CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 373/A

INTERPELLANZA PLANETTA - SANNA Giacomo su provvedimenti urgenti a tutela della salute dei cittadini, in riferimento agli esiti dell'indagine epidemiologica SENTIERI, che ha dimostrato che nei SIN del Sulcis-Iglesiente-Guspinese e in quello di Porto Torres è presente un eccesso di mortalità causata da una alta incidenza di tumori della pleura e del polmone, ed in riferimento agli esiti dello studio risalente al 2008, commissionato dall'allora sindaco di Sarroch, Mauro Cois, al prof. Annibale Biggeri, docente dell'Università di Firenze, sugli effetti delle emissioni della SARAS sui bambini.

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I sottoscritti,

premesso che lo studio SENTIERI, promosso dall'Istituto superiore di sanità, reso pubblico dal Ministro della sanità nel corso della vicenda ILVA di Taranto, ha confermato, in modo inequivocabile, che nell'area industriale del Sulcis-Iglesiente-Guspinese e in quella di Porto Torres, esiste una correlazione stretta tra l'inquinamento ambientale prodotto da questi siti e i danni causati alla salute delle persone, vale a dire che in quelle aree i lavoratori coinvolti nei processi produttivi e le persone residenti muoiono in misura maggiore, a causa dell'alta incidenza dei tumori della pleura, del polmone, della vescica, del fegato;

considerato che:
- per quanto è riferito al SIN di Porto Torres (Comuni di Porto Torres e Sassari) "Il Decreto di perimetrazione del SIN elenca la presenza delle seguenti tipologie di impianti: chimico, petrolchimico, raffineria, centrale termoelettrica, area portuale e discariche. I risultati mostrano un'aumentata incidenza per tutti i tumori. Un'aumentata mortalità per il tumore del polmone, per le malattie dell'apparato respiratorio, anche acute, e per le malformazioni congenite. Tra i lavoratori esposti ad asbesto è aumentata l'incidenza per tumore della vescica. Sia per gli uomini sia per le donne sono presenti eccessi per il tumore del fegato e la leucemia mieloide";
- per quanto invece è riferito al SIN del Sulcis-Iglesiente-Guspinese (Comuni di Arbus, Assemini, Buggerru, Calasetta, Capoterra, Carbonia, Carloforte, Domus de Maria, Domusnovas, Fluminimaggiore, Giba, Gonnesa, Gonnosfanadiga, Guspini, Iglesias, Masainas, Musei, Narcao, Nuxis, Pabillonis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, Pula, San Gavino Monreale, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, Sarroch, Siliqua, Teulada, Tratalias, Uta, Vallermosa, Villa San Pietro, Villacidro, Villamassargia e Villaperuccio) "Il Decreto di perimetrazione del SIN elenca la presenza delle seguenti tipologie di impianti: impianti chimici, miniere e discariche. Per uomini e donne è presente un eccesso di mortalità per le malattie dell'apparato respiratorio e un difetto, per i soli uomini, per le malattie circolatorie. Il tumore della pleura è in eccesso in entrambi i generi con una stima imprecisa dell'SMR. Si rileva infine un eccesso della mortalità per le condizioni morbose perinatali. Nei bambini delle scuole elementari di Portoscuso una frequenza più elevata di sintomi ostruttivi e bronchitici rispetto ai coetanei dei comuni di confronto; nei bambini di Sarroch la frequenza è più elevata anche per l'asma".

constatato che:
- l'indagine epidemiologica prende in considerazione gli anni che vanno dal 1995 al 2002, e quindi fotografa una realtà che risale a dieci anni fa, ma ad oggi pare non essere stata sufficiente a determinare alcuna reazione sia da parte del Presidente della Regione che dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, della ASL, della Provincia di Sassari, dei comuni interessati;
- nel silenzio generale solamente il Presidente regionale dell'ISDE (International Society of Doctors for the Environment), il dott. Migaleddu, da anni impegnato nella denuncia dei danni causati dall'inquinamento sulla salute dei cittadini, ha denunciato pubblicamente che "la Sardegna non detiene solo il triste primato delle servitù militari, ma anche quello non meno triste delle "servitù industriali", 445 mila ettari di territorio inquinati da un carico di veleni che hanno contaminato l'acqua, il terreno e l'aria. Impianti industriali che a seguito del processo di desertificazione in atto, diventeranno presto dei ferri vecchi, destinati ad assurgere alla dignità di archeologia industriale: monumenti a futura memoria della stupidità dell'uomo. Ecco perché diventa prioritaria la bonifica dei terreni contaminati. Sarebbe del tutto inutile pensare a soluzioni produttive alternative senza, prima, avviare le bonifiche.";

rilevato che:
- la Sardegna, così come denunciato da un recente studio di Greenpeace del 2010, risulta essere la regione d'Italia più inquinata con ben 445 mila ettari, centomila più della Campania;
- il rapporto redatto da Greenpeace; stilava una graduatoria delle aziende più inquinanti, quelle con la maggiore emissione di CO2: al primo posto figurava l'ENEL di Brindisi, al secondo l'Edison di Taranto e al terzo la SARAS di Sarroch (il 25 per cento del petrolio trasportato per mare transita da quella che è la più grande raffineria del Mediterraneo e che lavora qualcosa come 15 milioni di tonnellate di petrolio);

rilevato ancora che:
- il silenzio delle istituzioni riferito all'indagine epidemiologica SENTIERI, che ha valutato la mortalità della popolazione residente in 44 siti industriali di interesse nazionale, e che ha dimostrato che nelle aree del Sulcis-Iglesiente-Guspinese e in quella di Porto Torres è presente un eccesso di mortalità causata da una alta incidenza di tumori della pleura e del polmone, è assimilabile allo studio risalente al 2008, commissionato dall'allora sindaco di Sarroch, Mauro Cois, al prof. Annibale Biggeri, docente dell'Università di Firenze, sugli effetti delle emissioni della SARAS sui bambini;
- tale studio evidenziava un'incidenza di malattie respiratorie e neoplastiche superiore alla media regionale, come conseguenza dell'esposizione all'anidride solforosa e alle polveri fini e sottolineava inoltre un dato inquietante: l'esposizione agli idrocarburi policiclici aromatici presenti nelle polveri fini e al benzene, avrebbe determinato un danno genetico, con modificazioni del DNA;
- la magistratura cagliaritana, nelle persone dei sostituti procuratori del gruppo sicurezza del lavoro, Maria Chiara Manganiello e Emanuele Secci, ha aperto, nel luglio 2010, un'indagine per verificare se esiste una correlazione tra le emissioni della SARAS e l'incidenza di patologie neoplastiche tra gli abitanti di Sarroch,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) in quali termini e secondo quali modalità questa Amministrazione stia assicurando, secondo le proprie competenze e prerogative e sulla base delle leggi sanitarie vigenti, un'adeguata tutela della salute dei cittadini;
2) se risultino agli atti di questa Amministrazione, ed in tal caso quali siano, i provvedimenti da essa adottati a tutela della salute dei cittadini, in riferimento agli esiti dell'indagine epidemiologica SENTIERI, che ha dimostrato che nei SIN del Sulcis-Iglesiente-Guspinese e in quello di Porto Torres è presente un eccesso di mortalità causata da una alta incidenza di tumori della pleura e del polmone ed in riferimento agli esiti dello studio risalente al 2008, commissionato dall'allora sindaco di Sarroch, Mauro Cois, al prof. Annibale Biggeri, docente dell'Università di Firenze, sugli effetti delle emissioni della SARAS sui bambini.

Cagliari, 21 novembre 2012