CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 412/C-5

INTERPELLANZA PLANETTA sulla verosimile aggressione speculativa da parte della società Energogreen renewables Srl, controllata dal Gruppo Fintel energia Spa, ai danni del territorio sardo, e sulla eventuale dichiarazione di improcedibilità del progetto della società Sunwise capital LTD, (Energogreen renewables) per la realizzazione di una centrale solare termodinamica della potenza di circa 50 MWe, basata sulla tecnologia dei collettori parabolici lineari con sistema diretto a sali fusi da realizzarsi nei Comuni di Giave e Bonorva.

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Il sottoscritto,

premesso che la Sunwise capital LTD, (Energogreen renewables), ha presentato un progetto preliminare per la realizzazione di una centrale solare termodinamica della potenza di circa 50 MWe, con superficie complessiva di circa 235 ettari e superficie captante di circa 745.200 m2, basata sulla tecnologia dei collettori parabolici lineari (Parabolic trough CSP plant) con sistema diretto a sali fusi da realizzarsi nei Comuni di Giave e Bonorva (SS) (40°27'14"N, 8°48'10"E), nell'ambito della "Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità", del decreto ministeriale 11 aprile 2008 (Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica da fonte solare mediante cicli termodinamici), modificato dal decreto ministeriale 6 luglio 2012 (Incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici - Attuazione articolo 24 del D.lgs 28/2011);

considerato che:
- il soggetto proponente, la Sunwise capital LTD, (Energogreen renewables), società londinese controllata dal Gruppo Fintel con sede secondaria in Sardegna, a Macomer, si occupa, tra l'altro, di investimenti nel settore energetico, soprattutto nelle energie rinnovabili e degli impianti eolici e fotovoltaici e sta aggiungendo la promozione di impianti CSP, come quello in oggetto, per il quale ha affidato lo sviluppo progettuale alla Energogreen renewables Srl, società controllata dal Gruppo Fintel energia Spa, anche con l'intendimento di usufruire del premio incentivante GSE previsto dal decreto ministeriale 11 aprile 2008, grazie alla definizione di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti, ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003, delle opere in esecuzione, nonché delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio, tutte relative alla centrale solare termodinamica della potenza di circa 50 MWe da realizzarsi nei Comuni di Giave e Bonorva;
- l'Energogreen renewables Srl, è la medesima società controllata dal Gruppo Fintel energia Spa di Pollenza (Macerata) che ha presentato il progetto per una mega centrale alimentata dal solare termodinamico della potenza di 30 megawatt, al momento l'unica e la più grande in Italia, se si esclude l'impianto sperimentale di Priolo, in Sicilia, su una superficie di 160 ettari, tutti in territorio di Cossoine (è stato variato il progetto escludendo il territorio di Giave) contro la quale si sono pronunciate le assemblee popolari di Cossoine e Giave, il consiglio comunale di Giave all'unanimità e si oppongono anche le associazioni ambientaliste Amici della terra, Gruppo di intervento giuridico onlus, Italia nostra, e per cui recentemente è stato presentato ricorso della Energogreen contro la delibera della Giunta regionale che impone la procedura di VIA al progetto;
- la medesima società Energogreen renewables Srl ha depositato, presso il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente, lo studio preliminare ambientale relativo al progetto "Impianto solare termodinamico da 50 MWe", interessante il Comune di Gonnosfanadiga e il Comune di Guspini (la pubblicazione è stata effettuata nel quotidiano la Nuova Sardegna in data 7 gennaio 2013), in una vasta area sub-pianeggiante al bordo della depressione del Medio Campidano, alla base dei rilievi collinari di M. Furoni Mannu (560 mslm) - M. Candelazzu (193 mslm), con quote oscillanti da circa 95 m a 130 mslm, prevedendo l'occupazione di una rilevante superficie di suolo (circa 211 ha) a destinazione agricolo-pastorale, ed in precedenza un'ulteriore richiesta di assoggettabilità a screening di impatto ambientale del progetto di realizzazione di una centrale elettrica a ciclo solare termodinamico della potenza di 50 MW, denominata "Flumini Mannu", sita nel Comune di Villasor;

