CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 300/C-5
INTERPELLANZA PLANETTA sullo stato di abbandono, degrado ed incuria della struttura del Main conference, costruita sull'ex Arsenale di La Maddalena e sulla posizione della Regione in riferimento all'inchiesta, diretta dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania, sulle bonifiche sottomarine previste per il mancato G8.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- come anche riportato di recente dai mezzi di comunicazione,
l'avveniristica struttura di granito, ferro e cristallo del Main
conference, costruita sull'ex Arsenale di La Maddalena, ed ideata
dall'architetto Stefano Boeri, a suo tempo destinata ad ospitare i
grandi della terra nel G8, mostra evidenti segni di abbandono,
degrado ed incuria, evidenziati anche dalla ruggine e dalle
transenne che il gruppo Mita Resort Srl, che ha preso in gestione
gli edifici con l'obiettivo dichiarato di trasformarli in un centro
turistico di eccellenza, ha provveduto a posizionare attorno
all'intera area;
- il degrado della struttura a nido d'ape sospesa sull'acqua è reso
ancor più evidente dalla caduta di alcuni pannelli dai tetti e dai
vetri in frantumi delle porte laterali mentre i capannoni destinati
alla nautica, perfetti per rilanciare un settore che nell'Isola ha
professionalità di eccellenza, restano sigillati e abbandonati senza
alcuna prospettiva di imminente utilizzo se non quella della perdita
certa dell'opportunità di veder partire iniziative di rilancio
dell'economia maddalenina come quella del polo nautico d'eccellenza
che a questo punto rischia verosimilmente di non trovare un
riscontro concreto per il prossimo futuro;
considerato che:
- le indagini della magistratura che hanno da tempo coinvolto i
vertici della Protezione civile e ancora prima alcune inchieste
della stampa nazionale, in particolare del quotidiano La Repubblica,
riprese da tutta la stampa sarda, avevano già richiamato
l'attenzione dell'opinione pubblica sarda e nazionale sullo stato
dei lavori, sui relativi costi e sulle modalità di aggiudicazione
degli appalti per le opere connesse al programmato vertice del G8
nel luglio dal 2008 nell'Isola di La Maddalena, vertice
successivamente trasferito nella sede de L'Aquila;
- coerentemente con tali obiettivi, negli stessi mesi fu predisposta
dalla struttura di missione la base di gara per l'assegnazione della
gestione delle strutture ricettive nell'area dell'ex Arsenale,
consistente in un albergo a 5 stelle, un centro congressi e un porto
turistico;
- come noto, alla gara per la gestione dell'ex Arsenale partecipò
una sola società, la Mita Resort Srl del gruppo Marcegaglia, mentre
altre due società presentarono ricorso sulle modalità di
organizzazione del bando stesso che sarebbe risultato, come si può
evincere dagli atti, privo della formale intesa con la Regione,
intesa formalmente necessaria per la regolarità del bando stesso;
- il capitolato tecnico pubblicato in data 13 febbraio 2009 disposto
per la gara di appalto riporta infatti che il soggetto gestore delle
strutture ricettive nell'area suddetta avrebbe gestito la struttura
per 30 anni e dovuto pagare una quota minima una tantum da
corrispondere alla struttura di missione oltre ad un canone annuale
di concessione destinato alla Regione, come si legge nell'articolo 3
del capitolato tecnico: "Il corrispettivo per l'Amministrazione
consisterà in una somma una tantum, indicata nell'offerta economica,
da versare in tre rate di pari importo sulla contabilità speciale n.
5123 aperta a nome del soggetto attuatore ex articolo 4
dell'ordinanza dal Presidente del Consiglio dei ministri 13 giugno
2008, n. 3684 presso la Banca d'Italia, Tesoreria provinciale dello
Stato di Roma, con la tempistica di seguito indicata: a) la prima
rata entro il 31 maggio 2009; b) la seconda rata entro il 31 agosto
2009; c) la terza rata entro il 31 ottobre 2009; detta somma sarà
destinata agli interventi relativi allo svolgimento del vertice G8;
in un canone annuo di concessione, a decorrere dal 1° gennaio 2010,
in favore della Regione autonoma della Sardegna, indicato
nell'offerta economica. Detto canone dovrà essere versato in rate
semestrali posticipate con le modalità che saranno successivamente
comunicate dalla Regione autonoma della Sardegna. Il canone di
concessione è soggetto ad IVA nella misura di legge e a
rivalutazione, a decorrere dai quarto anno di concessione, nella
misura pari al 75 per cento della variazione accertata dall'ISTAT
dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati verificatasi nell'anno precedente, in opere ed arredi da
fornirsi secondo quanto richiesto nel presente capitolato e
specificato nell'offerta tecnica";
- a seguito dello spostamento del G8 da La Maddalena a L'Aquila, in
conseguenza del presunto danno economico ed alla indubitabile
perdita di immagine nel mercato turistico internazionale del sito di
La Maddalena, risulta che sulla base di una nuova convenzione
stipulata il 9 maggio 2009 tra la struttura di missione e il gruppo
Mita Resort Srl che la concessione sia stata ampliata a 40 anni e
praticato uno sconto ulteriore sul canone da corrispondere alla
Regione;
appreso che:
