CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 369/A

INTERPELLANZA COCCO Daniele Secondo - SALIS - MARIANI sull'interruzione del Servizio sanitario 118 nel territorio di Sassari e Nuoro causata dal gravissimo comportamento della ASL n. 1.

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I sottoscritti,

premesso che in data 30 giugno 2011 veniva presentata l'interrogazione n. 615/A, del seguente tenore:
- "con delibera della Giunta regionale n. 665 del 2 marzo 2004, integrata con successiva delibera n. 879 del 12 marzo 2004, la ASL n. 1 e la ASL n. 8 commissionavano a Telecom Italia Spa l'adeguamento dell'infrastruttura tecnologica, informatica e di telecomunicazioni della centrale operativa del Servizio di emergenza sanitaria 118 di Cagliari, Sassari e Nuoro, comprensivo dei servizi di manutenzione in outsourcing, per un periodo di sei anni;
- gli accordi tra Telecom Italia e ASL per l'appalto di adeguamento del sistema di emergenza sanitaria 118, prevedevano all'articolo 5.2, che le richieste per l'ospitalità ed i costi relativi all'alloggiamento delle antenne per il servizio 118 sarebbero stati di competenza delle ASL;
- a seguito dell'affidamento del suddetto incarico Telecom Italia conferiva alla PROD/EL Spa, ora a seguito di trasformazione SELEX Spa, l'onere di predisporre le installazioni delle apparecchiature ripetitrici in tutta la Sardegna;
- a sua volta la SELEX Spa, già PROD/EL Spa, conferiva alla SARDACOM Srl l'incarico di procedere alla configurazione delle reti radio ed ai sopralluoghi presso i siti oggetto degli interventi;
- la SARDACOM Srl, società con sede in Cagliari, Via dell'Artigianato, considerata l'importanza e l'urgenza del servizio, nonché le rassicurazioni ricevute, si faceva carico, in vece della ASL n. 1 e n. 8, di procedere alle formalità relative alla ricerca, affitto ed attivazione dei ponti radio sostenendo sin dal 2005 i relativi oneri di ospitalità presso altre infrastrutture per telecomunicazioni della ditta EL.PRO.S.;
- la SARDACOM Srl si è anche adoperata per lo svolgimento di tutte le attività manutentive nei siti geografici interessati e di competenza sia della ASL n. 8 che della ASL n. 1;
- l'attività manutentiva veniva svolta dalla SARDACOM su espressa richiesta della struttura delle due ASL, con obbligo di rendicontazione in tempo reale, da parte della stessa ditta, via radio tramite il ripetitore interessato dal guasto;
rilevato che:
- la ASL n. 1 da sette anni si rifiuta di corrispondere alla SARDACOM le spese dalla stessa sostenute per l'ospitalità dei ponti radio posti nei siti di "Monte Scudu, Florinas, Bruncu S. Elias, Punta Tricoli" adducendo motivazioni apparentemente prive di rilievo;
- la ASL n. 8, differentemente, ha invece provveduto all'adempimento delle obbligazioni gravanti nei confronti della SARDACOM, assolvendo agli impegni assunti, così come desumibile dalla determina n. 1721/2010;
- l'ingiustificato ritardo nei pagamenti da parte della ASL n. 1 ha indotto la SARDACOM, previa comunicazione alle prefetture di competenza, a sospendere dal 25 maggio 2011 il servizio di ricovero, alimentazione ed esercizio dei ripetitori radio del 118 di Sassari e Nuoro;
evidenziato che:
- la sospensione del servizio genera gravi e pericolose ripercussioni in capo alla collettività di una vasta area della Sardegna;
- i cittadini che gravitano nel territorio interessato non sono posti nelle condizioni di poter usufruire di un fondamentale, primario e vitale servizio di assistenza e prevenzione;
- l'approssimarsi della stagione estiva, che comporta il naturale incremento delle segnalazioni al 118, rende urgente e improcrastinabile la risoluzione del contenzioso e l'immediata riattivazione del servizio,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere quali azioni urgenti intendano porre in essere al fine di risolvere la problematica su richiamata per garantire ai cittadini la fruibilità del Servizio di emergenza sanitaria 118.";

considerato che:
- ad oggi, nonostante il lunghissimo arco di tempo intercorso, nessuna risposta è pervenuta agli scriventi;
- la ASL n. 1 continua ad assumere un ingiustificato atteggiamento di chiusura;
- anche la stampa locale si è interessata dell'argomento manifestando sgomento e preoccupazione per la situazione di abbandono in cui vivono le popolazioni poste nel bacino interessato dalla problematica;
- la situazione è caratterizzata da assoluta urgenza posto che appare assurdo che il servizio di assistenza dei cittadini debba essere gestito dalla rete telefonica stante l'assenza dei ponti radio,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se sia loro intendimento intervenire:
1) nella gestione della annosa problematica;
2) per ripristinare le comunicazioni attraverso i ponti radio, come nel resto della Sardegna;
3) per far sì che la ASL n. 1 onori i debiti assunti nei confronti della SARDACOM.

Cagliari, 8 novembre 2012