considerato, ancora, che più precisamente, l'area interessata dal progetto ricade sulla piana di Campu de Orta, fra i Comuni di Giave e Bonorva, località limitrofa a quella di Campu Giavesu, zona classificata come "Zona E - Zona agricola", nello specifico sottozona E5 per il piano urbanistico del Comune di Giave e sottozona E2 per il piano urbanistico del Comune di Bonorva, ed i principali atti normativi e di programmazione considerati per l'inquadramento dell'area di progetto prescelta sono, nell'ordine:
a) Piano paesaggistico regionale (PPR) - il sito di intervento è esterno alla "Fascia costiera" (bene paesaggistico d'insieme) così come perimetrata nella cartografia del PPR; le aree interessate insistono su ambiti cartografati come "Aree ad utilizzazione agro-pastorale" dell'assetto ambientale interessati dalla presenza di colture erbacee specializzate, aree agro-forestali, aree incolte; per quanto riguarda l'assetto insediativo, il sito di intervento non ricade in un particolare ambito individuato dal PPR, né si segnalano interferenze con beni paesaggistici di interesse storico-culturale; inoltre, l'area non ricade in zone classificate come SIC, ZPS né tantomeno parchi nazionali o oasi protette;
b) Piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico (PAI) - dall'esame della cartografia del PAI emerge che il sito d'intervento non è individuato in alcun elaborato di rischio idraulico o di frana; nell'area sono presenti alcuni canali, di natura per lo più artificiale, realizzati per la bonifica dell'area soggetta ad impaludamento, per via della scarsa o nulla pendenza; a riguardo, si sta chiedendo il benestare al Consorzio di bonifica della Sardegna settentrionale, ente competente per l'area in questione, al fine di elaborare un adeguato progetto delle opere di drenaggio alternative a tali canali;
c) Piano urbanistico comunale di Giave (SS) - secondo il Piano urbanistico comunale l'impianto ricade su un'area classificata come "Zona E - Zona agricola", o meglio sottozona agricola E5 ovvero "aree marginali per attività agricole nelle quali viene ravvisata l'esigenza di garantire condizioni adeguate di stabilità ambientale, sono aree agricole senza particolare vocazione, utilizzate in gran parte per pascolo o incolto; comprende le aree che non si ritengono idonee per lo sfruttamento agricolo e zootecnico intensivo, a causa della pendenza elevata, della scarsa profondità e dell'eccessiva rocciosità e pietrosità, …" (articolo 17, NTA PUC Giave);
d) Piano urbanistico comunale di Bonorva (SS) - dall'analisi della cartografia del PUC di Bonorva si evince che l'area d'impianto ricade in una sottozona agricola, la sottozona E2; fanno parte della sottozona agricola E2 "tutti quei terreni che, per le loro caratteristiche si ritengono suscettibili di immediato sfruttamento produttivo, sia per quanto riguarda l'uso agricolo sia per quanto riguarda l'uso zootecnico anche intensivo." (articolo 15, NTA PUC Bonorva);

appreso che per quanto riguarda la proprietà dell'area interessata al progetto, una porzione stimabile intorno al 40-45 per cento delle superfici necessarie alla realizzazione della centrale è già nella disponibilità del proponente, giusto contratto preliminare di concessione di diritto di superficie stipulato fra la società Sunwise capital LTD e i proprietari dei terreni ed inoltre sarebbero in corso di perfezionamento contratti con altri proprietari, non ancora formalizzati a causa del mancato trasferimento delle proprietà ai successori di possidenti ormai deceduti;

constatato che:
- il progetto, che dovrà essere sottoposto alla valutazione di verifica di assoggettabilità alla procedura di valutazione impatto ambientale da parte del competente Servizio SAVI dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente (deliberazione della Giunta regionale 7 agosto 2012 n. 34/33, che sostituisce la deliberazione della Giunta regionale 23 aprile 2008 n. 24/23), ricorda nel relativo screening di VIA - Studio preliminare ambientale, il decreto legislativo n. 387 del 2003, che trova applicazione al progetto proposto, il quale stabilisce espressamente (articolo 12, comma 1) che le opere per la realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili e le opere connesse sono di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, per poi richiamare il decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001 (cosiddetto Testo unico sugli espropri) che stabilisce che l'acquisizione dei terreni richiesti per l'esecuzione di tale tipologia di opere possa avvenire tramite procedura di espropriazione e dunque (si riporta testualmente) "Qualora quindi non si dovesse giungere ad un accordo con i restanti proprietari terrieri sul cui fondo ricade l'iniziativa nei tempi utili alla realizzazione del progetto, si potrà procedere all'acquisizione delle aree necessarie al progetto attraverso l'espropriazione dei terreni privati da parte dell'ente competente";
- gli atti progettuali dell'impianto solare termodinamico della potenza di 50 MWe, da realizzarsi nei Comuni di Bonorva e Giave sono depositati presso l'Ufficio tecnico - Settore urbanistica del Comune di Bonorva, a far data dal 20 marzo 2013 e per successivi quarantacinque giorni e, sempre a far data dal 20 marzo 2013 e per successivi quarantacinque giorni chiunque vorrà esprimere osservazioni al progetto, dovrà provvedere ad inoltrarle in forma scritta al Servizio SAVI - Assessorato regionale della difesa dell'ambiente;
- il predetto progetto è inoltre depositato per la consultazione presso:
- Servizio SAVI - Assessorato regionale della difesa dell'ambiente;
- Servizio tutela paesaggistica per la Provincia di Sassari;
- Comune di Giave;
- ARPA Sardegna - Direzione tecnico scientifica;
- Corpo forestale e di vigilanza ambientale - Servizio territoriale dell'Ispettorato ripartimentale di Sassari;
- Provincia di Sassari,

