CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 406/A
INTERPELLANZA MORICONI - DIANA Giampaolo - CUCCU - MELONI Valerio sullo stato di attuazione dell'iter di adozione del Piano stralcio delle fasce fluviali del bacino regionale della Sardegna (PSFF).
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I sottoscritti,
premesso che:
- con deliberazione del comitato istituzionale dell'Autorità di
bacino regionale della Sardegna n. 1 del 3 settembre 2012 è stato
deciso di adottare in via preliminare, ai sensi della legge
regionale 6 dicembre 2006, n. 19, e dell'articolo 1, lettera f),
della deliberazione del comitato istituzionale n. 1 del 23 giugno
2011, lo stralcio funzionale del piano di bacino distrettuale
denominato: "Studi, indagini, elaborazioni attinenti all'ingegneria
integrata, necessari alla redazione dello studio denominato progetto
di Piano stralcio delle fasce fluviali (PSFF)", ad esclusione dei
territori dei Comuni di Bosa, Terralba, Uta e Villasor;
- con deliberazione del comitato istituzionale dell'Autorità di
bacino regionale della Sardegna n. 1 del 31 ottobre 2013 sono state
esaminate le osservazioni presentate dai Comuni di Bosa e Villasor
pervenute a seguito della convocazione delle conferenze istruttorie
preliminari e si è adottato, in via preliminare, anche per questi
territori, lo stralcio funzionale del Piano di bacino distrettuale
denominato: "Studi, indagini, elaborazioni attinenti all'ingegneria
integrata, necessari alla redazione dello studio denominato progetto
di Piano stralcio delle fasce fluviali (PSFF)";
- il Comune di Uta ha presentato al comitato istituzionale
dell'Autorità di bacino regionale della Sardegna proprie
osservazioni in merito;
- in data 22 gennaio 2013 si è svolta a Cagliari la conferenza
programmatica del PSFF, nel corso della quale l'Assessore regionale
dei lavori pubblici ha precisato che "nell'interesse di valutare e
tener conto delle diverse istanze giunte dal territorio, dal
provvedimento di adozione preliminare sono esclusi due Comuni: Uta e
Terralba, i quali hanno presentato ulteriori osservazioni articolate
in complessi studi ora all'attenzione dell'ATI che ha elaborato il
PSFF e della direzione scientifica"; l'Assessore ha precisato,
inoltre, che "a proposito del caso del Comune di Uta, i tecnici
incaricati dal Comune di Uta hanno formulato differenti valutazioni
delle portate di piena. L'ADIS, su esplicita decisione del comitato
istituzionale dell'autorità di bacino, ha posto un quesito
all'Università di Cagliari volto a precisare l'attendibilità delle
formule utilizzate"; si ricorda che l'Università di Cagliari è stata
esclusa, unitamente al Genio civile, dal comitato scientifico che ha
elaborato il PSFF;
considerato che:
- ad oggi non risulta ancora nessun provvedimento di adozione del
PSFF per il territorio di Uta;
- il PSFF ha perimetrato ad elevato rischio idrogeologico la chiesa
parrocchiale, la caserma, le scuole, la casa di riposo, le strutture
sportive, parte del centro storico e lo stesso comune (centro
operativo della protezione civile), e questo potrebbe comportare
notevoli problemi di ordine pubblico;
- le osservazioni al PSFF presentate dal Comune di Uta riguardano
essenzialmente la determinazione delle portate di piena del
Fluminimannu, e ciò potrebbe avere ripercussioni su tutto il
territorio del Campidano e, in particolare, oltre Uta, Assemini,
Villasor, Decimomannu, Villaspeciosa;
dato atto che il PSFF è un importante strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale si pianificano e si programmano le azioni e le norme d'uso dei territori della Sardegna interessati, è necessario che la sua approvazione sgomberi ogni dubbio sia sulla sua efficacia sia sulla sua validità scientifica, visto che dal territorio sono pervenuti studi di maggior dettaglio, tra l'altro, come nel caso del Comune di Uta, predisposti da quegli stessi ricercatori dell'Università degli studi di Cagliari, ai quali solo successivamente, il distretto idrografico si è rivolto per avere rassicurazioni in merito;
si da atto, infine, che, come ribadito dall'Assessore regionale dei lavori pubblici, "anche nello studio commissionato dal Comune di Uta emerge un livello di pericolosità elevato: HI3 anziché HI4",
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per conoscere urgentemente quale sia la valutazione delle osservazioni presentata dal Comune di Uta.
Cagliari, 22 marzo 2013