CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 325/A

INTERPELLANZA SALIS - COCCO Daniele Secondo - MARIANI sulla inadeguata promozione turistica on line della Sardegna.

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I sottoscritti,

premesso che di recente, sui principali organi di stampa regionali, sono stati riportati dati poco incoraggianti sulle previsioni per la stagione turistica alle porte, con particolare riguardo alla scarsa presenza ed alla poco efficace capacità di promozione dell'Isola sulla rete;

considerato che:
- sempre più si va affermando l'importanza e la necessità di un'attenta e mirata gestione della promozione del turismo sul web, principale fonte di diffusione e di "vendita" del prodotto vacanze, in un mondo sempre più informatizzato e globalizzato;
- dal confronto con regioni concorrenti, come Puglia, Sicilia, Campania, la Sardegna risulta meno capace di promuovere la propria offerta turistica: l'immagine lanciata sulla rete appare stantia, già conosciuta e comunque fortemente ancorata all'opzione vacanze estive, sole e mare, nonostante la sbandierata necessità di promuovere il turismo tutto l'anno e di far conoscere attrattive dell'Isola che vadano oltre spiagge e scorci di mare, meravigliosi ed unici, ma ormai noti in tutto il mondo;
- l'inadeguata promozione on line appare purtroppo confermata dai dati diffusi dalla sezione Turismo di Confindustria Sardegna, che nei primi mesi del 2012 vedono la Sardegna in forte calo per la ricerca in internet, con un 22 per cento in meno nel mercato mondiale ed un pesantissimo 50 per cento in quello nazionale;

rilevato che:
- gli stessi operatori turistici sono comprensibilmente allarmati dal calo nelle percentuali delle ricerche in rete della Sardegna, in quanto il dato si è affermato come attendibile indicatore sulla stagione turistica alle porte;
- il diminuito interesse per l'Isola è purtroppo confermato dal calo delle prenotazioni on line, drasticamente ridotte rispetto agli anni scorsi, a dispetto di un forte ribasso dei prezzi, cui sono ricorsi gli operatori nell'aspettativa di un indispensabile rilancio del settore;
- l'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio continua a privilegiare i canali tradizionali della promozione turistica, destinando le risorse pubbliche soprattutto alla partecipazione alle numerose fiere europee;
- una tale politica, prevalentemente ancorata al passato, necessariamente tralascia o comunque pregiudica gli investimenti sui nuovi canali, con marketing e pubblicità che raggiungano, oltre a quelli tradizionali, i mercati in forte espansione come Cina, India e gli altri paesi emergenti;

sottolineato che tristemente emblematica del forte ritardo nella promozione on line della Sardegna e della scarsa rilevanza attribuita alla stessa dall'Assessorato regionale, è la vicenda riportata dalla stampa che ha visto un importante tour operator tedesco attendere invano per mesi una risposta a diverse richieste di informazioni di carattere generale sull'offerta turistica isolana, inviate all'indirizzo dell'Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio,

chiedono di interpellare l'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per conoscere:
1) quali siano stati i fondi finora destinati dall'Assessorato alle fiere ed ai tradizionali canali di promozione del turismo e quali invece quelli utilizzati per la promozione della Sardegna sulla rete;
2) quali siano le funzioni degli indirizzi di posta elettronica pubblicati nel sito della Regione tur.assessore@regione.sardegna.it, tur.assessore.staff@regione.sardegna.it, tur.assessore@pec. regione.sardegna.it e le specifiche competenze del personale ad essi preposto, anche alla luce della disfunzione segnalata dal suddetto tour operator che, a seguito della stessa, ha cancellato il "pacchetto Sardegna" dalla sua offerta;
3) quali siano i provvedimenti urgenti che intenda intraprendere per adeguare il livello di presenza della Sardegna nella rete agli standard richiesti dal mercato mondiale del turismo;
4) se non ritenga opportuno che i fondi regionali vengano destinati anche al fine di raggiungere in maniera più efficace e concreta quei paesi in via di espansione, sui quali numerose regioni a vocazione turistica hanno già investito, con azioni mirate di marketing e pubblicità, mentre la Sardegna continua a perdere terreno nei mercati europei e tradizionali, e non riesce ad agganciare quelli emergenti.

Cagliari, 4 aprile 2012