rilevato che:
- nelle zone agricole "E" degli strumenti urbanistici comunali possono essere autorizzati soltanto interventi relativi ad attività agricole e/o strettamente connesse (si veda per tutti Cass. pen., sez. III, 9 marzo 2012, n. 9369), non certo attività di produzione energetica di tipo industriale come quella in progetto;
- il territorio del Mejlogu ed in particolare quello di Bonorva, pur risultando ad alta vocazione turistica, ricchissimo di monumenti ed emergenze archeologiche e culturali (villaggio medioevale di Rebeccu, numerosi nuraghi, fra cui Sant'Antine, Oes, ecc. tombe ipogeiche di Sant'Andria Prius, tenuta Mariani, ecc.) per la cui valorizzazione le amministrazioni locali, e con esse la Regione, hanno già investito diverse decine di milioni di euro e realizzato importanti strutture ricettive, è stato recentemente oggetto di molteplici attenzioni da parte di società operanti nel settore delle energie rinnovabili, come nel caso del parco eolico di Bonorva (35 aerogeneratori da 2 MW ciascuno che hanno anche determinato l'interessamento della magistratura), dell'impianto fotovoltaico nel Comune di Cheremule costruito a poca distanza dal Parco dei Petroglifi (necropoli di 37 domus de janas), dei due impianti di serre e moduli fotovoltaici del Comune di Giave, che si estendono rispettivamente per 40 e per 15 ettari, ed inoltre dei territori di Cossoine, Bessude, Bonnanaro, Borutta, Siligo e Thiesi;

atteso che:
- il progetto presentato dalla Sunwise capital LTD, (Energogreen renewables) per la realizzazione della centrale solare termodinamica nei Comuni di Giave e Bonorva rappresenta dunque l'ultimo capitolo di una lunga serie di atti in puro stile coloniale che ha ingenerato fortissime contrarietà delle popolazioni interessate a tali investimenti, i quali pongono anche una pesante ipoteca per le prospettive dei territori interessati e che sempre più suscitano perplessità e contestazioni presso la cittadinanza, annunciandosi come una devastazione per le aree agricole di pregio che il territorio possiede, ed in ogni caso destinati a modificare radicalmente l'ambiente e le prospettive di sviluppo del territorio, a fronte di ricadute tutte da dimostrare;
- l'unica certezza del progetto presentato dalla Sunwise capital LTD, è l'impatto devastante di 235 ettari di strutture di acciaio e di specchi che andranno a coprire gran parte della piana, comportando, di fatto, la desertificazione dei suoli e la loro definitiva sottrazione agli usi agricoli, la intuibile captazione delle falde per ottenere i 45 mila metri cubi di acqua/anno necessari (stima per difetto) per far funzionare l'impianto, il possibile cambiamento del microclima, per la presenza di 235 ettari di tubi che raggiungono temperature di 550 gradi, il possibile impatto inquinante dei sali fusi e dell'olio diatermico sui terreni, l'impatto sulla fauna (nella zona è tornata a nidificare la cicogna), l'impatto sulle risorse archeologiche della zona,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) se questa Amministrazione non ritenga verosimilmente essere in atto una pesante ed incontrollata aggressione speculativa da parte della società Energogreen renewables Srl, controllata dal Gruppo Fintel energia Spa, ai danni del territorio sardo, ed in tal caso, in quali termini e secondo quali modalità questa Amministrazione stia assicurando, secondo le proprie competenze e prerogative e sulla base delle leggi vigenti, un'adeguata tutela dell'ambiente e del diritto delle popolazioni interessate a preservare e decidere sul futuro del proprio territorio;
2) se questa Amministrazione, attraverso il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente, abbia l'intendimento di dichiarare l'improcedibilità del progetto della società Sunwise capital LTD, (Energogreen renewables) per la realizzazione di una centrale solare termodinamica della potenza di circa 50 MWe, basata sulla tecnologia dei collettori parabolici lineari con sistema diretto a sali fusi da realizzarsi nei Comuni di Giave e Bonorva.

Cagliari, 3 aprile 2013