CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 396/C-7

INTERPELLANZA CORDA - BARRACCIU - ESPA sulla mancata nomina del direttore del distretto socio-sanitario di Olbia e sulle dannose conseguenze che ciò comporta per la programmazione, organizzazione e gestione del servizio socio-sanitario.

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I sottoscritti,

premesso che:
- l'articolo 17, comma 1, della legge regionale n. 10 del 2006 stabilisce che: "Le ASL assicurano i livelli essenziali di assistenza nel territorio istituendo ed organizzando i distretti e i dipartimenti territoriali i quali operano in maniera integrata con la rete ospedaliera, il dipartimento dell'emergenza-urgenza e con il sistema integrato dei servizi alla persona.";
- lo stesso articolo, al comma 3, recita: "I distretti socio-sanitari costituiscono l'articolazione territoriale della ASL e il luogo proprio dell'integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale; essi sono dotati di autonomia tecnico-gestionale, nell'ambito degli obiettivi posti dall'atto aziendale, economico-finanziaria, nell'ambito delle risorse assegnate e di contabilità separata all'interno del bilancio aziendale. In sede di verifica del raggiungimento degli obiettivi dell'attività dei direttori generali delle ASL, definiti ai sensi dell'articolo 16, la Giunta regionale assegna specifico rilievo alla funzionalità operativa dei distretti.";
- i distretti concorrono a realizzare la collaborazione tra la ASL ed i comuni e a favorire l'attuazione dei principi di cui all'articolo 1 della legge n. 10 del 2006;
- la ASL n. 2 di Olbia è suddivisa in due distretti socio-sanitari: il distretto di Tempio, cui fanno capo 9 comuni con una popolazione complessiva di 30.987 abitanti, e il distretto di Olbia cui fanno capo 17 comuni con una popolazione complessiva di 126.872 abitanti;

evidenziato che:
- ai sensi del decreto legislativo n. 502 del 1992, il distretto territoriale è diretto da un responsabile che organizza i servizi tenendo conto della realtà del territorio e assicura, tra l'altro:
1) il governo unitario globale della domanda di salute espressa dalla comunità locale;
2) la presa in carico del bisogno del cittadino, individuando i livelli appropriati di erogazione dei servizi;
3) la gestione integrata, sanitaria e sociale, dei servizi, anche collaborando alla predisposizione e realizzazione del PLUS;
4) l'appropriato svolgimento dei percorsi assistenziali attivati dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e dai servizi direttamente gestiti, per le competenze loro attribuite dalla programmazione regionale e locale;
5) la promozione, anche in collaborazione con il dipartimento di prevenzione, di iniziative di educazione sanitaria nonché di informazione agli utenti;
6) la fruizione, attraverso i punti unici di accesso, dei servizi territoriali sanitari e socio-sanitari, assicurando l'integrazione con i servizi sociali e con i servizi ospedalieri;
7) l'attuazione dei protocolli diagnostico-terapeutici e riabilitativi adottati dall'azienda;

rilevato che:
- in data 11 gennaio 2010, con delibera del Commissario n. 64, è stato indetto avviso pubblico per il conferimento dell'incarico di direttore di struttura complessa dei due distretti di Olbia e di Tempio;
- in data 3 agosto 2010 con delibere n. 1796 e 1798 è stata nominata la commissione di esperti per le due selezioni;
- in data 17 settembre 2010 è stata effettuata, in contemporanea, la selezione per direttore del distretto di Olbia e quella del distretto di Tempio;
- dalla selezione è scaturito l'elenco dei candidati risultati idonei, cui attingere per l'incarico dei responsabili dei rispettivi distretti;

preso atto che in data 28 dicembre 2010 è stato conferito l'incarico di direttore del distretto di Tempio, mentre non è stato conferito l'incarico per il distretto di Olbia, che nonostante la selezione, resta ancora privo del direttore responsabile;

considerato il rilevante ruolo strategico del distretto di Olbia in ordine alla programmazione e gestione delle politiche socio-sanitarie della ASL n. 2;

ritenuto ingiustificato e inspiegabile, oltre che dannoso, il comportamento dei vertici aziendali alla luce delle ragioni evidenziate in premessa,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere:
1) quali motivi abbiano impedito il conferimento dell'incarico di direttore del distretto socio-sanitario di Olbia;
2) se non ritengano di dover porre in essere le necessarie iniziative, con l'urgenza che il caso richiede, tese al superamento della colpevole inerzia dei vertici aziendali della ASL n. 2.

Cagliari, 20 febbraio 2013