CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 289/C-1
INTERPELLANZA PLANETTA sul riconoscimento giuridico del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna, tale da sostituire nel territorio regionale il Corpo forestale dello Stato, analogamente a quanto previsto nelle rispettive norme regionali di Sicilia e Val d'Aosta.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- il disegno di legge n. 2363 recante "Disposizioni in materia di
etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari", già esaminato
dalla XIII Commissione, in sede legislativa e approvato il 18
gennaio 2011, è oggi la legge 3 febbraio 2011, n. 4, pubblicata
sulla Gazzetta ufficiale n. 41 del 19 febbraio 2011;
- la richiamata legge prevede all'articolo 6, comma 8, che: "Nelle
regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di
Bolzano, le sezioni di polizia giudiziaria sono composte anche dal
personale con qualifica di polizia giudiziaria appartenente ai
rispettivi corpi forestali regionali o provinciali, secondo i
rispettivi ordinamenti, previa intesa tra lo Stato e la regione o
provincia autonoma interessata";
considerato che:
- il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione
Sardegna è un corpo tecnico con funzioni di polizia deputato alla
salvaguardia dell'ambiente naturale, istituito con la legge
regionale 5 novembre 1985, n. 26, ed è una struttura diffusa su
tutto il territorio regionale a cui è affidata la tutela tecnica ed
economica dei boschi, dei beni silvo-pastorali dei comuni e degli
enti pubblici, di parchi, riserve, biotopi ed altre aree di
particolare interesse naturalistico e paesaggistico individuate con
leggi o provvedimenti amministrativi, della flora, della vegetazione
e dei pascoli montani;
- il Corpo esercita funzioni di coordinamento e operative in materia
di protezione civile e nella prevenzione e lotta agli incendi nei
boschi e nelle campagne, provvede inoltre alla propaganda forestale
ed ambientale, alla difesa del suolo dall'erosione, al controllo dei
semi e delle piantine forestali, a quant'altro sia richiesto per la
difesa e la tutela delle foreste e gli sono stati attribuiti compiti
di vigilanza, prevenzione e repressione di comportamenti e attività
illegali in materia di caccia, pesca nelle acque interne e
marittime, uso controllato del fuoco, incendi; inoltre svolge
funzioni di polizia forestale, fluviale, sulle pertinenze idrauliche
e di protezione dei beni culturali;
- il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione cura
inoltre la statistica e l'inventario forestale e può predisporre
studi sui problemi d'interesse forestale e montano per la difesa del
suolo e avanzare proposte di soluzione agli organi competenti,
esercita le sue funzioni anche nei territori rientranti nel
patrimonio forestale e silvo-pastorale gestito dall'Ente foreste
della Regione Sardegna, in accordo con gli uffici dell'Ente
competenti per territorio ed è titolare in Sardegna delle funzioni
di protezione delle specie della fauna e della flora minacciate di
estinzione, ai sensi della legge n. 150 del 1992 relativa
all'applicazione in Italia della Convenzione internazionale di
Washington (Cites);
considerato ancora che:
- l'articolo 1 della legge regionale n. 26 del 1985 non afferma
esplicitamente, come invece è affermato nelle rispettive norme
regionali di Sicilia e Val d'Aosta, che il Corpo forestale e di
vigilanza ambientale della Regione Sardegna sostituisce nel
territorio regionale il Corpo forestale dello Stato, benché esso
operi in Sardegna da oltre vent'anni, nei medesimi ambiti di
intervento del Corpo forestale dello Stato, ed è anche impegnato in
ulteriori incombenze, ed infatti, alla notizia dell'approvazione
della legge 3 febbraio 2011, n. 4, in materia di prodotti
alimentari, il Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo
disse: "con l'approvazione di questa norma il Corpo forestale della
Regione è a tutti gli effetti la quarta forza di polizia nel
territorio siciliano che, cominciando dalla difesa del patrimonio
boschivo, ha con il tempo assunto sempre nuove e più rilevanti
funzioni. Ha inoltre un profondo significato simbolico da punto di
vista della specialità autonomistica perché va nella direzione
dell'applicazione del titolo IV dello Statuto siciliano sulle
funzioni di polizia nell'isola";
- di ugual tenore furono le dichiarazioni dell'Assessore siciliano
al territorio ed ambiente, Gianmaria Sparma che aggiunse: "è il
definitivo riconoscimento della forestale (in Sicilia non c'è l'Ente
foreste quindi usando il termine "forestale" non si corre il rischio
di pietose confusioni) come forza di polizia specializzata nella
tutela del patrimonio ambientale e nell'azione di contrasto alle
ecomafie. Discariche abusive, inquinamento delle falde acquifere,
distruzione e deturpamento delle bellezze naturali, abusivismo
edilizio, frodi agroalimentari saranno da oggi ancor di più al
centro dell'azione del Corpo, che può essere incaricato di ogni tipo
di indagine";
rilevato che:
- il Corpo forestale dello Stato è da tempo presente presso la
scuola di polizia a cavallo di Foresta Burgos in strutture di
proprietà regionale e con oneri a carico della Regione ed è notizia
recente che lo stesso Corpo forestale dello Stato è anche in
procinto di essere "utilizzato" in via esclusiva presso le procure
dei tribunali sardi benché il Corpo forestale e di vigilanza
ambientale della Regione Sardegna è stato il precursore dei NIPAF e
delle sezioni di PG presso le procure;
- si paventa inoltre che nel Parco nazionale dell'Asinara verranno
realizzate strutture ricettive anche nei locali attualmente adibiti
a stazione forestale ed alloggi del personale del Corpo forestale e
di vigilanza ambientale della Regione Sardegna, poiché ad oggi
risulterebbe che non vi siano ancora riscontri concreti volti ad
individuare adeguate e dignitose e soprattutto urgenti sistemazioni
per questo importante presidio (il bando prevede la presentazione
delle offerte entro dicembre), con la fondata ipotesi di cessione
dello stesso parco a favore del Corpo forestale dello Stato,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale della difesa dell'ambiente per sapere se quest'Esecutivo
non reputi anch'esso quanto esposto in premessa, configurarsi quale
ulteriore attacco alla specialità della Sardegna da parte dello
Stato italiano e, nel caso, se esso se intenda porre in atto con
determinazione tutte le procedure possibili per salvaguardarne la
specialità, la dignità e l'operatività del Corpo forestale e di
vigilanza ambientale della Regione nell'interesse della collettività
servita:
1) attivandosi celermente al fine di modificare l'articolo 1 della
legge regionale n. 26 del 1985, tale da affermare esplicitamente,
come è affermato nelle rispettive norme regionali di Sicilia e Val
d'Aosta, che "il Corpo forestale e di vigilanza ambientale della
Regione Sardegna sostituisce nel territorio regionale il Corpo
forestale dello Stato";
2) formalizzando le relative procedure di intesa con lo Stato ovvero
facendosi promotore di un accordo Stato-Regione in tal senso
all'interno del contesto "Autonomia e Federalismo", ed anche
rivendicando le risorse necessarie al funzionamento del Corpo
forestale e di vigilanza ambientale della Regione in questa veste
sostitutiva della quarta forza di polizia dello Stato, finora sempre
garantita dalla Regione seppur in un inaccettabile quadro di
incertezza giuridica.
Cagliari, 24 novembre 2011