CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 355/A
INTERPELLANZA DIANA Giampaolo - COCCO Pietro sulla deliberazione della Giunta regionale n. 34/40 del 2012 relativa allo scioglimento degli organi del Consorzio industriale della Provincia di Carbonia-Iglesias e alla nomina del commissario straordinario.
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I sottoscritti,
premesso che:
- con deliberazione n. 34/40 del 2012 la Giunta regionale ha
disposto lo scioglimento degli organi del Consorzio industriale
della Provincia di Carbonia-Iglesias e la nomina di un commissario
straordinario;
- il testo della deliberazione di cui sopra, nel sito della Regione,
non è ancora leggibile in coerenza con una prassi di opacità che
caratterizza questa Giunta nell'assunzione dei propri atti;
considerato che i consorzi industriali, a seguito della riforma della legge regionale 25 luglio 2008, n.10, sono divenuti consorzi di enti locali normati dal decreto legislativo n. 267 del 2000 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali).
evidenziato che:
- gli enti locali consorziati rispondono con i propri bilanci della
loro gestione;
- l'esercizio dei poteri sostitutivi è disciplinato dalla legge e
limitato espressamente ai casi di gestione in difformità dagli
obiettivi di sviluppo definiti dalla programmazione regionale;
- l'assemblea del Consorzio è formata dalla Provincia di
Carbonia-Iglesias, dai Comuni di Portoscuso, Carbonia, Gonnesa, San
Giovanni Suergiu, Tratalias, e dalla Camera di commercio;
- il consiglio di amministrazione è formato dai Sindaci di Carbonia
(presidente), Gonnesa, San Giovanni Suergiu, dal Presidente della
Provincia di Carbonia-Iglesias e dal rappresentante della Camera di
commercio;
sottolineato che al Consorzio non sono stati contestati atti in contrasto con gli obiettivi di sviluppo della programmazione regionale ma, al contrario, le iniziative assunte dagli attuali organi del Consorzio sono perfettamente coerenti con gli obiettivi del "Piano Sulcis" recentemente deliberato dalla Giunta regionale e ne costituiscono, inoltre, parte rilevante (come il rilancio del porto industriale, della zona franca, il progetto CCS, l'ampliamento del bacino fanghi rossi ecc.);
rilevato che, alla luce di quanto sopra, si ravvisa nella decisione della Giunta regionale il commissariamento politico di un consorzio costituito da enti locali le cui amministrazioni sono state determinate da elezioni con esiti non graditi dal centro destra che guida la Regione e che, non a caso, questa Giunta ha assunto iniziative simili ogni qual volta non ha potuto disporre liberamente di qualche carica, assumendo decisioni successivamente invalidate da decisioni dei tribunali;
preso atto che al Consorzio la Regione ha contestato la nomina dei revisori, l'ammissione come socio del Comune di Carbonia, il prelievo di fondi da conti correnti a destinazione vincolata per la realizzazione di opere pubbliche e, genericamente, asserite perdite strutturali,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e
l'Assessore regionale dell'industria per conoscere:
1) se abbiano preso visione e atto della sequenza dei risultati di
bilancio del Consorzio industriale della Provincia di
Carbonia-Iglesias, che è la seguente: nell'esercizio 2009, - 478.393
euro (esito da ascrivere ad operazioni straordinarie di pulizia del
bilancio); nell'esercizio 2010, - 190.769 euro; nell'esercizio 2011,
sostanziale pareggio con un utile ante imposte di 6.023 euro;
nell'esercizio 2012, previsione di un utile confermata dai dati di
preconsuntivo;
2) le motivazioni dell'intervento della Giunta regionale contro
l'assemblea generale e gli organi consortili che hanno assicurato
l'equilibrio di gestione e dell'inerzia nei confronti delle gestioni
in rosso, tenuto conto che questi organi commissariati sono
responsabili degli esercizi 2011 e 2012;
3) se siano informati che i contestati prelievi di somme dai conti
correnti a destinazione vincolata sono tutti antecedenti al 2006 e
che gli organi del Consorzio successivi hanno avviato atti concreti
di normalizzazione per reintegrare i suddetti prelievi contestati,
man mano che le opere sono state realizzate;
4) se intendano riferire al Consiglio regionale i nomi degli
amministratori responsabili dei prelievi contestati, se gli stessi
svolgano incarichi nella Regione e negli enti collegati e quali
conclusioni ne traggano, ancora una volta, in ordine all'evidente
pregiudizio politico;
5) se risponda al vero, come in effetti è, che i Comuni di Gonnesa e
di Carbonia abbiano parte del proprio territorio comunale ricompresa
dentro i limiti del piano regolatore consortile e abbiano
conseguentemente il pieno titolo di legge, non contestabile da
nessuna Giunta regionale, per essere soci del Consorzio industriale
e, quindi, come spiegano che gli stessi siano invece stati esclusi
per lungo tempo se non per pregiudizio politico verso le
amministrazioni di quei comuni;
6) se risponda al vero che l'attuale assemblea del Consorzio abbia
confermato, in riconoscimento della loro professionalità, i revisori
già in carica e nominati da diversa assemblea;
7) se siano informati che l'attuale assemblea abbia seguito una
procedura di nomina identica a quella osservata dall'organo che l'ha
preceduta e perché la Giunta regionale faccia contestazione solo ora
e non prima, considerato, peraltro, che la legge attribuisce
espressamente all'assemblea consortile la nomina dei revisori e che
sono cadute automaticamente tutte le norme di rango inferiore in
contrasto con la legge di riforma dei consorzi;
8) se siano informati che i presidenti e i componenti dei consigli
di amministrazione insediatisi successivamente all'autunno 2010,
diversamente da quanto accadeva in precedenza, si siano ridotti a
zero gli emolumenti, interpretando correttamente le leggi di
riferimento;
9) a quanto ammonti la retribuzione del commissario straordinario
nominato;
10) se intendano provvedere, con urgenza, alla revoca della delibera
di cui in premessa anche nel rispetto dell'autonomia degli enti
locali, fatto tanto più rilevante in un contesto dove i Sindaci e il
Presidente della Provincia di Carbonia-Iglesias si sono direttamente
assunti la responsabilità della gestione del Consorzio industriale,
in un momento di profonda crisi economico e sociale del territorio,
ed evitare, così, un possibile contenzioso giudiziario con gli enti
locali che, visti i precedenti, esporrebbe negativamente la Regione.
Cagliari, 20 agosto 2012