CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 379/C-7

INTERPELLANZA CORDA sull'inderogabile esigenza dell'adozione di omogeneo metodo di valutazione multidimensionale per stabilire il profilo socio-sanitario delle persone anziane che intendono usufruire di servizi residenziali (RSA).

 ***************

Il sottoscritto,

premesso che:
- sin dalla fine degli anni '90 quasi tutte le regioni d'Italia si sono dotate, dopo idonea sperimentazione, di appropriati strumenti di valutazione multidimensionale in grado di delineare il profilo socio-sanitario delle persone anziane non autonome che intendono inserirsi in RSA;
- ad oggi la nostra Regione risulta non avere in dotazione un idoneo strumento di valutazione multidimensionale utilizzato in maniera uniforme su tutto il territorio e pertanto in grado di valutare con gli stessi parametri in maniera oggettiva, e non soggettiva, l'anziano non autosufficiente di Cagliari rispetto all'anziano non autosufficiente di Sassari;
- tali strumenti di valutazione devono essere stati testati e validati a livello internazionale in modo da permettere una condivisione delle informazioni in rete tra tutti gli organismi istituzionali ed i soggetti erogatori presenti nei territori;

considerato che:
- quasi tutte le regioni (la Regione Veneto già dal 1999) hanno provveduto ad approvare in via definiva la scheda di valutazione, SVAMA o altre, finalizzata a valutare in modo omogeneo le istanze delle persone anziane non autosufficienti misurandone le condizioni di salute;
- già con deliberazione della Giunta regionale n. 25/6 del 13 giugno 2006 (Linee di indirizzo in materia di RSA e Centri Diurni Integrati), la stessa Giunta regionale si era posta il problema di affrontare il tema inerente la definizione dei livelli di assistenza sanitaria per gli inserimenti in RSA (punto A.3 delle citate linee di indirizzo) senza che sia stato attivato, da allora, il necessario, idoneo strumento di valutazione multidimensionale;
- ancora, all'interno del rapporto annuale degli obiettivi di servizio 2007/2013 approvati dalla Giunta regionale, allegato 4 alla deliberazione della Giunta regionale n. 12/19 del 10 marzo 2011, l'ultimo comma del punto 2.6.9 recita "è stata prevista la presentazione della scheda SVAMA informatizzata entro dicembre 2010";
- con deliberazione della Giunta regionale n. 52/24 del 27 novembre 2009 (Programma dei provvedimenti del piano di rientro per l'anno 2009) all'ultimo comma dell'obbiettivo operativo 6.1 si stabilisce che "Per l'anno 2009 si prevede di attivare il monitoraggio del piano di azioni con verifica del risultato dell'obbiettivo specifico intermedio al 30/11/2009 e l'adozione, a livello regionale, di un sistema omogeneo di valutazione multidimensionale";

ritenuto che non sia ulteriormente procrastinabile l'adozione di un adeguato metodo di valutazione multidimensionale, al fine dell'inserimento in strutture dei richiedenti, per stabilire con criteri omogenei validi per tutte le ASL, il profilo socio-sanitario delle persone anziane non autosufficienti che richiedono l'inserimento in strutture e che la scheda di valutazione sia propedeutica all'indispensabile attivazione di un'apposita banca dati regionale che consenta di rilevare il fabbisogno, studiarne le strategie di intervento e pianificare l'appropriatezza degli interventi stessi;

evidenziato che:
- alcune ASL adottano parzialmente il protocollo della scheda SVAMA, altre dichiarano che in futuro adotteranno un sistema certificato, altre ancora adottano la scheda cosiddetta "Atlantide", creando una vera disparità di valutazione;
- invece, per il sostegno domiciliare la Regione ha attivato fin dal 2000 procedure omogenee sul territorio regionale che permettono una equità nella valutazione dei casi e permettono altresì che le risorse disponibili siamo equamente e proporzionalmente spalmate sul territorio;
- la situazione a livello regionale così come sopra in sintesi delineata, comporta ovvie ed inevitabili ripercussioni e ricadute negative nelle varie realtà territoriali, determinando, tra le stesse, disparità di valutazioni, rilevanti iniquità nella ripartizione dei finanziamenti con conseguenti disparità di trattamenti ed inappropriatezza di interventi;
- tali disparità di valutazione del fabbisogno assistenziale ha come diretta conseguenza i rilevanti aggravi di oneri finanziari per i comuni di residenza e per quegli anziani non autosufficienti che, non riuscendo per diversi motivi ad attivare un servizio di sostegno domiciliare come il "Ritornare a casa" o la "legge 162" e pur avendone le caratteristiche e avendolo richiesto non possono usufruire del servizio delle RSA;

visto il divario esistente fra le diverse ASL, vedi a titolo di mero esempio la comparazione dei dati relativi alla ASL n. 7 Carbonia-Iglesias con la ASL n. 2 Olbia:
- anziani ultrasessantacinquenni ASL n. 7, n. 18.243, dati Istat 1° gennaio 2009;
- anziani ultrasessantacinquenni ASL n. 2, n. 19.623, dati Istat 1° gennaio 2009;
- anziani attualmente accolti in regime di RSA c/o la ASL n. 7, n. 240;
- anziani attualmente accolti in regime di RSA c/o la ASL n. 2, n. 30;
- tetto di spesa anno 2012 assegnato all'ASL n. 7 di Iglesias euro 4.300.000;
- tetto di spesa anno 2012 assegnato all'ASL n. 2 di Olbia euro 2.370.000;
- spesa reale presunta anno 2012 ASL n. 7 euro 4.300.000;
- spesa reale presunta anno 2012 ASL n. 2 euro 1.300.000,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se non ritengano di dover procedere con l'urgenza che il caso richiede:
1) all'adozione di un adeguato sistema omogeneo di valutazione multidimensionale per l'inserimento in strutture dei richiedenti, dando seguito alle disposizioni disposte con diverse delibere della stessa Giunta, per stabilire il profilo socio-sanitario delle persone anziane non autosufficienti;
2) ad adottare i necessari provvedimenti tesi a correggere, attraverso equi criteri di ripartizione, le disparità e le inaccettabili iniquità che caratterizzano l'assegnazione dei fondi destinati alle ASL;
3) a rafforzare e potenziare i servizi territoriali e in particolare le politiche di sostegno domiciliare.

Cagliari, 12 dicembre 2012