CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 363/A

INTERPELLANZA DIANA Giampaolo sulle problematiche dei lavoratori azienda Energit Spa - Alpiq Italia Srl.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- Energit Spa è una società attiva nel mercato libero dell'energia elettrica fondata a Cagliari nel 2000 come multi utility, è un'azienda impegnata in un settore strategico per lo sviluppo socio-economico della Sardegna, è dotata di risorse umane qualificate e competenti e conta attualmente 63 dipendenti;
- nel 2006 la società è stata rilevata dal gruppo Alpiq Italia srl (allora Atel), importante multinazionale energetica con sede in Svizzera;

considerato che, da fonti sindacali, si apprende che:
- la nuova proprietà si presentò con un ambizioso programma che prometteva una crescita esponenziale in termini di numero clienti, energia erogata e fatturato, e che i presupposti essenziali per il perseguimento di tali obiettivi erano la specializzazione sul solo mercato dell'energia elettrica, l'insediamento di un nuovo management e lo sviluppo di nuove sinergie con il resto del gruppo Alpiq Italia Srl;
- la specializzazione venne rapidamente raggiunta attraverso la cessione a Tiscali del ramo di azienda legato al business delle TLC, compresi quattro dipendenti, e l'abbandono di tutte le attività della filiera dell'energia al di là della vendita pura e dell'assistenza al cliente;
- l'insediamento del nuovo management portò alla decapitazione del management di Energit Spa, attraverso la sovrapposizione al management locale di personale della casa madre, che trascorreva la maggior parte del tempo a Milano, quando non in Svizzera, piuttosto che a Cagliari;
- le sinergie all'interno del gruppo si svilupparono attraverso la firma di alcuni accordi tra Alpiq Energia Italia e Energit Spa, per l'erogazione da parte della casa madre di una serie di servizi, a partire dalla fornitura all'ingrosso dell'energia elettrica a prezzi non sicuramente di favore e troppo spesso totalmente sbilanciati verso il fornitore dal punto di vista delle manleve, delle responsabilità e dell'operatività stessa che spesso rimaneva comunque in capo a Energit Spa;
- a fronte degli ambiziosi obiettivi presentati ogni anno, e mai raggiunti, nessun nuovo investimento è stato programmato e non un singolo euro è stato destinato alla comunicazione, alla promozione del marchio e allo sviluppo della rete di vendita, al fine di affrontare un mercato sempre più competitivo e anzi, la strategia della casa madre era quella di limitare il più possibile qualsiasi rischio;
- Energit Spa sembrerebbe stata utilizzata come stabilizzatore di rischio dalla casa madre e come un cliente a cui fornire dei servizi, ovviamente a pagamento; questa logica, seppur legittima a livello imprenditoriale, ha portato Energit Spa all'attuale situazione di difficoltà;
- Alpiq Italia Srl, per far fronte al proprio stato di crisi, ha deciso di attuare un piano di ristrutturazione che prevede la dismissione delle attività non sul territorio Svizzero, a discapito delle altre società del gruppo presenti nel territorio europeo;

evidenziato che:
- nel mese di febbraio 2012 è stato comunicato l'avvio delle trattative per la cessione di Energit Spa, che deve concretizzarsi entro il 31 dicembre 2012;
- al termine del processo di valutazione, conclusosi nel mese di giugno, nessuno dei soggetti che avevano manifestato interesse ha presentato poi un'offerta vincolante tant'è che l'azionista, alla data del 26 luglio 2012, ha deciso di dichiarare lo scioglimento anticipato della società e l'apertura della procedura per la messa in mobilità di tutti i dipendenti;
- dal 26 luglio 2012 e allo scadere dei 75 giorni previsti dalla procedura, è scattato il licenziamento collettivo dei 63 dipendenti mentre, parallelamente, sono rimaste aperte le trattative con nuovi soggetti imprenditoriali per la cessione dell'azienda;
- su un totale di cinque offerte vincolanti per l'acquisto di Energit Spa da parte di altrettanti soggetti industriali, Alpiq Italia Srl ha ritenuto essere aderente ai propri prerequisiti solamente l'offerta presentata da un'azienda siciliana, Onda Energia Srl, con la quale è stato avviato un processo di negoziazione in esclusiva ma, contemporaneamente, Alpiq conferma anche di aver ricevuto mandato per la liquidazione della società nel caso in cui la trattativa non dovesse andare in porto;

preso atto che l'incontro in Provincia di Cagliari svoltosi il 19 ottobre 2012 tra l'azienda Energit Spa, i sindacati e le rappresentanze istituzionali della Provincia stessa non è andato buon fine, è mancato l'accordo tra le parti e la multinazionale Alpiq Italia Srl può procedere all'immediato licenziamento dei 63 lavoratori;

sottolineato che la Provincia di Cagliari ha inviato una nota al Governo regionale e nazionale per chiedere un autorevole intervento nonché la convocazione urgente di un tavolo nazionale che preveda la partecipazione di tutti i soggetti interessati ad adottare soluzioni adeguate alla drammaticità della vertenza Energit,

chiede di interpellare il Presidente della Regione per conoscere:
1) quali provvedimenti urgenti intenda intraprendere, rafforzando l'iniziativa anche della Provincia, per sollecitare con autorevolezza e quanto prima, la convocazione di un tavolo nazionale con la partecipazione di tutti i soggetti interessati ad affrontare con concretezza il problema della vertenza Energit;
2) se intenda provvedere alla realizzazione di un piano industriale che garantisca il riassorbimento di tutto il personale della società Energit con continuità di rapporto, senza soluzioni che passino per la mobilità, dal momento che in questo caso nessuna garanzia di riassunzione può essere fornita ai lavoratori.

Cagliari, 23 ottobre 2012