CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 319/A
INTERPELLANZA DIANA Giampaolo sulla necessità per la Regione dell'acquisizione della società Shardna da parte di Sardegna ricerche.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- la società Shardna, nata nel 2000 per effettuare ricerche in campo
biogenetico e genealogico, è oggi titolare, grazie al lavoro di
professionisti altamente qualificati, di un patrimonio che
appartiene a tutta la Sardegna, di un particolare bene rappresentato
da 15 mila campioni biologi (DNA) perfettamente conservati, raccolti
grazie alla grande disponibilità, fiducia e sensibilità dimostrate
nel corso degli anni dalle popolazioni della Sardegna;
- a questi campioni biologici si devono aggiungere decine di
migliaia di dati genetici, clinici, epidemiologici e genealogici
delle comunità che hanno aderito volontariamente ed
entusiasticamente al progetto di ricerca e conservati con cura in un
grande database, fondamentali per lo studio e l'individuazione delle
cause genetiche delle patologie multifattoriali comuni (e non solo),
individuabili nella nostra Regione;
considerato che il 6 marzo 2012 è stata consegnata dal liquidatore
della società ai dieci dipendenti di Shardna la lettera di
licenziamento senza preavviso, coincisa peraltro con l'ingiunzione
di sfratto ricevuto dalla società stessa da Sardegna ricerche (che
ospitava Shardna in un edificio del Parco scientifico e tecnologico
di Pula) a causa del mancato pagamento relativo l'affitto di molti
mesi, così come da oltre cinque mesi Shardna non pagava gli
stipendi;
evidenziato che per i tre amministrativi, i tre informatici, i tre
biologi molecolari e il genealogista, che per oltre undici anni
hanno lavorato alla creazione di un modello di ricerca davvero
innovativo che è stato oggetto di imitazione in altre parti del
mondo, si apre la sola prospettiva immediata di aggiungersi
mestamente alla già lunga fila di disoccupati, visto che non hanno
diritto ad alcuna forma di ammortizzatore sociale;
constatato che si rischia di disperdere, oltre il patrimonio di
dati, le professionalità e il know-how degli specialisti a cui va
riconosciuto il merito del lavoro che ha prodotto i frutti di questa
importante ricerca, di un modello che può essere utile a chiunque,
in tutto il mondo, faccia ricerca, soprattutto oggi che si va verso
lo studio della medicina personalizzata,
chiede di interpellare il Presidente della Regione per conoscere se
intenda attivare con urgenza iniziative volte a creare le condizioni
per l'acquisizione della società Shardna da Sardegna ricerche,
perché il patrimonio di dati, frutto del lavoro ultradecennale dei
professionisti altamente qualificati dell'azienda di cui la Regione
ha tutto l'interesse di avvalersi, possa essere valorizzato e
sviluppato ulteriormente attraverso la continuazione degli studi
considerato che i dati anagrafici, clinici e genealogici che Shardna
ha raccolto ricostruendo la mappa genetica di ogni cittadino e
l'albero genealogico a partire dal sedicesimo secolo, sono per l'80
per cento delle popolazioni di Talana, Urzulei, Seulo, Triei, Seui,
Escalaplano, Ussassai, Baunei, Loceri e Perdasdefogu.
Cagliari, 7 marzo 2012