CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 281/A

INTERPELLANZA DESSÌ - SANNA Giacomo - MANINCHEDDA - PLANETTA sulla liquidazione ed il pagamento delle somme spettanti ai comuni (fondo unico).

 ***************

I sottoscritti,

premesso che:
- la legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1, articolo 1, comma 11, nel determinare in euro 580.000.000, per l'anno 2011, l'ammontare del fondo unico istituito con l'articolo 10 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2, assegna ai comuni la quota di euro 510.300.000 ed alle province la quota di euro 69.700.000;
- con determinazione n. 299/EL del 24 febbraio 2011 è stata approvata la ripartizione della somma di euro 510.300.000 tra i comuni della Sardegna, quale quota del fondo di cui all'articolo 1, comma 11, della legge regionale n. 1 del 2011, ed autorizzato l'impegno delle risorse attribuite a ciascun ente;
- con determinazione n. 544/EL del 16 marzo 2011 si è disposta la liquidazione ed il pagamento della prima rata trimestrale;
- con determinazione n. 718/EL del 5 aprile 2011 si è autorizzata la liquidazione e il pagamento della seconda rata trimestrale;
- le determinazioni richiamate, nel rateizzare indistintamente gli importi dovuti, non recano alcuna valutazione riguardo l'effettiva capacità di spesa agli effetti del patto di stabilità interna degli enti destinatari;
- in generale, tale valutazione è assente in tutti i procedimenti che prevedono il trasferimento di risorse agli enti locali;
- pertanto, è assai frequente che comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, assoggettati alla rigida osservanza dei vincoli alla spesa imposti dal patto di stabilità interno, si trovino paradossalmente nell'impossibilità di spendere le risorse ricevute, laddove, al contrario, comuni con popolazione inferiore ai 5.000, esenti da siffatti limiti, siano costretti al fine di poter far fronte agli oneri assunti ed a causa della erogazione rateizzata e tardiva delle risorse sfittanti, a dover procedere ad onerose anticipazioni di cassa,
- anche con riferimento al finanziamento delle opere pubbliche l'anticipazione del 10 per cento prevista dalla vigente normativa, determina una condizione critica nei pagamenti degli stati di avanzamento lavori, laddove questa consente la progettazione e l'affidamento dei lavori senza che i successivi contributi vengano effettivamente erogati ai comuni, che si trovano costretti a ricorrere alle anticipazioni di cassa al fine di prevenire contenziosi con le imprese appaltatrici,

chiedono di interpellare l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per conoscere quali iniziative intenda porre in essere al fine di commisurare la liquidazione ed il pagamento delle somme spettanti ai comuni anche in considerazione della sussistenza o meno in capo agli enti beneficiari dei limiti alla capacità di spesa imposti dal patto di stabilità interna.

Cagliari, 3 novembre 2011