CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 286/A
INTERPELLANZA DIANA Giampaolo sulle problematiche del trasporto ferroviario (in particolare Trenitalia) e della riduzione cospicua di risorse prevista per l'anno 2012.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- il comma 5 del decreto legge n. 78 del 2010 concerne le modalità
applicative dell'articolo 14, comma 2, del medesimo decreto che
prevede una riduzione delle risorse statali spettanti alle regioni a
statuto ordinario, i tagli colpiscono però anche le regioni a
statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano e
sono rispettivamente nella misura di 4.000 milioni di euro nel 2011
e 4.500 milioni di euro a decorrere dal 2012;
- per l'anno 2011, ove la singola regione lo richieda, il CIPE può
stabilire che la riduzione dei trasferimenti destinati al trasporto
pubblico ed all'edilizia sanitaria pubblica siano compensati dalle
risorse della programmazione regionale dei fondi per le aree
sottoutilizzate (FAS);
- con l'approvazione parlamentare di alcuni provvedimenti finanziari
e legislativi (articolo 25 del decreto legge n. 185 del 2008
"anticrisi" e successive modifiche intervenute con il cosiddetto
decreto legge n. 5 del 2009, decreto "milleproroghe", articolo 7,
comma 3 ter, "decreto incentivi") è stata resa possibile la stipula
dei contratti di servizio firmati da Trenitalia, ad oggi, con la
quasi totalità delle regioni e delle province autonome italiane il
che agevola la trasparenza sulla definizione dei prezzi di ogni
singolo servizio e gli obiettivi di potenziamento e miglioramento
dell'offerta;
considerato che:
- con delibera CIPE del 6 marzo 2009 sono stati quantificati gli
importi dei fondi FAS da ripartire per ogni singola regione in
relazione ai programmi di interesse strategico regionale per un
ammontare complessivo di circa 27 miliardi di euro di cui, la
Sardegna, risulta assegnataria di 2.162.486 euro (da considerare la
variazione dell'importo a seguito della riduzione del 10 per cento
disciplinata dal decreto legge n. 78 del 2010, cosiddetto
"Tremonti");
- i pendolari di Elmas, Assemini, Decimomannu, Uta, Villaspeciosa,
Siliqua, Villamassargia, Carbonia e Iglesias, che utilizzano
quotidianamente i servizi di trasporto della società di Trenitalia,
ritengono che l'impostazione dell'accordo, risalente a giugno del
2011, raggiunto tra Trenitalia e le amministrazioni locali non
abbia, in concreto, dato un contributo importante al miglioramento
dei collegamenti tra Cagliari, i rispettivi paesi e la Provincia di
Carbonia-Iglesias, ma anzi abbia peggiorato notevolmente un servizio
che già presentava delle lacune (gli orari dei treni non sono
affidabili, le corse non sono garantite e quando vengono soppresse
non vi è alcun altro servizio sostitutivo, le coincidenze con gli
altri treni di percorrenza della linea di destinazione sono
puntualmente mal predisposte e, anche in questo caso, non garantite,
ecc.);
- la Regione non ha ancora stipulato il contratto di servizio con
Trenitalia Spa attraverso il quale vengono definiti, con la società,
gli obiettivi minimi standard qualitativi e quantitativi del
servizio offerto (relativo sia al mezzo ferrato di trasporto di
persone, sia per il trasporto marittimo di merci, Golfo
Aranci-Civitavecchia) in relazione al quale è previsto inoltre un
articolato sistema di valutazione del rispetto degli impegni di
Trenitalia, per quanto riguarda puntualità e affidabilità dei
servizi, composizione programmata dei treni, sistema di vendita,
efficienza e pulizia del materiale rotabile;
- il rilevante problema dei trasporti segnalato dai pendolari è
causato anche dalla complessiva carenza di personale di servizio
dell'azienda;
evidenziato che:
- l'ambito di applicazione del comma 5 concerne le modalità
applicative dell'articolo 14, comma 2, del decreto legge n. 78 del
2010, abbraccia inoltre le regioni a statuto speciale e le Province
autonome di Trento e di Bolzano in quanto i fondi FAS sono diretti
anche a queste ultime, le quali potrebbero utilizzarli per le stesse
finalità, visto e considerato che anch'esse sono state oggetto di
riduzione di risorse;
- la riduzione del taglio si riferisce quasi interamente al
trasporto ferroviario regionale gestito da Trenitalia;
constatato che:
- i fondi FAS compensano la riduzione dei trasferimenti per un
importo che non può superare, in ogni caso, l'entità dei
trasferimenti tagliati;
- da informazioni assunte presso il Ministero dello sviluppo
economico si è appreso che tali fondi non sono stati spesi (così
com'è stato per la Sardegna), pur in presenza, in alcuni casi, di
programmi presentati dalle regioni e attualmente in fase di
istruttoria;
- a livello aggregato nazionale per le regioni a statuto ordinario,
secondo stime ASSTRA, il taglio complessivo di risorse, a
legislazione vigente, è pari 1,7 miliardi di euro dei 7 miliardi
spettanti al settore e prevediamo che questa riduzione coinvolgerà
anche le regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento
e di Bolzano,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e
l'Assessore regionale dei trasporti per conoscere:
1) se intenda attivarsi, e in che modo, nei confronti del Governo
per rivendicare le risorse finalizzate al trasporto pubblico della
nostra Regione (quale servizio primario), in previsione del taglio
programmato e preannunciato per il 2012;
2) se non ritenga opportuno, visto l'ambito di applicazione del
comma 5 del decreto legge n. 78 del 2010 concernente le modalità
applicative dell'articolo 14, comma 2, del medesimo decreto, fare
richiesta urgente di parte dei fondi FAS risultati ad oggi, dalla
Sardegna, non utilizzati;
3) quali azioni abbia posto in essere o intenda porre in essere per
l'adozione di un piano strategico del trasporto ferroviario che
possa rispondere, in tempo reale o quantomeno all'ingresso del nuovo
anno, ai requisiti di efficienza, potenziamento e qualità, atti a
giustificare all'utenza l'importo notevolmente aumentato per quel
che riguarda le tariffe regionali;
4) se intenda attivarsi con urgenza per la stipula del contratto di
servizio tra Trenitalia Spa (alla quale il Governo ha assegnato
direttamente i trasferimenti aggiuntivi del 2009) e la Regione
affinché possano essere definiti, con la società, gli obiettivi
minimi standard qualitativi e quantitativi del servizio offerto (si
annovera, per il mezzo ferrato di trasporto di persone, nonché per
il trasporto marittimo di merci, Golfo Aranci-Civitavecchia) che
potrà così essere monitorato dalla Regione;
5) se intenda convocare urgentemente un tavolo tecnico con le
Province di Iglesias, Carbonia e comuni rispettivamente interessati
per verificare la qualità e la solidità del piano orari su cui i
pendolari di Elmas, Assemini, Decimomannu, Uta, Villaspeciosa,
Siliqua, Villamassargia, Carbonia e lglesias (che usufruiscono
quotidianamente dei servizi di trasporto della società di
Trenitalia) si lamentano da tempo; infatti numerosi disservizi erano
stati già più volte segnalati anche attraverso la presentazione
della mozione n. 135 in Consiglio regionale, rispondendo con
soluzioni concrete alle problematiche e disfunzioni sul servizio
offerto dalla società ad oggi ulteriormente peggiorato.
Cagliari, 18 novembre 2011