CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 328/A
INTERPELLANZA SECHI - URAS - ZUNCHEDDU - COCCO Daniele Secondo - CUGUSI sulle assunzioni di personale stagionale di nazionalità rumena nei villaggi della società Valtur della Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che, da notizie di stampa (La Nuova Sardegna di venerdì 6 aprile, pag. 31) si è appreso che, per la prossima stagione estiva, la società Valtur starebbe per procedere all'assunzione di 300 lavoratori stagionali, tutti di nazionalità straniera, per i tre villaggi turistici che gestisce in Sardegna e, più esattamente, a Golfo Aranci (Colonna Beach), nell'Isola di Santo Stefano nell'Arcipelago de La Maddalena, e a Baia di Conte ad Alghero;
considerato che, se la notizia riportata dalla stampa corrispondesse a verità, la decisione della società Valtur di rifiutare qualsiasi assunzione di lavoratori sardi sarebbe gravissima e meriterebbe riposte altrettanto decise e severe da parte delle amministrazioni pubbliche, regionali e locali;
ritenuto quindi indispensabile che anche i competenti uffici dell'Amministrazione regionale pongano immediatamente in essere tutte le azioni che la legislazione vigente consente loro per fare in modo che la società Valtur, che da tempo trae alti profitti dall'utilizzo esclusivo di alcune delle zone costiere più prestigiose della Sardegna, cancelli una decisione ingiustificabile ed inammissibile, che penalizza e mortifica i tanti lavoratori sardi che, con dignità, competenza, capacità e passione, hanno sempre prestato la loro attività lavorativa a favore di società, come la Valtur, che per alcuni mesi dell'anno occupano parti del territorio regionale e restituiscono alle amministrazioni locali e a tutta la società sarda corrispettivi economici di dimensione assai contenuta;
ritenuto altresì che la decisione della società Valtur di escludere l'assunzione di lavoratori locali è in palese contraddizione con le politiche pubbliche regionali in materia di turismo, nelle quali é stato sempre affermato che occorre puntare su un turismo di alta qualità con personale del luogo per il quale la stessa Amministrazione regionale ha investito ingenti risorse per la qualificazione professionale così da supportare adeguatamente l'offerta turistica,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale del
turismo, artigianato e commercio e l'Assessore regionale del lavoro,
formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per
conoscere:
1) se non ritengano opportuno promuovere, nel più breve tempo
possibile, un incontro con le amministrazioni locali interessate e
le organizzazioni sindacali per valutare quali iniziative adottare
congiuntamente nei confronti della società Valtur e degli altri
soggetti coinvolti, a qualsiasi titolo, per una difesa attiva delle
opportunità occupazionali dei lavoratori del territorio;
2) quali azioni intendano porre in essere per far sì che la società
Valtur revochi immediatamente la propria decisione di operare
assunzioni di personale di altri paesi escludendo i locali anche in
relazione alla piena applicazione dei diritti contrattuali e
professionali previsti dalla vigente normativa italiana;
3) quali azioni intendano porre in essere nei confronti della Valtur
perché restituisca alla Sardegna, almeno in termini occupazionali,
una sia pur minima parte dei profitti che l'uso del territorio le
permette, garantendo ai tanti disoccupati della Sardegna sbocchi
occupativi dignitosi e di qualità, in un momento nel quale il nostro
paese e la nostra Regione in particolare, vivono una crisi
drammatica, che a volte sembra negare qualsiasi speranza.
Cagliari, 11 aprile 2012