- nell'ambito dell'inchiesta sulle bonifiche sottomarine previste
per il mancato G8 che aveva portato al sequestro dei 60 mila metri
quadrati nel mare dell'ex Arsenale ancora da bonificare, i periti
della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio
Pausania hanno depositato le loro relazioni da cui risulterebbe un
inquinamento marino e dei fondali da idrocarburi, metalli pesanti e
arsenico ben superiore ai parametri previsti dalla legislazione
nazionale con la conseguenza di un danno ambientale esteso ben oltre
la fascia di mare campionata;
- i risultati delle analisi compiute dal capitano di fregata Fabio
Poletto, già comandante della Capitaneria di porto di La Maddalena e
esperto in geologia, e dal biochimico e geologo marino Sandro De
Muro, dell'Università di Cagliari, hanno evidenziato lo stato di
estrema pericolosità dello specchio d'acqua davanti al Main
Conference e la ricaduta di materiali inquinanti in un'area
sottomarina che si estende ben oltre i nuovi pontili, verso l'Isola
di Santo Stefano;
- l'inchiesta, diretta dal sostituto procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Tempio Pausania, Riccardo Rossi, è stata
portata avanti dal capitano Umberto Rivetti, del NOE provinciale di
Sassari, ha tenuto impegnati i carabinieri per oltre due anni e ha
evidenziato la presenza in mare e nei fondali di quantità
industriali di idrocarburi, piombo, arsenico, zinco, rame e mercurio
che pregiudicano e rendono pericolosa non soltanto la balneazione,
ma anche la pesca e il transito nell'intera area, che si estende per
una decina di ettari;
- nell'indagine risultano indagati, per inquinamento ambientale,
falso (per le fatturazioni in eccesso) e altri reati, i
rappresentanti legali della Cidonio Spa, l'impresa alla quale la
struttura di missione della Protezione civile guidata da Guido
Bertolaso, affidò l'incarico di bonificare il tratto di mare dell'ex
Arsenale, e le ditte subappaltanti che lavorarono nella
realizzazione del mancato G8 del 2009,;
considerato ancora che:
- lo stesso magistrato inquirente ha già aperto una seconda
inchiesta, riguardante le bonifiche ambientali effettuate a terra,
nel Main Conference, l'ex Arsenale e l'ex ospedale della Marina
Militare, e sui costi che per questa intrapresa sono stati sostenuti
a carico dello Stato e, a breve, dopo un ultimo carotaggio affidato
ai carabinieri del nucleo subacquei di Cagliari, darà il via libera
alla Protezione civile per completare le bonifiche a mare quantunque
sia notorio che l'intera area sia inquinata di almeno il doppio
rispetto alle analisi chimico-batteriologiche effettuate dall'Arpa
regionale poco prima dell'avvio dei lavori del G8;
- dopo le diverse immersioni effettuate dai carabinieri del nucleo
sommozzatori, e l'insorgere di dermatiti negli operatori, le mute
utilizzate per i lavori subacquei sono state sigillate e messe a
disposizione della Procura della Repubblica quale ulteriore prova
del gravissimo inquinamento ambientale della zona che, stando alle
promesse della struttura di missione affidata da Guido Bertolaso a
Mauro della Giovampaola e alla "combriccola della Ferratella",
guidata da Angelo Balducci e Fabio De Santis, del Dipartimento per
lo sviluppo, incaricati della gestione dei grandi eventi compreso il
G8 maddalenino, avrebbe dovuto diventare il polo turistico di
eccellenza del Mediterraneo;
atteso che le operazioni di bonifica, che saranno a carico della Protezione civile, avranno questa volta un supervisore della Procura della Repubblica, il quale utilizzerà le mappature del fondali e le analisi dei periti d'ufficio per individuare le zone con la maggior concentrazione di agenti inquinanti,
chiede di interpellare il Presidente della Regione per sapere:
1) se le notizie riportate sullo stato di abbandono, degrado ed
incuria della struttura del Main conference costruita sull'ex
Arsenale di La Maddalena, sui costi eccessivi della loro messa in
opera, sul fatto che il bando di gara per la gestione dall'area
dell'ex Arsenale sia stato indetto con la necessaria intesa della
Regione, sulla presumibile non idoneità ad essere pienamente
funzionali per futuri avvenimenti e vertici internazionali
corrispondano al vero ed in tal caso quali siano le azioni e gli
strumenti che questa amministrazione intende adottare a riguardo al
fine di addivenire celermente alla soluzione del problema esposto;
2) se la Giunta regionale intenda adottare tutti provvedimenti
necessari per la costituzione di parte civile della Regione
nell'ambito dell'inchiesta sulle bonifiche sottomarine previste per
il mancato G8 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Tempio Pausania;
3) quanto abbia già versato il gruppo Mita Resort Srl alla Regione e
a titolo di una tantum alla struttura di missione secondo quanto
previsto dal bando di gara per la gestione della struttura
alberghiera, del porto e del centro congressi sita nell'area dell'ex
Arsenale e quanto e per quanto tempo il soggetto gestore di tali
strutture è tenuto a corrispondere alla Regione come canone di
locazione mensile per l'utilizzo delle stesse strutture ai sensi
della convenzione del 9 maggio 2009 tra la struttura di missione e
la Mita Resort Srl.
Cagliari, 17 gennaio 2012