CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 284/A
INTERPELLANZA DIANA Giampaolo sulle problematiche relative ai trapianti d'organo.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- l'articolo dell'Unione sarda del 17 ottobre 2011 dà notizia di
quattro trapianti di rene effettuati in due giorni (tra il venerdì e
il sabato), all'Ospedale G. Brotzu di Cagliari, con i quali sale a
45 il numero di reni trapiantati fino ad oggi in Sardegna (compreso
un trapianto eseguito nel centro di Sassari ancora inattivo per una
ristrutturazione della sala operatoria);
- questo risultato è stato raggiunto, oltre che grazie al personale
medico e sanitario addetto ai trapianti, che si ritrova spesso a
lavorare nelle giornate e nelle ore più impensabili, anche grazie
all'impegno notevole di diverse associazioni di volontariato che
operano nel settore della donazione e che hanno fatto sentire la
loro voce insieme a quella dei medici che li supportano, anch'essi
in maniera volontaristica, nelle manifestazioni di promozione della
donazione, in molte scuole e piazze di tanti comuni in tutta la
Regione;
- i day hospital per la sorveglianza dopo il trapianto (follow-up
del post trapianto) dell'urologia e della chirurgia generale, sono
tenuti, dalla Direzione generale dell'Ospedale G. Brotzu,
assolutamente in maniera non consona ai bisogni dei pazienti,
nonostante il lodevolissimo impegno del risicato personale
assegnato;
- nel reparto di urologia manca una struttura intensiva o
semintensiva post chirurgica per i trapiantati renali in
considerazione dell'elevato rischio post operatorio negli anziani e
nei trapianti da vivente che con l'inizio dell'attività di prelievo
robot-assistita dovrebbero aumentare, tenendo presente che chi dona
1'organo è una persona sana e tale bisogna che rimanga dopo il suo
gesto di generosità;
considerato che:
- dai dati pubblicati sul sito del Centro nazionale trapianti, in
Sardegna le opposizioni alla donazione al 17 ottobre del 2011 sono
in valore assoluto 9, pari al 19,6 per cento, quale valore
percentuale che ci colloca al trentesimo posto fra tutte le regioni
italiane subito dopo la Provincia di Trento con il 14,3 per cento,
il Veneto con il 14,9 per cento e la Liguria con il 5,4 per cento,
dove il dato medio nazionale di opposizione alla donazione è ad oggi
pari al 30,2 per cento;
- nel raffronto con lo scorso anno, al mese di dicembre 2010, in
Sardegna le opposizioni alla donazione sono state 12 in valore
assoluto, pari al 27,9 per cento che ci ponevano al quinto posto tra
tutte le regioni preceduti da Umbria con il 4,8 per cento, Friuli
Venezia Giulia con il 17,6 per cento, Provincia di Bolzano con il
23,1 per cento, Toscana con il 24,2 per cento e Lombardia con il
27,3 per cento, dove il dato medio nazionale di opposizione alla
donazione era del 31,6 per cento;
- dai dati sempre del Centro nazionale trapianti, in Sardegna le
donazioni multiorgano sono state in valore assoluto 21 su 25
donatori utilizzati, pari all'84 per cento, valore che ci colloca al
secondo posto tra tutte le regioni italiane subito dopo la Provincia
di Bolzano con il 100 per cento, 4 donatori utilizzati, tutti e 4
multiorgano e subito prima della Provincia di Trento con l'80 per
cento, 5 donatori utilizzati e 4 multiorgano, dove il dato medio
nazionale di donazione multiorgano è ad oggi pari al 68,6 per cento;
- le strutture day hospital per la sorveglianza dopo il trapianto,
citate in premessa, dell'Ospedale G. Brotzu tra cui quella della
Urologia che vede coinvolti sino a 350 pazienti e quella della
chirurgia generale che è stata disegnata ed organizzata nel 2004,
anno in cui sono cominciati i trapianti di fegato a Cagliari, sono
