CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 314/A
INTERPELLANZA URAS - SALIS - CUGUSI - SECHI - ZUNCHEDDU - MARIANI sulle possibili anomalie e i ripetuti rinnovi contrattuali relativi all'affidamento del servizio di supporto ai servizi assistenziali presso i reparti delle proprie strutture ospedaliere alla società cooperativa Elleuno presso l'Azienda sanitaria locale n. 1 di Sassari.
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I sottoscritti,
premesso che:
- risulterebbe che, con deliberazione n. 980 del 14 dicembre 2006,
la ASL n. 1 di Sassari abbia affidato per il periodo di tre anni
(pare con opzione di proroga di ulteriori due) alla Cooperativa
sociale Elleuno Scs, il servizio di supporto ai servizi
assistenziali presso i reparti delle proprie strutture ospedaliere
nei limiti determinati nella stessa deliberazione;
- tale affidamento deriverebbe dall'esito di una procedura di gara
ristretta ad evidenza pubblica;
- la scadenza naturale del contratto era prevista per la data del 31
dicembre 2009;
- con ulteriori deliberazioni l'azienda ospedaliera avrebbe
provveduto ad estendere il servizio di supporto ai servizi
assistenziali presso reparti e strutture non indicate nel contratto
originario;
- con deliberazione del direttore generale n. 770/2009 si sarebbe
provveduto al rinnovo del contratto del servizio di supporto ai
servizi assistenziali delle suddette strutture ospedaliere sino al
31 dicembre 2010;
- alla scadenza del 31 ottobre 2010 il contratto di cui alla
deliberazione n. 980 del 2006 sarebbe stato ulteriormente prorogato
sino alla data del 31 dicembre 2011;
- a seguito dei suddetti rinnovi ed estensioni l'importo al quale la
Elleuno si sarebbe aggiudicata l'appalto avrebbe subito variazioni
in aumento per oltre 3.450.000 di euro;
- tali variazioni troverebbero ragione sia nella revisione dei
prezzi che in ragione della estensione dei servizi affidati;
- ad oggi la Cooperativa Elleuno, in assenza di pubblico
provvedimento di proroga, il quale, in ogni caso, sarebbe stato con
tutta probabilità di dubbia legittimità, continua ad operare ed
espletare i servizi a suo tempo affidati;
rilevato che:
- in materia di appalto di opere pubbliche, forniture o servizi,
l'amministrazione, nell'affidamento degli stessi, è comunque tenuta
a rispettare i principi comunitari e nazionali di trasparenza,
concorrenza e par condicio, potendo ricorrere alla trattativa solo
in casi eccezionali e tipizzati dalle norme;
- l'eccezionalità non può ravvisarsi in cause imputabili
all'amministrazione pubblica;
- lo strumento del rinnovo è riconosciuto dalla legislazione attuale
solo in limitati e tassativi casi, costituendo, lo stesso, deroga
alla ordinaria procedura concorsuale e concorrenziale;
- la dichiarazione addotta dall'amministrazione pubblica in merito
al rispetto dei canoni generali di ragionevolezza e perseguimento
dell'interesse pubblico, non sempre costituisce esimente sufficiente
per legittimare il ricorso da parte dell'ente alla trattativa
privata;
- lo strumento dell'estensione del contratto, costituendo nuova
manifestazione di volontà, seppur tra le medesime parti del
contratto originario, è assoggettata a rigidismi ancora più
tassativi rispetto al rinnovo;
considerato inoltre che:
- nel caso in argomento la sistematicità con la quale l'azienda
ospedaliera avrebbe provveduto a rinnovare ed estendere i contratti
appare essere alquanto irrituale e presumibilmente violativa delle
regole di concorrenza e par condicio e, pertanto, in contrasto con
la recepita normativa comunitaria;
- l'esternalizzazione di servizi pubblici in capo ad un unico
soggetto imprenditoriale determinerebbe, per l'impiego importante di
personale di fatto retribuito con prevalente danaro pubblico, il
rischio che le assunzioni siano frutto di pratiche discriminatorie e
comunque clientelari,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale
dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere se:
1) quanto in premessa sia corrispondente ai comportamenti e agli
atti adottati dalla ASL n. 1 e se, di tali comportamenti ed atti,
fossero a conoscenza gli uffici dell'Assessorato regionale
dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale;
2) intenda attivare le necessarie attività di controllo per
l'accentramento di quanto su richiamato e la conseguente verifica di
ogni eventuale violazione di legge, regolamento o direttiva in
vigore e delle connesse responsabilità;
3) intenda attivarsi presso la ASL al fine di provvedere ad un nuovo
bando prima della scadenza del contratto, già esteso al 31 dicembre
2011;
4) ritenga che le imprese aggiudicatrici di servizi pubblici debbano
comunque essere vincolate ad un reclutamento del personale
trasparente e rispettoso delle pari opportunità, ponendo in essere
idonee modalità di selezione.
Cagliari, 29 febbraio 2012