previsto poi, all'articolo
5, la costituzione dell'Autorità d'Ambito, ovverossia un consorzio
obbligatorio costituito dai comuni e dalle province della Sardegna,
con compiti di programmazione, organizzazione e controllo
sull'attività di gestione del servizio idrico (articolo 7);
- ed è proprio l'Autorità d'ambito ad aver affidato alla Abbanoa Spa
(all'epoca SIDRIS a responsabilità limitata, trasformata in società
per azioni con la denominazione Abbanoa con delibera assembleare del
18 ottobre 2005) la gestione del suddetto servizio con deliberazione
n. 25 del 29 dicembre 2004.
- lo scopo di tale innovativa e accentratrice gestione risiedeva
nell'intento di superare la frammentazione di competenze esistente
fra i precedenti gestori del servizio idrico, al fine di garantire
standard più elevati di qualità, prestigiosi livelli di servizio,
garantire una tariffa unica, insomma dare una risposta efficiente
rispetto alla precedente gestione;
- di fatto dal 2005, ossia nell'arco temporale di operatività di
Abbanoa, si è assistito ad un aumento significativo delle tariffe
senza che, d'altro canto, i servizi siano migliorati, anzi, viviamo
una situazione critica caratterizzata da un continuo decadimento del
servizio idrico in generale;
rilevato che:
- il servizio idrico in Sardegna è al centro di una cronicizzata
bagarre tra i rappresentanti del servizio di gestione idrica da una
parte e gli utenti, le imprese appaltatrici, le banche, i dipendenti
della società Abbanoa e tutti coloro che gravitano attorno a tale
servizio, dall'altra;
- invero, Abbanoa Spa vive una drammatica situazione finanziaria che
inevitabilmente si ripercuote su coloro che vantano diritti
creditori nei confronti della stessa;
- infatti, come oramai risultante da più fonti, la società Abbanoa è
quasi al collasso;
- il bilancio del 2012, relativo all'annualità 2011, l'unico sino ad
ora noto, evidenzia, come emerge dagli organi di stampa, un
fatturato di 206 milioni di euro sufficiente a coprire solo l'82 per
cento dei costi sostenuti, con una perdita d'esercizio, riferita ad
una sola annualità, pari a 12 milioni di euro;
- aggiungasi che lo stato patrimoniale ufficializzato sino al
dicembre 2011 evidenziava debiti per 698 milioni di euro, che allo
stato attuale parrebbero essere diventati 800 milioni di euro;
infatti, si stima che la società Abbanoa abbia spese mensili pari a
30 milioni di euro a fronte di un incasso di soli 15 milioni di
euro;
- le banche, nei confronti delle quali Abbanoa è esposta per oltre
120 milioni di euro, oramai si rifiutano di farle credito a patto
che la Regione non intervenga a coprire una parte rilevante del
debito pregresso, pari a circa 70 milioni di euro;
- le imprese appaltatrici ed i fornitori, nei confronti dei quali
Abbanoa è esposta per circa 240 milioni di euro, oltre a rischiare,
a loro volta il tracollo economico, si stanno ribellando ed iniziano
a rifiutarsi di rendere il servizio se non viene onorato, almeno,
una parte del credito maturato;
sottolineato che:
- il proseguire di tale situazione comporterà come inevitabile
conseguenza rilevanti abbattimenti del capitale sociale per far
fronte alle perdite di esercizio, pregiudicando, di fatto, la
continuità della società;
- la situazione attuale di Abbanoa Spa pone indubbiamente numerosi
interrogativi in merito alla individuazione dei/del responsabile del
disastro in atto;
- Abbanoa Spa è una società a totale capitale pubblico locale e
suscita meraviglia che in 8 anni di gestione nessuno abbia
effettuato quella attività di controllo/monitoraggio che avrebbe
evitato la critica attuale situazione, la quale mina il legittimo
diritto dei sardi di usufruire di un servizio efficiente di gestione
idrica;
- di fatto la legge regionale n. 29 del 1997, nel prevedere la
costituzione dell'Autorità d'ambito ha previsto in capo alla stessa,
oltre ai compiti di programmazione e organizzazione, anche quello di
controllo sull'attività di gestione del servizio idrico;
- l' attività di controllo, di fatto, parrebbe non essere stata
esercitata;
- inoltre, come emerge sia dagli organi di stampa che dai numerosi
interventi "politici" in argomento, la stessa Amministrazione
regionale parrebbe aver contribuito ad alimentare tale disastro;
- invero, dal 2005, anno di inizio gestione di Abbanoa Spa, al 2011
il gestore avrebbe dovuto ricevere dalla Regione, solo a titolo di
capitalizzazione, 104 milioni di euro al fine di generare risorse
finanziarie atte a sostenere l'operatività, ed altri 50 milioni
erano, altresì, previsti per il 2012;
- di fatto, l'omissione da parte della Regione ha contribuito
all'indebitamento del gestore del servizio idrico; infatti, sono
mancate quelle "attese e previste" entrate che avrebbero consentito
ad Abbanoa di sostenere la gestione e gli investimenti nel corso
degli anni passati, limitando il ricorso al credito bancario ed
all'indebitamento nei confronti delle imprese;
evidenziato che:
- non si ha contezza della differente destinazione di tali somme da
parte della Regione;
- non si conosce la posizione della Regione in merito all'emergenza
sopra delineata;
- il Presidente della Regione, attraverso dichiarazioni agli organi
di stampa, rassicura gli animi in merito al parere positivo
dell'Unione europea rispetto alla possibilità della Regione di
ricapitalizzare Abbanoa Spa;
- di fatto, dato l'orientamento estremamente restrittivo dell'Unione
europea, si ha il fondato timore che il parere possa essere di
ordine negativo;
- non è dato capire quale sia la soluzione attuabile per
l'eventualità di un parere negativo;
- è improcrastinabile l'attuazione di un piano alternativo che possa
garantire ai cittadini sardi di fruire di un servizio idrico
efficiente e di qualità, nonché garantire ai circa 3.000 operatori,
diretti ed indiretti, che trovano la loro occupazione nella "corte"
di Abbanoa, una continuità lavorativa;
- è, altresì, prioritario l'intervento volto a garantire, da parte
di Abbanoa, l'assolvimento degli impegni contrattuali nei confronti
dei fornitori, delle imprese, di tutti coloro che a cascata,
verrebbero a subire le disastrose conseguenze dell'inerzia altrui;
- è indispensabile una assunzione di responsabilità da parte delle
istituzioni e da parte di coloro che avrebbero dovuto controllare
e/o programmare ed hanno omesso di adempiere al loro compito,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dei lavori pubblici per sapere:
1) quale sia la previsione rispetto all'atteso "contestuale" parere
dell'Unione europea in merito alla ricapitalizzazione di Abbanoa Spa
e se vi siano fondate ragioni per ritenere che il parere possa
essere negativo;
2) quando sia stata inoltrata la richiesta di parere alla Unione
europea e quali siano le tempistiche per la risposta;
3) se sia stata cristallizzata l'esatta situazione debitoria di
Abbanoa ed a quanto ammontino i debiti dalla stessa maturati nonché
i crediti;
4) quali crediti vanta Abbanoa se è vero che alcuni dei debitori di
Abbanoa sono soggetti pubblici;
5) perché la Regione dal 2005 ad oggi non abbia provveduto a versare
nelle casse di Abbanoa le risorse previste per tale destinazione;
6) se sia vero che la Regione abbia utilizzato, nel corso di questi
anni, per la gestione ordinaria fondi di provenienza comunitaria
destinati, invece, agli investimenti.
Cagliari, 24 maggio 2013