così rimaste sino ad oggi con la differenza che i pazienti, da un
numero di 15 del primo anno, sono passati a più di 200 nel 2011;
solo da questi semplici dati si evince la notevole carenza di
personale medico e infermieristico;
evidenziato che:
- dai dati pubblicati dal rapporto annuale del Centro regionale dei
trapianti della Sardegna, si apprende che nell'Ospedale G. Brotzu, i
trapianti effettuati (considerando i trapianti di rene, fegato,
pancreas e cuore) nel 2006 sono stati 95, quelli del 2007 sono stati
99, nel 2008 ne contiamo 76, nel 2009 sono stati 66 e, ancora, 68
sono i trapianti realizzati nel 2010;
- stando agli ultimi dati ufficiosi relativi al periodo dal 1°
gennaio 2011 al 16 ottobre 2011, tratti da diversi quotidiani sardi
(se pur in attesa del rapporto annuale che verrà redatto dal Centro
regionale dei trapianti a gennaio 2012, tali dati possono essere
ritenuti attendibili), si rilevano 78 trapianti di cui 77 effettuati
all'Ospedale G. Brotzu e 1 eseguito nel centro trapianti di Sassari;
- i pazienti trapiantati seguiti in day hospital non riescono ad
avere prenotazioni per visite specialistiche (cardiologia, urologia,
radiologia ecc.) e per particolari esami diagnostici in tempi brevi
o ragionevoli, in quanto risulta che manchino disposizioni in tal
senso, dirette a venire incontro a questa tipologia di pazienti,
conferite dalla Direzione generale o dalla Direzione sanitaria alle
varie strutture dell'Ospedale G. Brotzu;
constatato che con i 99 trapianti complessivi, il 2007 è stato l'anno in cui è stato eseguito il maggior numero di trapianti nella nostra Isola, questo consente alle strutture di trapianto sarde di realizzare l'obbiettivo di arrivare ai 100 trapianti l'anno, a condizione ovviamente che tutto il sistema organizzativo che dalla donazione porta al trapianto funzioni in maniera perfetta, programmando e organizzando in maniera corretta tutte le attività dalla più piccola e sperduta rianimazione alla complessità degli interventi nelle sale trapianto (da tenere presente che nel processo segnalazione/donazione/trapianto sono coinvolte ogni volta non meno di 100 persone),
chiede di interpellare il Presidente della Regione e
l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale
per conoscere:
1) quali azioni abbiano assunto o intendano assumere per dare le
prime risposte urgenti alle varie strutture che si occupano dei
trapianti, compresa la struttura di day hospital per la sorveglianza
dopo il trapianto, la struttura di terapia intensiva post trapianto
del Reparto di urologia dell'Ospedale G. Brotzu e la riapertura in
tempi brevi e certi del Centro trapianti di rene di Sassari;
2) quali iniziative intendano porre in essere per ridurre, in tempi
brevi o quanto meno ragionevoli, le liste di attesa delle visite
specialistiche e di particolari esami diagnostici per pazienti che
richiedono tali prestazioni sanitarie, quali i pazienti trapiantati,
così come anche i cardiopatici, gli oncologici, ecc., comprese
quelle delle strutture dell'Ospedale G. Brotzu di Cagliari;
3) quali risorse, finalizzate alla promozione di una campagna
istituzionale di sensibilizzazione della donazione degli organi,
siano state stanziate e quali siano i tempi attesi di sblocco delle
medesime;
4) se intendano adoperarsi perché venga effettuato un aggiornamento
della legge regionale 8 maggio 1985, n. 11 (Nuove norme per le
provvidenze a favore dei nefropatici), affinché vengano riconosciuti
i diritti in essa legiferati con la sua estensione, ad oggi
destinata ai soli trapiantati di rene e dializzati, a tutti i
trapiantati sardi, a prescindere dall'organo trapiantato e dalla
patologia che ad esso ha portato.
Cagliari, 15 novembre 2011